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Juve tra Sarri e Guardiola ma Chiesa in arrivo e Buffon lascia Parigi

FIRSTonline

Un mistero che s’infittisce sempre di più. L’argomento “nuovo allenatore della Juve” è uno dei più dibattuti d’Italia e il passare dei giorni, com’è ovvio che sia, non fa che aumentare ipotesi e dubbi. Il nome di Sarri resta bollente, tutta questa attesa però contribuisce ad alimentare le voci sulle alternative, Guardiola (e Pochettino) su tutti. Inoltre attorno all’ormai ex tecnico del Chelsea (anche se il via libera di Abramovich non è ancora arrivato) si sta scatenando un vero e proprio scontro ideologico tra Napoli e Juve, con un sorprendente fattore comune: nessuno, da una parte e dall’altra, vede di buon occhio il suo passaggio in bianconero.

Non stiamo parlando di tifosi, o quantomeno non solo: a schierarsi sono gli addetti ai lavori e questo, ovviamente, fa più rumore. Alle parole di Insigne (“vederlo alla Juve, per noi napoletani, sarebbe un tradimento”) hanno fatto seguito quelle dell’ex presidente bianconero Cobolli Gigli (“il dito medio che mostrò ai tifosi dovrebbe metterselo in un altro posto, l’Avvocato Agnelli non lo avrebbe mai preso”), a dimostrazione che il matrimonio, sulla bocca di tutti da settimane, continua a suscitare emozioni contrastanti.

Ma forse si sta facendo tanto rumore per nulla: Sarri, del resto, ha ricevuto l’investitura solo dalla stampa, non dalla società, almeno non pubblicamente. Paratici, anzi, ha sottolineato come la decisione sia ancora in corso e che la stessa passi da un “range di allenatori” tra cui scegliere. Inevitabile dunque pensare a Guardiola, tanto più che il suo nome è tornato più volte al centro del dibattito e non solo “tifoideo”: la borsa, per esempio, ha subito due pesanti scossoni così come le quote dei principali bookmaker. In tutto ciò Andrea Agnelli tace, forse divertito da tanto rumore o forse preoccupato per un’attesa che si protrae.

A sensazione, conoscendo la Juve, è più facile che la risposta sia la prima, anche perché il mercato-giocatori, nel frattempo, prosegue come se nulla fosse. L’accordo con Chiesa (5 milioni per altrettanti anni) è già stato trovato, con la Fiorentina invece bisogna ancora parlare ed è evidente che il cambio di proprietà (a proposito: oggi Commisso e Della Valle dovrebbero annunciare il tutto ufficialmente) faccia slittare un po’ i tempi. Paratici ha poi chiuso per Demiral (al Sassuolo 15 milioni), guarda caso in cima al famoso “pizzino” scovato in un ristorante di Roma: su quella lista, giusto per ricordarlo, c’erano anche Milinkovic-Savic, Tonali, Zaniolo, Romero e, per l’appunto, Chiesa.

Juventus sotto i riflettori insomma, il resto della scena spetta di diritto all’Inter, che dopo l’annuncio di Conte è a un passo dal chiudere Barella. Il centrocampista ha detto sì a Marotta e anche l’accordo con il Cagliari è in dirittura d’arrivo: restano solo da scegliere le contropartite giuste (si parla di Dimarco o Bastoni) da aggiungere alla cifra cash, che Corso Vittorio Emanuele non vorrebbe fosse superiore a 30 milioni.

Molto più indietro invece il Milan, le cui strategie, inevitabilmente, passano da molti fattori extra campo. Ieri l’Uefa ha annunciato che i provvedimenti relativi al Financial Fair Play sono sospesi in attesa del Tas: il massimo organo calcistico europeo vuole evitare quanto accaduto un anno fa, questo però vuol dire che i programmi rossoneri subiscono ulteriori ritardi. Nel frattempo Maldini è alla ricerca di un dirigente che lo affianchi nel lavoro quotidiano: i nomi nuovi, oltre al solito Tare, sono quelli di Boban e Rui Costa, il primo vicesegretario generale della Fifa, il secondo ds del Benfica. Solo dopo verrà annunciato l’allenatore che, a meno di clamorosi colpi di scena, sarà Marco Giampaolo, a sua volta deciso a sciogliere il contratto con la Sampdoria.

Novità in arrivo anche a Roma, dove si attende la nomina del nuovo tecnico. Pallotta e Baldini hanno deciso di puntare su Paulo Fonseca, con il quale c’è già un accordo per un triennale: ora non resta che trattare con lo Shakhtar Donetsk, deciso a farsi pagare la clausola rescissoria di 5 milioni. L’ultima notizia di giornata arriva però da Parigi e riguarda Gigi Buffon, da ieri ufficialmente svincolato. “Il Psg mi aveva proposto il rinnovo ma ho deciso di non accettare – ha spiegato il portiere. – Mi sento desideroso di prepararmi a nuove esperienze umane e sfide professionali”. A breve capiremo se la cosa, al di là dell’interesse per un celebre connazionale, finirà per riguardarci direttamente anche in sede di mercato. “obj

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