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Kairos passa a Anima Holding: nasce una big tutta italiana del risparmio gestito. Prezzo tra 20 e 25 milioni

Imagoeconomica

Kairos torna italiana. Alla fine ha vinto Anima Holding, colosso del risparmio italiano, la partita per l’acquisto di Kairos, rispetto al concorrente Zurich, per un ammontare inferiore, ma offrendo maggiori garanzie ai soci fondatori. L’unione di Kairos con Anima ha una forte valenza industriale perchè porta alla costituzione di un grande polo di matrice tutta italiana nel settore del risparmio gestito.

Anima holding, guidata da Alessandro Melzi d’Eril e presieduta da Patrizia Grieco,
ha annunciato oggi, come era già nell’aria nelle ultime ore, di aver sottoscritto un accordo vincolante per l’acquisizione del 100% di Kairos Partners Sgr dalla controllante Kairos Investment Management.

Il corrispettivo massimo concordato per la cessione è pari all’eccedenza patrimoniale, attualmente stimata tra 20 e 25 milioni di euro (rispetto ai requisiti minimi di vigilanza della società), ma è soggetto a un eventuale aggiustamento in funzione dell’andamento delle masse gestite dopo la firma dell’accordo. L’acquisto sarà finanziato da Anima interamente con cassa disponibile e Kairos va ad aggiungersi a Castello sgr, rilevata a luglio da Anima.

È inoltre previsto un meccanismo di co-investimento per alcuni manager con partecipazione al valore aggiunto derivante dai risultati del business al termine del quinto anno successivo alla firma dell’accordo.
Il closing dell’operazione, soggetto alle abituali procedure autorizzative, e’ previsto nel secondo trimestre del 2024.

Dall’estate scorsa erano  iniziati i corteggiamenti per Kairos. In pole position fino al mese scorso c’era Zurich che si era fatta avanti con un’offerta vincolante attorno ai 40 e ai 50 milioni di euro, ma poi si è ritirata.

Anima diventa un boccone piú difficile da mangiare

“Siamo entusiasti di riportare in mani italiane un marchio storico come Kairos, con il suo patrimonio di esperienze e competenze. Riteniamo che Kairos potrà esprimere il massimo del suo potenziale beneficiando del supporto delle strutture operative e delle capacità di investimento del gruppo Anima” ha detto Alessandro Melzi d’Eril, Ad di Anima Holding.

Kairos, fondata nel 1999 come società indipendente e dal 2016 era controllata dal gruppo svizzero Julius Baer, con una quota di minoranza di circa il 35% in mano al management, gestisce quasi 5 miliardi di euro di masse, con prodotti e servizi rivolti a una clientela di fascia alta. I ricavi da commissioni nel 2022 sono stati pari a circa 25 milioni di euro. Anima holding, che vede tra i suoi azionisti Banco Bpm (21,7%), Poste Italiane (11,6%), il Fondo strategico di Maurizio Tamagnini (9,5%) e Gamma del gruppo Caltagirone (3,4%), ha in gestione circa 190 miliardi di patrimoni. Anima diventa così un boccone piú difficile da mangiare: alcune settimane fa erano circolate indiscrezioni sul possibile interessamento del Credit Agricole.

“L’ingresso di Kairos nel gruppo Anima apre una nuova fase nel nostro percorso di crescita, che ci permetterà di creare ulteriore valore attorno al nostro brand», aggiunge l’ad di Kairos Alberto Castelli. “Siamo certi di potere apportare un grande contributo al Gruppo che ci accoglie, grazie alle nostre competenze e a un track record di eccellenza nell’asset e nel wealth management”.

Dalla cessione per 20-25 milioni di euro ad Anima Holding di Kairos, Julius Baer, che lunedì comunicherà la sua trimestrale non prevede un impatto rilevante sui propri utili o sui coefficienti patrimoniali. Lo si legge in una nota del gruppo svizzero che sottolinea come l’operazione sia coerente con la focalizzazione strategica di Julius Baer sul proprio core business e le consenta di concentrarsi e sviluppare ulteriormente l’attività con i clienti italiani serviti al di fuori della Svizzera e da altre sedi.

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