Mentre si continua a discutere sul futuro di Cristiano Ronaldo, il cda della Juventus ha dato via libera all’aumento di capitale fino a 400 milioni da offrire in opzione agli azionisti. La decisione, ricorda la società in una nota, arriva dopo che lo scorso 30 giugno il board ha “definito le linee guida di un rafforzamento patrimoniale” e a valle della “sottoscrizione con primarie istituzioni finanziarie del contratto di pre-underwriting avvenuta il 30 luglio”. L’aumento sarà effettuato entro la fine del 2021.
L’assemblea degli azionisti chiamata a dare l’ok definitivo all’operazione è stata convocata per il prossimo 29 ottobre. Parallelamente, i soci dovranno anche approvare il progetto di bilancio dell’esercizio 2020-2021.
La ricapitalizzazione, sottolinea il club bianconero in una nota “si inserisce nel contesto delle misure atte a far fronte ai rilevanti impatti economici e patrimoniali della pandemia da Covid 19 e consentirà di rafforzare la struttura patrimoniale della società e riequilibrare le fonti di finanziamento a supporto del raggiungimento degli obiettivi strategici del Piano di sviluppo per gli esercizi 2019-2024, che sono stati confermati: consolidamento dell’equilibrio economico e finanziario, mantenimento della competitivita’ sportiva e incremento della visibilità del brand Juventus”.
Exor, che attualmente ha in mano il 63,8% della società ha già espresso il proprio sostegno all’aumento di capitale e si è impegnato a sottoscrivere la porzione di propria pertinenza. Il cda ha inoltre chiesto a Exor di effettuare un versamento in conto futuro aumento di capitale da 75 milioni, “al fine di rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria della societa’ nelle more dell’esecuzione dell’aumento di capitale”. L’esecuzione del versamento e’ atteso ‘nei prossimi giorni”.
Nell’ambito dell’operazione Goldman Sachs, Jp Morgan, Mediobanca e Unicredit agiranno in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner. Tutte e quattro le società “hanno sottoscritto un accordo di pre-underwriting, impegnandosi a stipulare un accordo di garanzia per la sottoscrizione e liberazione delle azioni di nuova emissione che non dovessero essere sottoscritte al termine dell’asta dei diritti inoptati”, spiega la nota.
A Piazza Affari il titolo cede mezzo punto percentuale a 0,764 euro.