Napoli e Juventus rispondono, eccome se rispondo. In attesa della supersfida di venerdì azzurri e bianconeri fanno il loro dovere e si riportano nelle rispettive posizioni, quasi a darsi un segnale reciproco in vista dello scontro diretto. Il prossimo turno, dunque, metterà di fronte le due contendenti principali allo scudetto, con l’Inter spettatrice interessata nel tentativo di fare lo sgarbo a entrambe. La squadra di Sarri potrà giocarsela da capolista, merito di una vittoria importante sul campo di un’Udinese rinvigorita dall’arrivo di Oddo, ma non abbastanza per fermare una squadra ormai grande sotto tutti i punti di vista.
Il Napoli infatti ha vinto da grande: poca brillantezza, gambe appesantite dalla Champions, e però massimo risultato col minimo sforzo. A decidere è stato un gol di Jorginho (33’, rigore sbagliato e poi ribadito in rete), poi poca roba, quantomeno rispetto al solito. Gli azzurri infatti hanno abituato tutti a vincere dando spettacolo, ora però hanno imparato a farlo pure quando non sono al meglio, proprio come si concerne a chi vuole vincere lo scudetto.
“È stata una partita sporca, negli anni passati saremmo andati in difficoltà – ha ammesso Sarri. – In questo siamo molto migliorati, abbiamo superato un limite che ci aveva frenato più volte. Ora ce la giocheremo con la Juve, daremo tutto ma guai a pensare che possa essere decisiva, alla fine del campionato mancano sette mesi…”.
Concetto condiviso anche dalle parti di Torino, dove nessuno vuole parlare di sfida scudetto. L’importanza del match però è nota a tutti, tanto più con una Juve attardata in classifica e costretta a vincere, o quantomeno a non perdere, per non ritrovarsi troppo lontana dalla vetta della classifica. Il successo sul Crotone permette quantomeno di lasciare invariate le distanze e di affrontare con maggior serenità la settimana che porterà la Signora al San Paolo: qualsiasi altro risultato, infatti, avrebbe creato enormi problemi alla banda Allegri.
“Si affronteranno due squadre in lotta per il titolo ma la stagione è ancora lunga – il commento del tecnico. – Finora noi abbiamo fatto ottime cose, loro addirittura straordinarie, però non sono i pochi punti che ci dividono a fare la differenza. Ciò che conterà davvero sarà a maggio, non ora, certo però non dobbiamo perdere terreno e restare il più possibile vicino alla vetta”.
Missione compiuta, almeno stando a ieri. Il 3-0 sul Crotone ha reso piacevole una serata cominciata con tanta pressione, ma anche con la consapevolezza di essere troppo più forti dell’avversario per non vincere. Il muro dei calabresi ha retto per poco più di un tempo, poi lo strapotere bianconero ha avuto la meglio e gli equilibri si sono spezzati definitivamente.
A sbloccare l’empasse ci ha pensato Mandzukic con un gran colpo di testa su assist di Barzagli (52’), poi, pochi minuti dopo, ecco il siluro di De Sciglio a firmare il 2-0 (60’). Il terzo gol lo ha segnato Benatia (71’) e il match è andato in archivio senza altri scossoni, in perfetta sintonia con quelle che erano le previsioni della vigilia. Venerdì al San Paolo la tensione sarà decisamente diversa, proprio come si concerne a una sfida scudetto. Perché anche se nessuno lo ammette la posta in palio è di quelle pesanti, in grado, forse, di determinare molto più dei semplici 3 punti.