Ora si fa sul serio. Cominciano questa sera (ore 20.45) i 10 giorni di fuoco della Juventus, che, con ogni probabilità, decideranno gran parte della stagione. Atalanta, Borussia Dortmund e Roma: letta così non c’è dubbio nell’indicare nei nerazzurri l’anello debole della catena. Ma dalle parti di Vinovo è ancora forte l’eco del pareggio di Cesena, un po’ per l’incisività sulla classifica (una vittoria al Manuzzi avrebbe sminuito non poco l’imminente scontro con la banda Garcia), un po’ per le urla di Buffon e Allegri.
“Ho dovuto alzare la voce, subito dopo la partita ci siamo resi conto della cazzata commessa – ha spiegato senza mezzi termini il tecnico bianconero. – Abbiamo toppato, ora la vittoria dello scudetto dovremo sudarcela”. A sentire queste parole la situazione sembrerebbe complessa, in realtà la Juve è saldamente in testa alla classifica, forse ancor più di quanto non sarebbe stato lecito attendersi. L’atteggiamento di Allegri è però l’unico possibile per una squadra che, prestazioni alla mano, sembra mollare un po’ la presa quando non sente la pressione degli avversari.
Il rischio c’è anche con l’Atalanta e siccome sbagliare è umano ma perseverare è diabolico… “Dovremo affrontarla con la fame dei tre punti – il pensiero del tecnico. – Stiamo perdendo di vista il campionato, abbiamo 7 punti di vantaggio ma mancano ancora tante partite. Bisogna restare coi piedi per terra, sono stati persi troppi punti per strada. Ecco perché con l’Atalanta giocherà la squadra migliore, il turnover per me non esiste”. Testa ai bergamaschi insomma, senza pensare a quel Borussia Dortmund che catalizza già l’attenzione dei tifosi. Vedremo poi se le dichiarazioni di Allegri corrisponderanno ai fatti. Tra infortuni, diffide e “finali” imminenti è difficile che non vi sia un minimo di turnazione, se non altro per cause di forza maggiore.
L’assente più illustre sarà Vidal, bloccato da un’infiammazione al tendine che lo costringerà al riposo forzato in vista di martedì e anche Pogba, vista la spada di Damocle della diffida, dovrebbe partire dalla panchina. Il 4-3-1-2 vedrà Buffon in porta, Caceres, Bonucci, Chiellini ed Evra a sinistra (ma occhio a De Ceglie), Sturaro, Pirlo e Marchisio a centrocampo, Pereyra sulla trequarti alle spalle di Tevez e Morata. Da segnalare anche la convocazione di Matri, la prima dal suo ritorno in bianconero. A Vinovo comunque regna massima pretattica e anche da questo si evince un messaggio forte e chiaro: quello con l’Atalanta è da considerarsi a tutti gli effetti un big match e pazienza se l’ambiente pensa già al Borussia. Il tecnico bianconero ha tentato fino alla fine di ignorare l’argomento, poi, complice un’intervista rilasciata alla Bild, ha dovuto anticipare qualche tema. “Sarà fondamentale non prendere gol in casa, se non dovessimo vincere preferirei uno 0-0” ha spiegato in conferenza stampa. Unica digressione al tema principale, ovvero la squadra di Colantuono. Da battere a tutti i costi, per non rischiare davvero di complicarsi la vita.