Un’altra occasione per chiudere i giochi. Il pareggio del Napoli a Firenze dà alla Juve la possibilità di riportarsi a +11 in classifica, sentenziando nuovamente il discorso scudetto. Tutto ciò però è subordinato a una vittoria in casa del Sassuolo, missione molto meno scontata di quanto non lo sarebbe stata fino a qualche settimana fa, quando i bianconeri sembravano addirittura imbattibili. Invece ora, pur avendo mantenuto illibata la casella delle sconfitte (in campionato s’intende), la squadra di Allegri mostra più di una crepa e solo l’incostanza del Napoli fa sì che la classifica resti comunque ottima. Ma per la Juve il match di Reggio Emilia (ore 18) non vale solo 3 punti: si tratta, infatti, del penultimo test prima dell’Atletico Madrid e va dunque sfruttato per sistemare ciò che non va. “Mi aspetto una partita difficile se non saremo bravi a far girare la palla – il monito di Allegri. – Loro hanno entusiasmo e non hanno pressioni di classifica, noi invece dobbiamo vincere per recuperare i due punti persi contro il Parma, perché il Napoli è lì, c’è lo scontro diretto e mancano tante partite. Ci vuole una gara seria, dopodiché recupererò tutti gli infortunati compresi Bonucci, Barzagli e Chiellini”.
Precisazione affatto casuale quella del tecnico bianconero, a conferma che il ritorno della BBC viene visto come la panacea di tutti i mali. Questa sera però bisognerà ancora fare a meno di loro, proprio come a Bergamo e sabato scorso contro il Parma: inutile dire che i precedenti in questione (6 gol subiti!) preoccupano non poco, tanto più che di fronte ci sarà una delle squadre che meglio interpretano la fase offensiva in Italia. Allegri confida nell’equilibrio di un 4-3-3 che vedrà Szczesny in porta, Cancelo, Rugani, Caceres e Alex Sandro in difesa, Bentancur, Pjanic e Matuidi a centrocampo, Dybala, Mandzukic e Ronaldo in attacco. Stesso sistema di gioco anche per De Zerbi, che tenterà l’impresa affidandosi a Consigli tra i pali, Lirola, Peluso, Ferrari e Rogerio nel reparto arretrato, Sensi, Bourabia e Locatelli in mediana, Berardi, Babacar e Djuricic nel tridente offensivo. In caso di successo la Juve, come detto in precedenza, si porterebbe a +11 sul Napoli, cancellando, di fatto, il passo falso casalingo contro il Parma. Colpa degli azzurri, incapaci di sfruttare la partita di Firenze per portarsi momentaneamente a meno 6 e mettere così, per quanto possibile, un po’ di pepe alla classifica. Va detto che la squadra di Ancelotti ha creato diverse occasioni, alcune addirittura clamorose, e che solo l’imprecisione degli attaccanti e le parate di Lafont hanno impedito il successo, a livello di gioco però non è mai riuscita davvero a schiacciare la Fiorentina, legittimando così lo 0-0 finale.
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La verità è che il Napoli lontano dal San Paolo ha le polveri bagnate, come dimostra lo score delle ultime 4 trasferte, con un solo gol segnato (a Cagliari, peraltro in pieno recupero) a fronte della sconfitta con l’Inter e dei pareggi a reti di bianche con Milan e, appunto, Fiorentina. Con questo passo è praticamente impossibile anche solo pensare di infastidire la Juve e questo Ancelotti, suo malgrado, lo sa molto bene. “Risultato ingiusto – ha ribattuto il tecnico azzurro. – Abbiamo perso due punti che meritavamo per quello che abbiamo fatto, c’è mancata un po’ di freddezza ma merito anche a Lafont. Siamo arrivati davanti al portiere in maniera limpida, non giudico la mia squadra solo dal risultato. Scudetto? Ieri avevamo 9 punti, oggi ne abbiamo 8 di distacco. Al massimo si spegne domani, ora è un po’ più accesa…”. Il Napoli si aggrappa dunque al Sassuolo, nella speranza che possa tenere aperto un campionato che, al momento, non sembra proprio avere storia.