Tutti contro tutti, per giunta in contemporanea. La domenica di campionato che ci apprestiamo a vivere vedrà scendere in campo tutte le contendenti allo scudetto, e se l’Inter giocherà per prima contro il Torino le altre si sfideranno a distanza in un pomeriggio d’altri tempi, nel quale le radioline (anche se forse sarebbe meglio dire le app) torneranno a farla da protagoniste. Chievo-Napoli, Juventus-Benevento, Fiorentina-Roma, Lazio-Udinese: eccolo qui il ricchissimo menù delle ore 15, destinato a dirci qualcosa in più su una corsa al titolo sempre più complicata.
La capolista Napoli non dovrebbe avere grossi problemi al Bentegodi, a patto che la stanchezza (e la delusione) post Champions sia già stata superata: in caso contrario infatti il Chievo potrebbe giocare un brutto scherzetto agli azzurri. Sarri non vuole cali di tensione e limiterà al minimo il turnover, eccezion fatta per quel Ghoulam a cui dovrà rinunciare per gran parte del campionato.
Il suo 4-3-3 vedrà Reina in porta, Maggio, Albiol, Koulibaly e Hysaj in difesa, Zielinski, Diawara e Hamsik a centrocampo, Callejon, Mertens e Insigne in attacco. Maran risponderà con un 4-3-1-2 con Sorrentino, Cacciatore, Dainelli, Gamberini, Gobbi, Castro, Radovanovic, Hetemaj, Birsa, Meggiorini e Inglese.
Partita ancor più scontata, almeno sulla carta, quella di Torino, dove la Juventus riceverà il Benevento fanalino di coda. Difficilissimo che la squadra di De Zerbi, ultima con 0 punti (record negativo della storia del campionato) possa creare qualche minimo problema alla Signora, Allegri però non si fida e pretende il massimo impegno sia fisico che mentale. “C’è da vincere, non da fare esperimenti, nel calcio ne ho viste tante e la gara va vinta – il suo monito in conferenza stampa. – Il Benevento non ci farà vincere facilmente, dovremo conquistare il successo sul campo. Loro sono ancora a zero e i numeri sono pericolosi. Chi andrà in campo dovrà fare bene, alcuni cambi ci saranno ma per la maggior parte giocheranno quelli di martedì”. Dunque niente turnover di massa, solo qualche sostituzione normale per chi ha una rosa ricca di nomi e alternative. Il 4-2-3-1 bianconero vedrà Szczesny in porta, Lichtsteiner, Rugani, Chiellini e Alex Sandro in difesa, Marchisio e Matuidi a centrocampo, Bernardeschi, Dybala e Douglas Costa alle spalle dell’unica punta Higuain. 3-4-2-1 per De Zerbi, che tenterà il miracolo (è proprio il caso di dirlo) con Brignoli, Venuti, Antei, Di Chiara, Lombardi, Viola, Chibsah, Lazaar, Cataldi, Memushaj e Coda.
Il match più interessante sembrerebbe essere quello di Firenze, dove la Viola di Pioli riceverà la lanciatissima Roma di Di Francesco, reduce dal 3-0 sul Chelsea e sempre più decisa a dire la sua anche in chiave scudetto. Sulla classifica dei giallorossi balla la gara in meno da recuperare con la Sampdoria, per il resto numeri importantissimi (miglior difesa del campionato con soli 5 gol subiti) e la sensazione di avere ancora grossi margini di miglioramento. “Più avanti faremo le valutazioni, ora è troppo presto per dire se siamo da titolo o no – ha glissato Di Francesco. – Dobbiamo recuperare il terreno perso, stiamo rincorrendo il desiderio di restare attaccati alle squadre davanti. Per farlo anche domani dobbiamo vincere, voglio una gara determinata come contro il Chelsea”. Al Franchi vedremo il solito 4-3-3 con Alisson in porta, Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov in difesa, Pellegrini, Gonalons e Nainggolan a centrocampo, El Shaarawy, Dzeko e Perotti in attacco. Modulo speculare per Pioli, che tenterà di tornare al successo con Sportiello tra i pali, Gaspar, Pezzella, Astori e Biraghi nel reparto arretrato, Benassi, Badelj e Veretout in mediana, Chiesa, Simeone e Gil Dias nel tridente offensivo.