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Juve-Toro, il derby che vale lo scudetto. E Napoli tifa Milan

Vincere e poi…sperare nel Milan. Weekend lungo quello di Juventus e Napoli, chiamate a prendersi i 3 punti negli anticipi odierni contro Torino (ore 20.45) e Cagliari (18) per poi aspettare 24 ore e tifare i rossoneri, attesi dal posticipo domenicale contro la Roma. Uno stop giallorosso vorrebbe dire due cose: scudetto matematico alla squadra di Allegri e sorpasso in classifica per quella di Sarri. Il tutto però è legato al bottino pieno contro granata e sardi, altrimenti le rispettive feste saranno quantomeno rimandate. E’ chiaro che l’attesa maggiore riguarda la Juve, pronta a cucirsi sul petto il sesto scudetto consecutivo: l’ostacolo Toro sarà di quelli importanti, specialmente in virtù della semifinale appena giocata col Monaco e di quella in arrivo martedì prossimo. Un trittico di impegni notevoli, una sorta di all-in stagionale che Massimiliano Allegri non vuole fallire per nessun motivo. “E’ una partita importantissima, vale già il titolo – il suo commento in conferenza stampa. – Sarà sicuramente un derby duro e maschio, che noi proveremo a vincere a tutti i costi. C’è un tempo per tutto, se ci sarà da festeggiare allora lo faremo ma senza perdere di vista i nostri obiettivi”. Celebrazioni moderate insomma, in perfetto stile sabaudo, che il Toro vorrebbe però rimandare almeno di una settimana. La Roma gioca domani, d’accordo, ma sapere di essere riusciti a far saltare il banco darebbe ai granata un gusto speciale, anche se lo Stadium non è certo il terreno di caccia più agevole a disposizione. “Con noi giocheranno anche gli eroi di Superga – l’arringa di Mihajlovic. – La Juve non ha punti deboli ma penso comunque che non esistano squadre imbattibili, per questo noi ci proveremo con tutte le nostre forze”.

Sistemi di gioco speculari per entrambe le metà di Torino, seppur con interpreti decisamente diversi. Allegri terrà conto della partita di martedì e opterà per un turnover ragionato, dunque 4-2-3-1 con Neto in porta, Lichtsteiner, Bonucci, Benatia e Asamoah in difesa, Pjanic e Khedira a centrocampo, Cuadrado, Dybala e Sturaro sulla trequarti, Higuain in attacco. Formazione tipo invece per Mihajlovic, che risponderà con Hart tra i pali, Zappacosta, Rossettini, Moretti e Molinaro nel reparto arretrato, Acquah e Baselli in mediana, Iago Falque, Ljajic e Iturbe alle spalle dell’unica punta Belotti. Sabato importante anche per il Napoli, che punta a battere il Cagliari per scavalcare, seppur momentaneamente, la Roma al secondo posto e metterle ancor più pressione in vista del posticipo domenicale di San Siro. “Noi vogliamo fare più punti possibili e poi vedere quel che succederà – le parole di Sarri. – La squadra ci ha sempre creduto e continuerà a farlo fino alla fine, prima però pensiamo al Cagliari: mi aspetto una gara difficile, serviranno intelligenza e umiltà”. Napoli ovviamente favorito e pronto a schierare il 4-3-3 tipo con Reina in porta, Hysaj, Albiol, Maksimovic (Koulibaly è squalificato) e Ghoulam in difesa, Allan, Jorginho e Zielinski a centrocampo, Callejon, Mertens e Insigne in attacco. Rastelli risponderà con un 4-3-1-2 con Rafael tra i pali, Isla, Pisacane, Bruno Alves e Murru nel reparto arretrato, Barella, Tachtsidis e Ionita in mediana, Joao Pedro alle spalle della coppia offensiva Farias-Borriello.

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