E sono 10! La Juventus sbanca anche Udine ottenendo così la decima vittoria stagionale in altrettante partite, otto in campionato e due in Champions. Numeri straordinari, che oltre a fare piacere a livello statistico consegnano alla Signora una classifica spettacolare, perfino migliore delle già altissime aspettative estive. Basti pensare che il Napoli è a meno 9: Ancelotti giocherà soltanto oggi, d’accordo, ma il divario è comunque pazzesco, tanto più che lo scontro diretto è già andato in scena, ovviamente in favore dei bianconeri. Il successo di Udine conferma poi che anche la tenuta mentale è da applausi e questo non può che affossare i sogni di tutti gli altri, costretti, ancora una volta, a rimandare i sogni di gloria. Alla Dacia Arena sono bastati due gol, entrambi nel primo tempo, per chiudere la pratica e mettere in archivio altri 3 punti, peraltro mantenendo inviolata la porta di Szczesny. Prima Bentancur di testa (33’), poi Ronaldo con uno splendido sinistro di prima intenzione (37’): in meno di un tempo i friulani erano già alle corde. La ripresa poi si è svolta con un sostanziale dominio juventino, anche se Allegri ha rischiato di prendere un gol che avrebbe potuto riaprire i giochi. Non è successo e così la Signora ha potuto festeggiare l’ennesima vittoria stagionale. “Poteva essere difficile ma i ragazzi sono stati bravi, hanno giocato forse la migliore partita – il commento di Allegri. – Poteva essere una partita a rischio ma i ragazzi hanno mostrato grande maturità, avevo chiesto una bella sosta e di non prendere gol, sono stato accontentato”.
Questa sera dunque il Napoli è chiamato a vincere, pena abdicare, forse definitivamente, a ogni aspettativa (ma forse sarebbe meglio dire speranza) scudetto. Ancelotti lo sa bene ed è anche consapevole di come il Sassuolo (ore 18) possa creare problemi, ecco perché effettuerà il solito turnover nel tentativo di mandare in campo gli uomini più freschi e motivati a disposizione. La vittoria contro il Liverpool ha dato tanto morale, ma ha pure tolto molte energie: di qui l’esigenza di mischiare un po’ le carte, cosa in cui Carletto, del resto, eccelle come pochi altri al mondo. L’unica cosa che non cambierà sarà il 4-4-2, ormai scelto come sistema base, per il resto tante novità e qualche conferma. In difesa, davanti alla porta di Ospina, spazio a Malcuit, Maksimovic, Koulibaly e Hysaj, con Callejon, Diawara, Zielinski e Verdi a centrocampo e la coppia Mertens-Insigne in attacco. Consueto 4-3-3 anche per De Zerbi, che tenterà l’impresa affidandosi a Consigli tra i pali, Lirola, Marlon, Ferrari e Rogerio nel reparto arretrato, Bourabia, Locatelli e Sensi in mediana, Berardi, Boateng e Di Francesco nel tridente offensivo.