Un brodino che serve a poco e una rimonta al cardiopalma. Le sfide dell’Olimpico e del Maradona hanno regalato emozioni e colpi di scena dall’inizio alla fine, terminando però con due risultati molto diversi. Il pareggio tra Lazio e Milan, infatti, non fa felice nessuno, anche se sono soprattutto i rossoneri a tornare a casa col morale a terra: l’appuntamento con la prima vittoria in campionato slitta ancora e i soli 2 punti raccolti sin qui hanno il sapore amaro della crisi. Lo stesso che ha masticato Conte per buona parte del match con il Parma, a lungo in vantaggio e in controllo, fino all’apoteosi della rimonta finale innescata proprio da quel Lukaku tanto desiderato. All’appello di questa terza giornata manca ancora Juventus-Roma, che assume ulteriore importanza dopo i risultati altrui: Thiago Motta punta a riprendersi il primo posto della classifica, attualmente occupato da Inter e Torino, De Rossi a cominciare la rincorsa verso le posizioni di vertice.
Lazio – Milan 2-2: Castellanos e Dia ribaltano Pavlovic, poi entra Leao e pareggia
La sfida dell’Olimpico prometteva spettacolo e le attese sono state rispettate, seppur con un 2-2 che non sposta quasi nulla. Non alla Lazio, rimasta staccata dalla zona nobile del campionato, ma soprattutto non al Milan, già a meno 5 dall’Inter e a rischio meno 9 dalla Juve. Fonseca aveva promesso una squadra diversa da quella di Parma ed effettivamente è stato così, almeno a guardare la formazione. Come avevamo anticipato ieri, infatti, il tecnico portoghese ha lasciato fuori sia Theo Hernandez che Leao, affidandosi a Terracciano e Chukwueze. Scelte forti, che creano ancor più polemiche alla luce di quanto accaduto sul campo: i due “epurati” hanno prima confezionato il gol del 2-2 (con partecipazione decisiva di Abraham), poi hanno deciso di restare in disparte durante il successivo cooling break, il tutto mentre Fonseca parlava al resto della squadra. Immagini eclatanti e significative di un tecnico in grande difficoltà, incapace di correggere gli errori (anche ieri ha subìto due reti, peraltro molto simili a quelle del Tardini) e, soprattutto, di vincere le partite. E dire che si era messa in discesa grazie al gol di Pavlovic, uno dei pochi a salvarsi, bravo ad anticipare Provedel con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner (8’), anche per via di una Lazio scialba e quasi mai pericolosa. Nella ripresa, però, ecco i 4’ di follia a far crollare il castello rossonero, con Castellanos (62’) e Dia(66’) a sfruttare il doppio assist di Tavares per il delirio dell’Olimpico. Fonseca decideva finalmente di far entrare Theo Hernandez, Abraham e Leao e proprio il portoghese gli regalava il 2-2, battendo Provedel due minuti dopo l’ingresso in campo (72’).
Fonseca glissa: “Hernandez e Leao? Non creiamo problemi dove non ci sono”
“Innanzitutto non ci sono problemi con Theo Hernandez e Leao, non creiamo casi perché in questa settimana ho parlato con entrambi spiegando la mia scelta, che hanno accettato – ha glissato Fonseca -. Non ho visto che sono rimasti in campo durante il cooling break, ma erano entrati da due minuti e non avevano bisogno di fermarsi o di indicazioni. La reazione dei giocatori all’ingresso in campo è stata positiva, quindi non creiamo problemi che non esistono. Nel primo tempo abbiamo fatto bene gestendo la palla, controllando il ritmo e la sfida, mentre il secondo è stato completamente diverso perché abbiamo smesso di giocare a pallone. Abbiamo perso sempre la palla nel corridoio sinistro, non abbiamo avuto il coraggio di continuare a giocare davanti alla loro pressione. Per noi sarebbe stato un vantaggio visto che si potevano aprire degli spazi, ma non ci siamo riusciti. Il momento non è positivo probabilmente, nella testa dei giocatori forse c’è la voglia di non subire gol, però non è smettendo di giocare che non si prendono…”.
Baroni: “Il pari ci sta stretto, ma ho avuto buone risposte”
“Il pareggio mi sta stretto, nella ripresa abbiamo spinto tanto e chiaramente nel primo tempo abbiamo concesso qualcosa – il commento di Baroni -. Alla squadra serve tempo, ma abbiamo fatto una buona partita anche se ovviamente dobbiamo migliorare. Si può gestire meglio la transizione, ma questa aggressività è l’atteggiamento che voglio vedere. Ho dato un segnale alla squadra mettendo quattro giocatori offensivi. Dovevamo rischiare, ovviamente bisogna trovare l’equilibrio, però ci lavoreremo. Questa squadra deve palleggiare ed è brava a farlo, ma deve anche essere verticale per andare a fare gol e riempire l’area avversaria. Devo prendermi qualche rischio, abbiamo un collettivo importante e il gruppo deve credere nei propri mezzi attraverso il gioco e il sacrificio. Chi corre molto e bene va in campo, ho avuto risposte importanti”.
Napoli – Parma 2-1: Lukaku e Anguissa capovolgono il match in pieno recupero
Serata per cuori forti anche al Maradona, dove più che una partita è andato in scena uno psicodramma durato 116’. In Napoli-Parma, infatti, è successo praticamente di tutto: tre gol, due traverse (una per parte), un palo (ducale), un rigore dato (ducale), uno tolto dal Var (azzurro), ma soprattutto l’espulsione del portiere Suzukiquando Pecchia aveva già finito i cambi. E così il tecnico ha dovuto mandare in porta il difensore Del Prato, non per poco tempo ma per la bellezza di 41 minuti tra tempo regolamentare e maxi recupero. Nonostante ciò il Parma ha davvero accarezzato il sogno di sbancare il Maradona e raggiungere Inter e Torino in vetta al campionato, visto che il vantaggio di Bonny (19’ su rigore nato da un fallo di Meret) è durato fino al 92’, dunque ben oltre il fatto sopraccitato. Gli azzurri, infatti, nonostante l’atteggiamento iper-offensivo di Conte (nel finale in campo Lukaku, Simeone, Kvaratskhelia e Neres), non riuscivano a trovare il modo di battere Del Prato, a prescindere dai suoi evidenti (e comprensibili, sia chiaro) limiti nel ruolo di portiere. Poi però, all’ennesimo tentativo di imbucata, è salito in cattedra Big Rom, subito decisivo con il sinistro del momentaneo 1-1 e il Maradona ha capito che la rimonta era possibile. Quattro minuti più tardi ecco il cross perfetto di Neres(secondo assist consecutivo) per la testa di Anguissa, zuccata centrale che ha bucato le mani di Del Prato (96’). Gli azzurri vanno così a 6 punti, con la consapevolezza di averla scampata bella, ben oltre i propri meriti.
Conte: “Lukaku e gli altri hanno dato tutto! Il mercato? Speriamo cambino le regole”
“Sul gol di Lukaku sono entrato in campo per dire di tornare subito visto che c’erano 10’ di recupero – ha sottolineato Conte -. Abbiamo fatto il secondo gol, una prestazione di cuore contro una squadra ottima. Il Parma ha ottimi giocatori che ti fanno male, potevamo fare meglio sul gol concesso. Prendiamo questi tre punti sapendo che come sempre ci sarà da lavorare, ma onore ai giocatori che hanno dato tutto. I gol vanno trovati da tutti, dai difensori agli attaccanti, dobbiamo prendere tutto da tutti, il più possibile, bisogna coinvolgere tutti nel gioco. Dopo l’assurdità del calciomercato che finisce con tre giornate con giocatori che alleni e poi magari vanno via, mi sono ritrovato senza centrocampisti in panchina. Speriamo in nuove regole del mercato, perché attualmente è una situazione assurda che non ci permette di lavorare. Lukaku è entrato in campo con due allenamenti, stessa cosa Neres. Ora sfrutteremo la sosta per allenarci, mentre con McTominay e Gilmour non avremo modo di lavorare, li ritroveremo tra due settimane”.
Juventus – Roma (ore 20:45, Dazn e Sky)
A completare il weekend dei big match manca ancora Juventus-Roma, posticipo domenicale assieme a Udinese-Como. L’attesa è forte, sia per questioni di classifica che di mera rivalità: i bianconeri puntano a prendersi il primato in solitaria, i giallorossi a rialzarsi dopo la brutta partenza contro Cagliari e, soprattutto, Empoli. Sulla carta, evidentemente, parte favorita la Signora, se non altro per quanto mostrato in questo primissimo scorcio di stagione. I critici sottolineano la poca consistenza di Como e Verona, ma la squadra di Thiago Motta ha mostrato idee di gioco ed entusiasmo, oltretutto senza l’apporto dei nuovi acquisti. Il grosso del mercato, infatti, è stato fatto negli ultimi giorni, con il tecnico italo-brasiliano “costretto” ad affidarsi a molte scommesse, peraltro tutte vinte. Mbangula e Savona si sono presi le copertine, mentre i vari Koopmeiners, Nico Gonzalez, Conceiçao, Thuram e Douglas Luiz, per un motivo o per l’altro, erano ancora inutilizzabili. Il popolo bianconero si sfrega le mani al pensiero di cosa accadrà dopo la sosta, quando i big entreranno in pianta stabile nel progetto “mottiano”, intanto però si godono già gli innegabili progressi rispetto alle ultime stagioni, sia a livello di risultati che di gioco. De Rossi, invece, vive una situazione opposta: la sua Roma, partita nell’entusiasmo generale per gli acquisti di Soulé e Dovbyk, si è prima complicata la vita in sede di mercato (ma se Smalling va in Arabia possono arrivare gli svincolati Hermoso e Hummels), poi sul campo, dove ha raccolto un solo punto nelle due gare con Cagliari ed Empoli. La sconfitta contro i toscani, per giunta in un Olimpico strapieno, ha lasciato il segno e la trasferta di Torino non è certo il massimo per ripartire. DDR si augura che scatti la scintilla, viceversa vivrà una sosta complicata, nella quale dovrà digerire critiche e attacchi feroci.
Thiago Motta: “Siamo pronti a fare una grande partita. Mercato? Sono felice”
“Affronteremo una squadra forte e determinata – ha avvisato Thiago Motta -. Lo stadio sarà pieno e noi abbiamo fatto una buona preparazione con entusiasmo e responsabilità. Siamo a pronti a tutto nel campo, sarà una bellissima gara. Siamo solo alla terza giornata, provo sempre a mantenere l’equilibrio e non ascoltare troppo elogi e critiche, ma mantengo una linea di lavoro quotidiano con impegno e responsabilità. Incontriamo un’avversaria forte, determinata nel fare la sua partita, daremo il massimo per portarla dove conviene a noi, il resto conta poco. Del mercato sono felice perché sono arrivati giocatori importanti che completeranno una squadra forte, i nuovi si metteranno a disposizione del gruppo, sono tutti in forma e convocabili. Sono molto felice, anche se in uscita può ancora succedere qualcosa con Djalò, Kostic e Arthur”.
De Rossi: “Contento del mercato, a breve potremo lottare per lo scudetto”
“Sarà difficile, loro sono partiti bene e hanno fatto un mercato importante e molto costoso – il pensiero di De Rossi -. Con Thiago la formazione può sempre sorprenderti, ma sappiamo di poter fare la nostra prestazione anche lì a Torino. Noi? Paradossalmente abbiamo fatto un mercato migliore dell’Inter, che però aveva bisogno solo di ritocchi e contro l’Atalanta ha fatto paura un po’ a tutti. Abbiamo preso una giusta direzione e c’è stata collaborazione, l’obiettivo è diventare in pochi mesi, e con poche sessioni di mercato, una squadra forte da ritoccare solamente di volta in volta: se sarà così potrà lottare per lo scudetto in tempo breve. Le liti con Cristante e l’ad Souloukou? C’è di vero solo la discussione con Cristante, ma è stata una cosa normale senza metterci le mani addosso, come invece è stato scritto. Ed è una cosa gravissima, perché vuol dire che qualcuno gli ha voluto dare una sfumatura diversa. Non mi resta che querelare, perché non permetto di dire certe cose…”.
Juventus – Roma, le probabili formazioni
Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Bremer, Cabal; Fagioli, Locatelli; Cambiaso, Yildiz, Mbangula; Vlahovic
In panchina: Perin, Pinsoglio, Danilo, Kalulu, Rouhi, McKennie, Douglas Luiz, Koopmeiners, Conceiçao, Nico Gonzalez, Anghelé
Allenatore: Thiago Motta
Indisponibili: Weah, Thuram, Adzic, Milik
Squalificati: Pogba (fino al 2027)
Roma (3-5-2): Svilar; Mancini, Ndicka, Angelino; Celik, Cristante, Paredes, Pellegrini, Saelemaekers; Dybala, Dovbyk
In panchina: Ryan, Marin, Smalling, Dahl, Abdulhamid, Sangaré, Koné, Pisilli, Zalewski, Baldanzi, Soulé, El Shaarawy, Shomurodov
Allenatore: De Rossi
Indisponibili: Le Fée
Squalificati: nessuno