Scudetto e Champions passano da qui. Si dice che tutte le partite valgano 3 punti, poi però arriva Juventus-Milan e ci si rende conto che non è proprio così.
Il posticipo della 30°giornata (ore 20.45) avrà addosso gli occhi di tutt’Italia e non solo perché bianconeri e rossoneri rappresentano una buona fetta dello Stivale. Ciò che uscirà dalla ruota di Torino avrà riflessi sia sulla lotta scudetto che su quella per l’Europa, ecco perché immaginiamo gli allenatori di mezzo campionato sul divano a tifare in base ai propri interessi di classifica. Chi si gioca di più, ovviamente, sono Allegri e Gattuso, che vivranno il terzo atto di una carriera che li ha sempre visti insieme. Prima come compagni di squadra (Perugia 95/96), poi come allenatore e giocatore (Milan 2010-2012), infine come avversari sulle rispettive panchine.
“Ai tempi gli dissi di smettere ed entrare nel mio staff, lui si imbufalì ma dopo 3 mesi smise comunque – il ricordo dello juventino. – Ora non posso che fargli i complimenti per ciò che sta facendo, sia a livello di gioco che di risultati”. “Col senno di poi posso solo ringraziarlo, aveva ragione lui e infatti gli ho chiesto scusa – ha replicato il milanista. – E’ diventato un grandissimo allenatore, gli invidio tante cose tra cui la bravura nell’alternare tanti modi di giocare”. Una sfida tra “amici” insomma, in campo però non ci sarà spazio per convenevoli di nessun tipo. Si gioca tanto Allegri, costretto a vincere per non rischiare un controsorpasso da parte del Napoli, peraltro con il Real Madrid alle porte, stesso discorso per Gattuso, le cui velleità di rimonta dipendono sostanzialmente dai prossimi 4 giorni, in cui se la dovrà vedere con Juventus e Inter.
In condizioni normali si penserebbe a un turnover ragionato, qui però i 3 punti pesano troppo e allora sia i bianconeri che i rossoneri schiereranno le migliori formazioni possibili, al netto di infortuni e squalifiche. Allegri, costretto a rinunciare a Mandzukic (contusione dell’ultimo minuto) si affiderà al 4-3-3 con Buffon in porta, Lichtsteiner, Benatia, Chiellini e Asamoah in difesa, Khedira, Pjanic e Matuidi a centrocampo, Dybala, Higuain e Douglas Costa in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Gattuso, che risponderà con Donnarumma tra i pali, Calabria, Bonucci, Romagnoli e Rodriguez nel reparto arretrato, Kessié, Biglia e Bonaventura in mediana, Suso, André Silva (favorito su Cutrone) e Calhanoglu nel tridente offensivo.
Spettatore interessatissimo, tra gli altri, il Napoli di Sarri, che poche ore prima (18) dovrà però fare il suo dovere contro il Sassuolo, pena rischiare di crogiolarsi in rimpianti davvero grossi. La sosta ci aveva consegnato gli azzurri a meno 2 dalla Juve e di nuovo in corsa scudetto, nonostante un calo di rendimento tutt’altro che insignificante. Chissà se i 15 giorni di stop (più mentale che fisico, visto il numero dei Nazionali coinvolti) avranno ridato linfa agli uomini di Sarri, attesi da un campo come il Mapei Stadium che ha spesso regalato più dolori che gioie. Questa volta non dovrà essere così, tanto più che il tecnico azzurro ha recuperato tutti gli effettivi, compresi gli acciaccati Hysaj e Hamsik. Il primo sarà regolarmente in campo assieme ad Albiol, Koulibaly e Mario Rui (Reina in porta), il secondo potrebbe partire dalla panchina in virtù di Zielinski, che andrebbe così a comporre il centrocampo assieme ad Allan e Jorginho. Nessun dubbio, ovviamente, sui tre dell’attacco, che saranno Callejon, Mertens e Insigne. 4-3-3 anche per Iachini, che risponderà con Consigli tra i pali, Lirola, Goldaniga, Acerbi e Peluso in difesa, Missiroli, Sensi e Duncan in mediana, Berardi, Babacar e Politano nel tridente offensivo.