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Juve-Toro, il primo derby di Thiago Motta: vincerlo è un obbligo. L’effetto Real Madrid carica il Milan a Cagliari

Nel suo primo derby della Mole Thiago Motta deve trovare per la sua Juve la via del gol ma il Toro si difenderà con le unghie. Sull’onda della clamorosa impresa di Madrid il Milan cerca di sbancare Cagliari per raddrizzare la classifica ma i sardi non molleranno tanto facilmente

Juve-Toro, il primo derby di Thiago Motta: vincerlo è un obbligo. L’effetto Real Madrid carica il Milan a Cagliari

Ultimo giro prima del riposo. Le big della Serie A tornano in campo per la 12esima giornata, già iniziata con i pareggi di Genoa-Como e Lecce-Empoli (1-1 in entrambe le gare), in attesa di fermarsi per la sosta delle Nazionali. Si chiuderà con il botto, è proprio il caso di dirlo, perché oltre a Inter-Napoli di domani ci sarà anche il derby di Torino, big match di questo sabato di campionato. Attenzione anche alla trasferta del Milan a Cagliari, con i rossoneri carichi a mille dopo l’impresa di Madrid: sbancare il capoluogo sardo farebbe bene pure alla classifica, viceversa Fonseca passerebbe un’altra sosta tra rimpianti e polemiche.

Juventus – Torino (ore 20:45, Dazn e Sky)

Lo Stadium ospiterà questo derby della Mole numero 257 (187 in campionato) con la voglia di trascinare la Juve alla vittoria, pena rischiare di perdere terreno dalle prime della classe. I tre punti, dunque, sono pressoché obbligatori, anche se è chiaro che il Toro farà di tutto per sparigliare le carte e prendersi una stracittadina che gli manca dall’ormai lontano 2015, che diventa addirittura 1995 considerando quelli in trasferta. Il pareggio di Lille ha lasciato l’amaro in bocca, perché se è vero che i bianconeri, occasioni alla mano, meritavano di vincere, lo è anche che non ci sono riusciti, limitandosi al settimo no-contest della stagione.

Le X in schedina cominciano a essere tante e i motivi sono molteplici, in primis la difficoltà a fare gol. I numeri dicono che la Signora, eccezion fatta per il 4-4 contro l’Inter, fatica a bucare le reti avversarie, specialmente quando Vlahovic resta a secco: Thiago Motta deve trovare al più presto dei correttivi, in attesa del ritorno di Nico Gonzalez (dopo la sosta) e del lungodegente Milik. Più in generale, però, il gioco bianconero fatica a trovare sbocchi contro le medio-piccole, ragion per cui questo derby fa abbastanza paura, anche se il Toro non attraversa certo il suo momento migliore. Vanoli, dopo un inizio spumeggiante, ha raccolto solamente una vittoria nelle ultime sei partite, a fronte di cinque sconfitte che hanno rovinato la classifica. Il popolo granata, sempre più arrabbiato con Cairo, sogna la resurrezione nella stracittadina, mentre la Juventus si augura di tornare alla vittoria, possibilmente convincendo. 

Thiago Motta: “Atmosfera speciale, la squadra sta molto bene”

“Vedo bene la squadra, in allenamento c’è l’atteggiamento giusto, ho buone sensazioni – il pensiero di Thiago Motta -. L’atmosfera è speciale, dovremo dare il massimo per fare una grande partita. Sappiamo che la città vive il derby in modo molto intenso, così come noi. Vivo poco Torino anche per scelta mia, però mi sento comunque un privilegiato perché tutta la mia carriera l’ho vissuta in grandi squadre e in grandi città, cosa che continuo a fare ancora oggi. Non posso chiedere nulla di più, questa è una partita bella da giocare e noi cercheremo di portarla dalla nostra parte. Il Torino non vince da nove anni? Il passato conta pochissimo, conta solo quello che succederà quando l’arbitro fischierà l’inizio. Loro vorranno competere, noi dovremo cercare di imporre il nostro gioco contro una squadra molto pericolosa nelle ripartenze. Fisicamente stiamo molto bene, abbiamo avuto tre giorni di recupero che sono stati importanti. Ho fiducia nell’impegno di tutti, sia di chi partirà dall’inizio sia di chi subentrerà: entreremo tutti in campo al 200%”.

Vanoli: “Serviranno lucidità e passione! Mi sono rivisto il derby dell’83…”

“Stiamo molto bene anche noi, abbiamo vissuto una bellissima settimana, sapendo l’importanza della partita – ha sottolineato Vanoli -. C’è silenzio, è bello sentire la carica intorno al derby, le motivazioni si trovano da sole. Dobbiamo affrontare la Juve con lucidità e passione, queste sono le due parole importanti. Mente lucida e cuore caldo, è l’aspetto fondamentale, bisognerà affrontare i vari momenti della partita contro un avversario importante. Cerco sempre di trasferire la storia del Toro ai miei giocatori. Lo faccio quotidianamente con tutte le persone che lavorano intorno a noi, il bello della settimana è sentire loro e le loro emozioni che dovremo portare in campo. Su YouTube ho visto un derby che la Juve stava vincendo 2-0, quello del marzo ’83…Mi sono emozionato, l’ho voluto guardare perché sul 2-0 era un Toro in difficoltà, ma che piano piano ha reagito ed è andato a vincere. Ed è stato veloce, tutto in tre minuti: è ciò che vorrò far vedere ai miei giocatori, reagire all’errore, è la bellezza di una partita speciale. Io me lo sono visto, voglio far capire ai miei giocatori che cosa vuol dire”.

Juventus – Torino, le probabili formazioni

Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Kalulu, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Conceiçao, Koopmeiners, Yildiz; Vlahovic

In panchina: Perin, Pinsoglio, Danilo, Cabal, Rouhi, Gil Puche, Fagioli, McKennie, Douglas Luiz, Mbangula, Weah, Adzic

Allenatore: Thiago Motta

Indisponibili: Milik, Bremer, Nico Gonzalez

Squalificati: Pogba (fino all’11 marzo 2025)

Torino (3-5-2): Milinkovic-Savic; Coco, Maripan, Masina; Pedersen, Vlasic, Ricci, Ilic, Lazaro; Sanabria, Adams

In panchina: Paleari, Donnarumma, Walukiewicz, Vojvoda, Karamoh, Tameze, Dembelé, Gineitis, Sosa, Njie, Ciammaglichella, Linetty, Balcot, Gabellini

Allenatore: Vanoli

Indisponibili: Zapata, Schuurs, Savva, Ilkhan

Squalificati: nessuno

Cagliari – Milan (ore 18, Dazn)

Il sabato di campionato non vivrà solo all’ombra della Mole. I riflettori, infatti, si accenderanno anche a Cagliari, dove la squadra di Nicola riceverà il Milan di Fonseca. I rossoneri, reduci dall’impresa di Madrid, hanno il morale a mille, ma anche l’obbligo di ripetersi e non commettere gli errori del post derby. Il successo sull’Inter aveva illuso su un cambio di passo, poi però sono arrivate le sconfitte con Fiorentina e Napoli a rimettere tutto in discussione. Il Bernabeu potrebbe aver segnato un punto di svolta anche perché la vittoria, oltre a essere importantissima, è stata soprattutto convincente.

Fonseca però ha già fatto capire che le difficoltà in campionato resteranno, visto che la sua squadra fatica a imporsi nella “giungla” della provincia, fatta di tatticismi e marcature a uomo, mentre si trova a suo agio in quei contesti in cui può giocare a viso aperto. Nicola avrà sicuramente preso appunti, tanto più che il suo Cagliari non disdegnerebbe certo un pareggio: le tre sconfitte consecutive con Udinese, Bologna e Lazio necessitano una reazione, a cominciare da questa sera. Fonseca dovrà fare i conti con la stanchezza post-Champions e con l’infortunio di Morata, fermatosi giovedì dopo una botta alla testa in uno scontro (fortuito) con Pavlovic. Al suo posto giocherà Francesco Camarda, 16 anni, 7 mesi e 29 giorni: scelta forte (verrà preferito al più esperto Abraham), in linea con uno stile che comincia a dare i suoi frutti.

Fonseca: “Il campionato è la nostra priorità. Camarda sarà titolare”

“Penso che sarà importante andare a Cagliari con lo stesso spirito e lo stesso coraggio di Madrid, ma anche capire che sarà una partita diversa – ha spiegato Fonseca -. Saremo un’altra squadra per affrontare i sardi, perché è una gara molto importante e servirà l’atteggiamento giusto. Io vorrei che la squadra si adattasse meglio al calcio italiano e capisse che il campionato è la priorità, dobbiamo avere lo stesso coraggio per vincere le partite in Serie A. Leao? Sarà titolare, con lui ho utilizzato strategie diverse, magari non tutte hanno funzionato bene, ma io non ho mai avuto problemi e lui ha accettato bene le situazioni, avendo la reazione che mi aspettavo. Se questa è la soluzione e la risposta, magari lo vedremo più volte in panchina (ride, ndr). Chi al posto di Morata? Giocherà Camarda, io non guardo l’età ma la qualità e lui ne ha tanta. Al momento è più pronto di Abraham, mi sembra un giocatore di 25-26 anni per maturità e per come lavora. Non ho avuto un minimo dubbio sul fatto di schierarlo”.

Cagliari – Milan, le probabili formazioni

Cagliari (4-2-3-1): Scuffet; Zappa, Palomino, Luperto, Augello; Makoumbou, Deiola; Zortea, Gaetano, Luvumbo; Piccoli

In panchina: Sherri, Ciocci, Felici, Azzi, Obert, Viola, Kingstone, Jankto, Lapadula, Wieteska, Pavoletti, Prati, Marin

Allenatore: Nicola

Indisponibili: nessuno

Squalificati: Adopo, Mina

Milan (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Thiaw, Tomori, Hernandez; Fofana, Reijnders; Chukwueze, Pulisic, Leao, Camarda

In panchina: Sportiello, Torriani, Terracciano, Calabria, Pavlovic, Musah, Loftus-Cheek, Zeroli, Okafor, Abraham

Allenatore: Fonseca

Indisponibili: Morata, Gabbia, Florenzi, Bennacer

Squalificati: nessuno

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