Notte di Champions, notte di emozioni. La Juventus si presenta alla sfida col Porto (ore 20.45) con la consapevolezza di essere davanti a un bivio: vincere e proseguire il sogno europeo, oppure perdere e ritrovarsi a fare i conti con un’enorme delusione, forse la più grande di questi ultimi anni.
La tensione è tanta e a renderla ancor più forte ci si è messo anche il caso Bonucci, esploso come un fulmine a ciel sereno in quella che sembrava essere una vigilia relativamente tranquilla. La lite con Allegri durante il match di venerdì col Palermo sembrava essere superata, evidentemente però non è così.
“Leonardo andrà in tribuna – ha spiegato il tecnico bianconero. – Sono cose che capitano in una stagione, il caso è chiuso. Aggiungo che il tutto è concordato con la società, lui ha avuto una reazione che non rientra nel rispetto verso di me, verso i compagni, verso i bambini e i milioni di tifosi che ci guardano. Leo ha capito, è un ragazzo intelligente, è un esempio importante per il futuro. Anche io ho sbagliato e farò una donazione, a favore di chi ancora non lo so”.
La partita più importante della stagione senza uno dei perni della difesa: non proprio il modo migliore di cominciare la trasferta portoghese. Ma la Juve non è solo Bonucci e può superare indenne la prova del Dragao anche senza di lui, anzi le responsabilità saranno ancora maggiori. Allegri sa bene di giocarsi molto: è diceria comune, infatti, che il Porto sia molto inferiore alla sua Juve, ecco perché ha molto più da perdere che da guadagnare.
“Affrontiamo un club abituato ai giocare la Champions – il commento del tecnico. – Non perde dal 27 settembre, ha segnato 10 gol nel girone, in casa ha battuto Bayern e Chelsea negli ultimi due anni. È un ottavo difficile e importante. Qui a Oporto vogliamo fare bene e vogliamo fare gol”.
Segnare sarebbe fondamentale, non a caso la Juventus se la giocherà con l’ormai collaudato 4-2-3-1 con Buffon in porta, Lichtsteiner, Barzaghi, Chiellini e Alex Sandro in difesa, Khedira e Pjanic a centrocampo, Cuadrado, Dybala, Mandzukic sulla trequarti alle spalle dell’unica punta Higuain.
“È una grande partita, ci sono due grandi squadre d’Europa, molto buone, le due migliori direi – le parole di Nuno Espirito Santo. – Il Porto vuole vincere perchè sta migliorando sempre di più, va sempre meglio, lo aiuterà moltissimo lo stadio pieno, i supporter sono tutti lì ad appoggiarci per vincere”.
I Dragoes se la giocheranno con un sistema di gioco speculare a quello dei bianconeri, dunque 4-2-3-1 con Casillas in porta, Maxi Pereira, Felipe, Marcano e Alex Telles in difesa, Hector Herrera e Danilo Pereira a centrocampo, Corona, Oliver Torres e Brahimi alle spalle dell’unica punta Andrè Silva.