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Juventus, è fatta per Morata e Iturbe

Alvaro Morata e Juan Manuel Iturbe sono della Juventus. L’ufficialità ancora non c’è (dovrebbe arrivare oggi o al massimo domani per entrambi) ma gli affari sono praticamente conclusi. Ora si tratta di aspettare soltanto visite mediche e firme, dopodichè Antonio Conte potrà accogliere in ritiro i due nuovi acquisti bianconeri. 

“Terminate le vacanze, domani (oggi, ndr) si ricomincia per una nuova sfida – ha twittato l’argentino del Verona –. Speriamo che sia come ho sempre voluto”. La Juventus non viene mai nominata ma il riferimento è chiaro come la luce del sole. Non si è ancora esposto in prima persona invece Morata ma poco importa: per lui ci ha pensato Fernando Llorente, in teoria il più penalizzato dall’arrivo del giovane connazionale. “E’ un classe 1992 che però ha già fatto vedere grandi cose a Madrid” ha spiegato il Re Leone, dando di fatto il benvenuto all’attaccante. 

La nuova Juve insomma prende sempre più forma, ora non resta che completare la rosa con gli ultimi innesti (piace sempre Pereyra dell’Udinese, su di lui anche l’Inter) e, soprattutto, con le cessioni. Il primo a partire dovrebbe essere Quagliarella, non convocato da Conte per il ritiro viste le richieste di Verona e Torino. I veneti potrebbero sfruttare una corsia preferenziale derivata dall’affaire Iturbe, i granata invece fanno leva sull’Europa League, che garantirebbe all’attaccante un palcoscenico più intrigante. Marotta chiede 4 milioni, Verona e Toro ne offrono 2: si tratta a oltranza. 

Con la società di Setti poi c’è sempre in piedi un discorso relativo a Romulo, su cui però c’è anche il Milan. Discorso a parte quello relativo a Vidal: la Juve non vorrebbe privarsene ma se da Manchester (sponda United) dovesse arrivare l’offertona… “A chi non piacerebbe giocare in un club del genere? – ha ammiccato il cileno. – Ho sentito tante voci, appena tornerò in Italia ne parleremo”. La questione insomma è tutt’altro che chiusa, semmai solo rimandata. 

Ore calde anche in casa Inter, dove tiene banco l’affare Medel. Il cileno del Cardiff è l’obiettivo numero uno per il centrocampo, già rinforzato dall’acquisto di M’Vila, ma bisogna fare attenzione alla concorrenza del Marsiglia. I gallesi vogliono 9 milioni, Ausilio, per ora, ne offre 7 ma intanto tratta con il procuratore. Sempre vivi gli interessamenti per Pereyra e Balanta: sull’argentino c’è da vincere la concorrenza della Juve (10 milioni più due giovani a scelta la proposta dei campioni d’Italia), magari inserendo nella trattativa Ruben Botta, piuttosto gradito a Stramaccioni, mentre per il difensore colombiano del River l’ostacolo si chiama Napoli. 

E poi c’è sempre il problema relativo agli extracomunitari: la prima “casella” delle due disponibili dovrebbe essere occupata da Medel, la seconda potrebbe essere lasciata libera in attesa di un colpo dell’ultim’ora (Jovetic?).

Manovre “nazionali” invece per il Milan, che sembra aver individuato in Criscito l’obiettivo numero uno per la difesa. Il tutto favorito dall’interessamento dello Zenit per Abate, che potrebbe portare ad uno scambio alla pari tra i due giocatori. L’operazione non è semplicissima (il milanista ha il contratto in scadenza nel 2015, il che diminuisce il suo valore di mercato) ma le società ci stanno lavorando. Sempre vivo anche l’interessamento per Romulo del Verona: “Parlerò con Sogliano e vedremo il da farsi” ha glissato Firmino, agente dell’italo brasiliano. Nessuna novità invece sul fronte Cerci: l’esterno del Toro piace tanto, ma la trattativa è ben lontana dalla conclusione.

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