Fine settimana dedicato alla Juventus. I bianconeri passeranno la domenica a Madrid, dove, tra un amarcord e l’altro (ci sarà la partita delle vecchie glorie contro il Real) incontreranno Florentino Perez per parlare di mercato. Argomento principale Gonzalo Higuain, identificato da tempo come il nuovo top player della Juve, per il quale andrà imbastita una trattativa vera e propria. Marotta e Paratici hanno già il sì del giocatore, ora però viene la parte più difficile: convincere il Real ad abbassare la richiesta iniziale di 30 milioni. Troppi secondo i vertici di Corso Galileo Ferraris, che per ora ne offrono 22, con la disponibilità però a salire a 25. Su una cosa non si discute: il pagamento dovrà essere rateizzato. Massima disponibilità invece ad inserire nell’operazione qualche contropartita tecnica, a patto che i nomi siano quelli “giusti”. Niente Vidal insomma, come avrebbe voluto il Madrid, anche se c’è la possibilità che Florentino provi a fare un altro tentativo.
Testa su Higuain, ma non solo. Perché nella margherita bianconera c’è spazio per altri petali, su tutti Carlos Tevez e Stevan Jovetic. Ad oggi l’Apache sembra più vicino del montenegrino, perché i rapporti con il Manchester City sono sicuramente migliori di quelli con la Fiorentina. L’argentino inoltre appare disposto ad accontentarsi (si fa per dire…) di un quadriennale da 6 milioni a stagione, cifra rientrante nel budget bianconero. Su Jovetic poi c’è anche l’interesse del Chelsea di Mourinho, sempre più deciso a fare la spesa nel supermarket della Serie A (l’altro nome caldo è quello di Cavani). Un po’ raffreddata invece la pista che porta ad Alessandro Diamanti, sul quale è piombato il Milan di Massimiliano Allegri. Che ha deciso (seppur in coabitazione con Berlusconi) di giocare con il 4-3-1-2 e dunque necessita di un trequartista d’esperienza, uno che possa far crescere il giovane Saponara senza eccessive pressioni. Piccolo particolare: il numero 10 in questione non può costare cifre folli, sia per quanto riguarda il cartellino che per l’ingaggio. E allora Diamanti sembra proprio essere il tipo giusto, visto il suo stipendio abbordabile (1 milione), la sua esperienza e le richieste del Bologna (10 milioni, il Milan conta di spuntarla per 7). Prima però bisognerà cedere qualcuno, su tutti Robinho e/o Boateng. Il primo è richiesto nuovamente dal Santos, che questa volta, dopo aver ceduto Neymar, ha la liquidità giusta per fare un’offerta, il secondo piace molto al Monaco, club che non ha certo problemi di liquidità. Nel frattempo Filippo Inzaghi è diventato il nuovo allenatore della Primavera, un altro passo verso la panchina dei grandi che l’anno prossimo dovrebbe restare vacante, sempre che Allegri non prolunghi il contratto.
Non ha di questi problemi l’Inter, ancora sotto l’effetto del tornado Mazzarri. Il tecnico ha conquistato tutti con la sua sicurezza, ora non resta che aspettare le prime mosse di mercato. Che, almeno per il momento, non gli sembra molto favorevole. Scottato dal divorzio, De Laurentiis vuole vendicarsi e ha già fatto sapere che non gli darà giocatori del Napoli. Dunque addio a Zuniga e Berhami? Probabilmente sì, ma mai dire mai. Intanto però Branca e Ausilio spostano l’attenzione su altri obiettivi. Dusan Basta e Mauricio Isla piacciono molto, inoltre sembrano tutt’altro che irraggiungibili. Il primo costa 15 milioni, ma Pozzo e Guidolin potrebbero accontentarsi di Benassi, Obi e conguaglio. Stesso discorso per il cileno, che potrebbe rientrare in uno scambio con Ranocchia. A tal proposito non va dimenticato il nome di Marrone: qualora il difensore ex Genoa raggiungesse Conte, ecco che l’Inter potrebbe ripiegare sul giovane bianconero. Queste le mosse nerazzurre, almeno per ora. Il resto andrà valutato col tempo, anche perché a Milano potrebbe sbarcare un certo Erick Thohir. E allora l’estate del calciomercato diventerebbe davvero bollente.