Che le danze abbiano inizio. Dopo le classiche “chiacchiere autunnali” è arrivato il momento dei fatti, con il mercato invernale pronto a entrare nel vivo. Le trattative, mai come quest’anno, si preannunciano piuttosto interessanti, perché saranno in molti a cercare di cogliere le occasioni giuste per rinforzarsi, il tutto, ovviamente, provando a spendere il meno possibile.
La più attiva delle grandi è la Juventus, decisa a correggere la rotta di una stagione, sin qui, molto al di sotto delle aspettative. Il problema principale di Allegri è l’attacco, attualmente l’undicesimo del campionato alla pari con Bologna e Sampdoria, dunque la prima missione di Cherubini consiste nell’acquistare un bomber, ovviamente dopo aver venduto qualcuno. Il candidato numero uno a partire è Alvaro Morata, già accordatosi col Barcellona, a sua volta costretto a sostituire Aguero: lo spagnolo, una volta appreso di non rientrare più nei piani della società (che, ricordiamolo, avrebbe dovuto spendere 35 milioni per riscattarlo dall’Atletico Madrid), ha detto sì alla corte di Xavi, suo estimatore dai tempi della Nazionale, ed è pronto a trasferirsi il prima possibile.
Ora dunque entra nel vivo la trattativa tra i club, al momento ferma alla proposta di scambio con Depay, che però non interessa ad Allegri. Il vero obiettivo del tecnico livornese, infatti, si chiama Mauro Icardi, anch’egli in uscita da Parigi: l’idea è di incassare quanto basta da Morata per poi intavolare l’operazione con Leonardo, per quanto è possibile che, alla fine, tutto si risolva con i “soliti” prestiti con diritto/obbligo di riscatto. L’alternativa a Icardi potrebbe essere Aubameyang, ormai in rotta con l’Arsenal, mentre è più complicato arrivare a Cavani, il cui rapporto età/prezzo convince meno.
L’altro uomo con cui fare cassa per rinforzarsi è Kulusevski, finito nel mirino del Tottenham. Conte e Paratici hanno proposto uno scambio con Giovanni Lo Celso, 25enne centrocampista argentino, trovando uno spiraglio aperto: la trattativa è ancora lontana dalla conclusione, ma la Juve è interessata a parlarne, visto che anche in mezzo al campo le lacune sono molte.
L’altra notizia calda di quest’inizio di mercato invernale è quella relativa a Lukaku, protagonista di uno sfogo che ha fatto molto discutere. “Qui al Chelsea non sto bene, chiedo scusa ai tifosi dell’Inter e spero di tornare” il succo della sua intervista, che ha inevitabilmente scatenato un putiferio. “Le sue sono state parole infelici, ne discuteremo in privato” la secca replica di Tuchel, mentre i tifosi nerazzurri si sono fatti sentire con uno striscione che non lascia molti margini al perdono (“non conta chi con la pioggia scappa, conta chi nella tempesta resta… Ciao Romelu).
Ma al di là delle questioni ambientali, sia a Londra che a Milano, ciò che tutti si chiedono è se il ritorno del belga all’Inter sia realmente possibile oppure no. Una risposta certa al 100%, come sempre nel mercato, non c’è, ma è chiaro che, qualora avvenisse, sarebbe una delle operazioni più clamorose di sempre, anzitutto per le cifre, visto che il Chelsea lo ha acquistato appena 5 mesi fa per 115 milioni, con ingaggio da 12 milioni a stagione. Difficilissimo, insomma, che Abramovich decida di cederlo in prestito gratuito (perché di questo si tratterebbe) solo per questioni tattiche, ragion per cui è molto probabile che Lukaku resti dov’è e che Inzaghi, comunque più che soddisfatto del suo attacco, continui a fare senza di lui.
Il vero mercato dell’Inter consiste nel trovare un vice Perisic, sin qui unico padrone della fascia sinistra, ragion per cui Marotta e Ausilio stanno provando a prendere Lucas Digne (ex Roma) dall’Everton, senza però scartare l’ipotesi Kostic, in estate vicinissimo alla Lazio. Questi i piani nell’immediato, ma i nerazzurri si muovono anche in chiave futura, come dimostra la trattativa con il difensore tedesco Ginter (in scadenza con il Borussia Moenchengladbach) o il sondaggio con il Sassuolo per Scamacca, su cui c’è pure la Juventus.
Mercato di rifinitura insomma, un po’ come per il Milan che però ha necessità più impellenti. Già, perché l’infortunio di Kjaer ha lasciato un buco piuttosto grosso nel reparto difensivo, così come l’inizio della Coppa d’Africa, che costringerà Pioli a fare a meno di Kessié e Bennacer. Il tecnico, dunque, ha bisogno di rinforzi e il club si sta muovendo per accontentarlo: sul taccuino di Maldini ci sono Botman del Lille, Szalai del Fenerbahce e Diallo del Psg, i primi due difensori centrali puri, l’altro capace di fare pure il terzino destro. L’olandese sarebbe il preferito, l’ungherese e il senegalese i più abbordabili a livello di costi, per quanto Elliot abbia una corsia preferenziale con il Lille, come dimostrato dagli affari Leao e Maignan. Per il centrocampo invece l’ipotesi più probabile resta l’arrivo anticipato di Adli, già acquistato ufficialmente la scorsa estate e lasciato in prestito al Bordeaux: le esigenze di Pioli potrebbero indurre Maldini a rivedere gli accordi, ma occhio anche a Faivre del Brest, altro nome che ritorna in auge dopo il corteggiamento (fallito) estivo.
Le altre big della A, al momento, non sembrano avere fretta, a cominciare dal Napoli di De Laurentiis, che comunque dovrà acquistare un difensore per sostituire Manolas (si parla di Tuanzebe del Manchester United, attualmente in prestito all’Aston Villa), passando per la Roma di Mourinho, sempre a caccia di un regista di centrocampo (Maitland-Niles ha detto sì, ora però bisogna trovare l’accordo con l’Arsenal). Tornando al Napoli si attendono a breve notizie sul fronte Insigne, sempre più orientato a non rinnovare per trasferirsi a Toronto, dove gli garantirebbero un contratto quinquennale da 11,5 milioni a stagione: smentite, per ora, non ne sono arrivate, il che conferma la veridicità delle voci. Bene Atalanta e Fiorentina, che hanno già chiuso gli acquisti di Boga dal Sassuolo (22 milioni) e Ikoné dal Lille (15). Per la Salernitana, il cui mercato, come tutti sanno, non riguarda acquisti e cessioni di giocatori ma l’intera sopravvivenza del club, è arrivata la conferma – da fonte Figc – dell’acquisto da parte di Danilo Iervolino. I termini per il passaggio di proprietà, intesi come versamento della caparra erano scaduti ieri a mezzanotte. Il popolo granata e con lui tutta la Serie A può tirare un respiro di sollievo.