Ultima chiamata per lo Scudetto in serie A. La 19esima giornata, l’ultima del girone d’andata, prosegue oggi con Inter-Empoli: gara da vincere a tutti i costi per gli uomini di Inzaghi, quantomeno per tentare di restare in scia al Napoli. La corsa Champions invece si prende una pausa in attesa di Lazio-Milan di domani, nel frattempo però lo scatto più importante lo ha fatto la Roma, piazzatasi al quarto posto in solitaria grazie al successo sullo Spezia. Capitolo a parte per Juventus-Atalanta, senza dubbio la gara più bella e spettacolare del weekend: il 3-3 finale, per ovvi motivi, va meglio ai bergamaschi, però i bianconeri hanno mostrato a tutti la loro voglia di risorgere dopo la batosta della sentenza plusvalenze, giocando una partita di cuore e orgoglio che, visto il momento, rappresenta già un buon segnale.
Juventus – Atalanta 3-3, Allegri ammette: “Il quarto posto è difficile, ma facciamo un passo alla volta”
Gara divertente e ricca di colpi di scena quella dello Stadium, in un ambiente quasi surreale: fuori gli striscioni della curva contro la società (“Peggio del 2006, dirigenti colpevoli”, il succo), dentro molti vuoti ma altrettanta passione. Il pubblico ha deciso di appoggiare questa Juve, nella speranza che il gruppo reagisca positivamente alla batosta, anche se le sensazioni extra campo non autorizzano sorrisi di nessun tipo. La squadra però ha risposto abbastanza bene, dando vita a un match ricco di colpi di scena e ribaltamenti di fronte, ovviamente grazie a un’Atalanta gagliarda e coraggiosa. Nell’ordine: 0-1 di Lookman su errore di Szczesny, pareggio su rigore di Di Maria, vantaggio Juve con Milik, 2-2 di Maehle, 2-3 ancora con Lookman, definitivo 3-3 di Danilo su punizione. Un bell’elenco, non c’è che dire, che però non basta a migliorare la brutta classifica della Signora, staccata ora di 14 punti dalla zona Champions. “Togliendo l’errore Var con la Salernitana e il -15, oggi avremmo 40 punti e, Napoli a parte, saremmo davanti a tutti – ha sospirato Allegri -. I ragazzi hanno dimostrato responsabilità, serietà e soprattutto voglia di continuare quello che abbiamo intrapreso a inizio anno. Psicologicamente era difficile giocare dopo la penalizzazione, perché ci han tolto tutto quello che abbiamo fatto. A 71 punti credo che si possa arrivare in Champions, è difficile ma dobbiamo lavorare serenamente. Dobbiamo recuperare un po’ di giocatori e fare un passo alla volta, ora è impossibile pensare a dove possiamo arrivare in campionato”.
Spezia – Roma 0-2: giallorossi al quarto posto, ma tiene banco il caso Zaniolo
Il pari di Torino fa gioco soprattutto alla Roma, balzata da sola al quarto posto grazie ai gol di El Shaarawy e Abraham, entrambi con la regia del solito grande Dybala. L’argentino ha propiziato l’1-0 servendo al Faraone un cioccolatino solo da scartare, poi si è ripetuto nella ripresa, anche se l’inglese ci ha messo decisamente del suo. Tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro giornate, sette gol fatti e solamente due subiti: gli elementi per sorridere sono tanti, ma a turbare l’ambiente giallorosso c’è il caso Zaniolo, ormai acclarato. “La mia sensazione è che l’1 febbraio sarà qua, lui vuole andare via ma questo non significa che sarà così – ha spiegato Mourinho -. Ho questa sensazione, perché Nicolò è un giocatore importante e le cose che stanno sul tavolo sono impossibili da accettare per la società, al momento non c’è niente. Ho un ottimo rapporto con lui, se rimarrà sarà un giocatore in più: devo accettare che lui voglia andare via, ma dov’è la proposta per la Roma?”.
Inter – Empoli (ore 20.45, Dazn e Sky Sport)
Oggi invece gli occhi sono puntati su San Siro, dove l’Inter riceve l’Empoli in un clima di festa figlio della vittoria in Supercoppa. Il trofeo conquistato a Riad verrà mostrato al pubblico nel pre-partita, subito dopo però bisognerà resettare tutto e concentrarsi sul campo: i toscani, pur essendo sicuramente inferiori, non hanno ancora perso nel 2023 e verranno a Milano per giocarsela serenamente, senza assilli particolari di classifica. Il contrario dei nerazzurri, costretti a vincere per tornare a meno 10 dal Napoli e tenere accesa una fiammella Scudetto, seppur flebile. Il cammino degli azzurri, almeno sin qui, non lascia molte speranze, ma la squadra di Inzaghi è reduce da 8 vittorie nelle ultime 10 partite di campionato, ragion per cui non è autorizzata a mollare, non senza averci provato fino alla fine.
Ora Skriniar è un caso: si tratta la cessione al Psg già a gennaio
L’ambiente ci crede e rema compatto, anche se il caso Skriniar l’ha un po’ avvelenato: lo slovacco infatti, dopo aver detto alla dirigenza che non rinnoverà il contratto in scadenza a giugno, è finito sul mercato, nel tentativo di incassare almeno 20 milioni (30 in meno rispetto all’offerta della scorsa estate) e non perderlo a parametro zero. Il danno, in questo caso, sarebbe soprattutto tecnico, perché Inzaghi si ritroverebbe senza il suo difensore migliore (oltre che capitano) a metà stagione, con la prospettiva di non poterlo sostituire con un profilo di pari spessore.
Inter – Empoli, le formazioni: Inzaghi non fa turnover, giocano i “titolarissimi”
Il tecnico comunque tornerà a pensarci solo domani, perché prima c’è da battere l’Empoli e i cali di tensione, magari figli della festa per la Supercoppa, dovranno essere evitati a tutti i costi. Per questo non ci sarà nessun turnover, con l’undici titolare identico a quello di Riad, dunque 3-5-2 con Onana in porta, Skriniar, Acerbi e Bastoni in difesa, Darmian (favorito su Dumfries), Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan e Dimarco a centrocampo, Lautaro e Dzeko in attacco. 4-3-1-2 d’ordinanza anche per Zanetti, che risponderà con Vicario tra i pali, Ebuehi, De Winter, Luperto e Parisi nel reparto arretrato, Akpa Akpro, Henderson e Bandinelli in mediana, Baldanzi alle spalle della coppia offensiva composta da Caputo e Satriano.