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Juve-Napoli: sfida d’altri tempi ma Allegri punta a conquistare il secondo posto dopo la debacle della Lazio con Toro

FC Juventus

Un turno d’altri tempi. Il calendario, complici gli impegni internazionali, ha riunito Inter, Milan, Juventus e Napoli nello stesso giorno, regalandoci una domenica di grandi emozioni. Il match clou è sicuramente quello di Torino tra bianconeri e azzurri, a maggior ragione dopo la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni, che ha restituito, seppur in attesa di un nuovo giudizio, i 15 punti di penalizzazione. Difficile, alla luce del dispositivo (sostanzialmente confermate le accuse della Corte d’Appello) e delle condanne dei dirigenti (Agnelli, Paratici, Arrivabene e Cherubini) che questo sia lo scenario definitivo, intanto però la squadra di Allegri è a meno due dalla Lazio di Sarri, sconfitta a sorpresa dal Torino (0-1, gol di Ilic) e questo, almeno psicologicamente, cambia le cose. Inter e Milan sono così obbligate a vincere contro Empoli e Lecce, perché la Champions attuale stimola tantissimo, ma partecipare alla prossima vale (almeno) 50 milioni.

Juventus – Napoli (ore 20.45, DAZN)

Il big match della domenica, come detto in precedenza, è quello dello Stadium, dove la Juventus di Allegri riceverà il Napoli di Spalletti. Non è una partita come le altre e non solo per la fortissima rivalità che divide i due club: questa, infatti, è la prima con i bianconeri nuovamente a 59 punti, seppur con un asterisco piuttosto grosso. La decisione del Collegio di Garanzia del Coni può ridare stimoli alla Signora, ultimamente più concentrata sulle coppe che sul campionato, ma la curiosità riguarda anche gli azzurri, chiamati a riscattare l’eliminazione dalla Champions e, più in generale, un periodo lontano dai fasti del recente passato. Entrambe sono reduci dalle fatiche europee, ma i bianconeri, oltre ad aver giocato due giorni dopo, hanno anche la semifinale di Coppa Italia con l’Inter alle porte. Di contro, però, ci sono le motivazioni e se è vero che Spalletti vuole vincere per avvicinare lo Scudetto, lo è anche che Allegri non ha dimenticato il 5-1 dell’andata, forse il punto più basso della sua stagione.

Allegri: “I punti si fanno sul campo, ora pensiamo al secondo posto”

“Non cerchiamo riscatto, ma abbiamo voglia di battere la prima in classifica che ha dimostrato la propria forza in Italia e in Europa, mantenendo un ruolino di marcia impressionante – ha spiegato Allegri in conferenza stampa -. Affrontiamo un avversario che si sta avviando a vincere lo scudetto al termine di un campionato straordinario, sarà una gara dura contro una squadra tosta, eliminata dalla Champions pur giocando bene e che vorrà fare punti per vincere lo scudetto il prima possibile. Noi dobbiamo cercare di restare nelle prime quattro e come obiettivo abbiamo il secondo posto, abbiamo dovuto resettare tutto pensando ai 15 punti di penalizzazione e riadattarci alla classifica per risalire la china. Quello che è stato fatto è stato fatto bene, ora però dobbiamo fare meglio perché possiamo cercare di arrivare secondi, in finale di Coppa Italia e di Europa League”.

Juventus – Napoli, le formazioni: Allegri sceglie Vlahovic e Milik, Spalletti si affida a Osimhen

Il tecnico bianconero deve dosare le energie in vista dei prossimi impegni, quello azzurro invece ha solo il campionato a cui pensare, ma è alle prese con quattro infortuni importanti. Quel che è certo è che il duello Vlahovic-Osimhen ci sarà, anche se con premesse diverse rispetto a inizio stagione: se il nigeriano, infatti, è andato addirittura oltre le aspettative, lo stesso non si può dire del serbo, alle prese con un digiuno in Serie A che va avanti addirittura dal 7 febbraio (doppietta alla Salernitana). Allegri opterà per un 3-5-2 con Szczesny in porta, Gatti, Danilo e Alex Sandro in difesa, De Sciglio, Fagioli, Locatelli, Rabiot e Kostic a centrocampo, Milik e Vlahovic in attacco. Spalletti, costretto a fare a meno di Mario Rui, Politano e Simeone, risponderà con un 4-3-3 con Meret tra i pali, Di Lorenzo, Kim, Juan Jesus e Olivera nel reparto arretrato, Anguissa, Lobotka e Zielinski in mediana, Lozano, Osimhen e Kvaratskhelia nel tridente offensivo.

Milan – Lecce (ore 18, DAZN)

Partita da vincere a tutti i costi per il Milan di Pioli, che dopo le gioie di Champions deve rialzarsi anche in campionato. A San Siro arriva un Lecce in grande difficoltà, reduce da un pareggio e sei sconfitte nelle ultime sette partite e tallonato da Spezia (1-1 nell’anticipo di ieri con la Sampdoria) e Verona, dunque i rossoneri devono approfittarne e cercare di avvicinarsi alla zona Champions, svanita dopo la restituzione dei punti alla Juventus. Il Diavolo, del resto, ha raccolto solamente un successo in sei gare di campionato, andamento di marcia da velocizzare a tutti i costi, pena rischiare di uscire definitivamente dal lotto delle prime quattro. La gara odierna, nella solita cornice di un San Siro stracolmo, sembrerebbe essere quella giusta per riprendere la corsa, a patto però di affrontarla con la stessa cattiveria di Napoli e non con la flemma delle ultime sfide con Empoli e Bologna.

Pioli: “Alla Champions penseremo più avanti, dobbiamo migliorare la classifica”

“È importante finire bene il campionato, mancano solo otto partite e cinque le giocheremo a San Siro. La squadra è in forma e può tornare alla vittoria, l’obiettivo è avere l’approccio giusto, anche se sarebbe da presuntuosi pensare di chiuderla subito. Ci giochiamo tanto noi e anche il Lecce, l’approccio deve essere fiducioso e va portato fino in fondo: le prossime due partite di campionato saranno fondamentali, dobbiamo iniziare a fare bene contro un avversario che all’andata ci ha messo in difficoltà. Alla Champions penseremo solo fra venti giorni, per ora l’abbiamo chiusa in una stanza blindata. Adesso ci vuole testa sul campionato, dobbiamo spingere tanto, non vogliamo questa posizione di classifica”.

Milan – Lecce, le formazioni: Giroud non convocato, Ibra torna in panchina

Rispetto a Napoli ci sarà qualche cambio, ma nulla rispetto al maxi turnover di Bologna. Questa volta, del resto, non c’è nessun impegno infrasettimanale da preservare, bensì una partita da vincere a tutti i costi. Prova ne è che i cambi saranno sostanzialmente obbligati, alla luce del problema al polpaccio di Giroud e della squalifica di Calabria. Il 4-2-3-1 rossonero vedrà così Maignan in porta, Kalulu, Thiaw, Tomori e Hernandez in difesa, Krunic e Tonali a centrocampo, Messias, Diaz e Leao sulla trequarti, Rebic in attacco. Classico 4-3-3 invece per Baroni, che risponderà con Falcone tra i pali, Gendrey, Baschirotto, Umtiti e Pezzella nel reparto arretrato, Blin, Hjulmand e Oudin in mediana, Strefezza, Ceesay e Di Francesco nel tridente offensivo.

Empoli – Inter (ore 12.30, DAZN e Sky)

I discorsi fatti per il Milan valgono anche per l’Inter, anzi i nerazzurri, avendo due punti in meno in classifica, hanno ancor più impellenza di punti. La trasferta di Empoli non può essere fallita, non dopo le quattro sconfitte nelle ultime cinque di campionato: l’ultima vittoria risale addirittura al 5 marzo, il che spiega i guai di Inzaghi. Certo, l’Europa sta dando grandi soddisfazioni e gli permette di restare saldo al comando, ma la società è stata netta nel ribadire a più riprese l’assoluta importanza della Serie A: in ballo ci sono i 50 milioni della prossima Champions, assolutamente vitali per le casse di viale Liberazione. A Empoli, insomma, c’è un solo risultato a disposizione, anche alla luce di un calendario che, da qui alla fine, vedrà gli scontri diretti con Lazio, Roma, Napoli e Atalanta, mettendo in palio punti pesantissimi.

Empoli – Inter, le formazioni: Inzaghi sceglie Lukaku e Correa, Calhanoglu torna titolare

Anche Inzaghi, proprio come Pioli e Allegri, farà ruotare qualche uomo, pensando pure alla semifinale con la Juve di mercoledì. Il turnover riguarderà tutti i reparti, ma sarà l’attacco a subirlo maggiormente, con i titolari di coppa Lautaro e Dzeko in panchina. Il 3-5-2 nerazzurro si comporrà con Handanovic in porta, D’Ambrosio, De Vrij e Acerbi in difesa, Bellanova, Gagliardini, Brozovic, Calhanoglu e Gosens a centrocampo, Correa e Lukaku in attacco. E proprio dal belga arriva la notizia più clamorosa del sabato, vale a dire la “grazia” ricevuta da Gravina sulla squalifica in Coppa Italia contro la Juventus: il presidente della Figc ha cancellato l’espulsione (confermata venerdì dalla Corte sportiva d’Appello) con un provvedimento senza precedenti, motivato dal “principio della lotta a ogni forma di razzismo”. Di questo però si tornerà a parlare solo da domani perché prima c’è la partita contro l’Empoli di Zanetti, che tenterà il colpaccio-bis dopo quello dell’andata con Perisan tra i pali, Ebuehi, Ismajli, Luperto e Parisi nel reparto arretrato, Fazzini, Marin e Bandinelli in mediana, Baldanzi alle spalle della coppia offensiva composta da Caputo e Cambiaghi.

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