Il mercato s’infiamma. A una settimana dalla fine degli Europei, ma soprattutto a meno di un mese dall’inizio del campionato, ecco che le big italiane accelerano per attrezzarsi in vista di una stagione più ricca che mai, quantomeno dal punto di vista degli impegni. L’Inter di Inzaghi, unica assieme all’Atalanta a non aver cambiato allenatore, resta il punto di riferimento, per il resto sono in tanti a sperare di ridurre il gap proprio con le operazioni estive, le uniche in grado di far sognare la gente come e più di un gol.
C’è anche il Milan: Morata è ufficiale, ora assalto a Fullkrug, Samardzic e Pavlovic
Dopo tante parole, in casa Milan è arrivato anche il primo fatto: Alvaro Morata è ufficialmente un giocatore rossonero. Lo spagnolo, acquistato per 13 milioni dall’Atletico Madrid, vestirà la maglia numero 7 gentilmente cedutagli da Adli, il che conferma la ricerca di un altro attaccante, evidentemente destinato a prendere la prestigiosa 9. Gli indizi portano a Fullkrug del Borussia Dortmund, in uscita dopo l’arrivo di Guirassy dallo Stoccarda, con cui peraltro ci sono già stati sondaggi piuttosto produttivi. L’accordo con i gialloneri, invece, ancora non c’è, ma potrebbe trovarsi attorno ai 15 milioni, gli stessi offerti al Monaco per Fofana (bonus compresi, ma dal Principato ne chiedono almeno 18), al Salisburgo per Pavlovic (qui ne ballano “solo” 6, chiusura sempre più vicina) e all’Udinese per Samardzic. La grande novità della settimana rossonera riguarda proprio il bosniaco, entrato nel mirino di Furlani, evidentemente a caccia di una mezzala/trequartista di qualità, in grado di fare il titolare o dare il cambio a Loftus-Cheek. Da Via Aldo Rossi preferiscono non sbilanciarsi, anche perché il padre-agente non è proprio un tipo facile (ricordate la trattativa sfumata con l’Inter di un anno fa?), ma il giocatore piace, eccome se piace, sia per questioni tecniche che economiche. A dare una mano potrebbero arrivare le cessioni di Brescianini (Atalanta via Frosinone, il Milan incasserebbe il 50%), Saelemaekers, Origi (contatti con il Fenerbahce), Simic (accordo con l’Anderlecht per 3 milioni, più il 20% sulla futura rivendita), Colombo e Vasquez (Empoli per entrambi).
Giuntoli rifà la Juve: Thiago Motta vuole (almeno) altri tre acquisti, si stringe per Todibo
L’altro avvenimento degno di nota della settimana calcistica riguarda Thiago Motta, protagonista della prima conferenza stampa in maglia juventina. Il popolo bianconero ha così avuto la conferma della rivoluzione in atto, peraltro ancora lontana dal compimento: il tecnico non si accontenterà dei quattro acquisti già fatti (Douglas Luiz, Khephren Thuram, Di Gregorio e Cabal), ma ne vuole almeno altri tre, uno per reparto. Giuntoli ha tutta l’intenzione di accontentarlo, prima però dovrà fare cassa con diversi elementi, tanto più che i desideri di Thiago necessitano esborsi notevoli. Il primo della lista è sempre Koopmeiners, per cui l’Atalanta non scende da quota 60 milioni: troppi per la Signora, disposta ad arrivare a 40-45, ma l’impressione è che l’affare potrà entrare nel vivo solo tra qualche settimana. La priorità, al momento, è districare la matassa sugli esterni, visto che Chiesa e Soulé (ne parliamo tra poco) sono in uscita. Giuntoli ha aggiunto il nome di Galeno, brasiliano del Porto, alla lista già comprensiva di Adeyemi (Borussia Dortmund) e Sancho(Manchester United), ma nessuno dei tre può liberarsi a prezzi di saldo. Discorso diverso per Todibo, su cui la Juve ha stretto la morsa: con il giocatore è già stato raggiunto un accordo per 2,5 milioni a stagione, mentre con il Nizza è in programma un incontro a breve (già lunedì?), nel tentativo di limare le richieste dei francesi, già capaci di rifiutare un’offerta di 35 dal West Ham.
Inter in attesa: serve un difensore (spunta Renan dello Zenit), poi l’assalto a Gudmundsson
Mercato meno scoppiettante in casa Inter, dove del resto è stato già quasi tutto fatto. Marotta, dopo aver acquistato i parametri zero Zielinski e Taremi, punta ora a un difensore sinistro in grado di coprire più ruoli. Il profilo, a dire il vero, sarebbe già stato individuato in Hermoso, svincolatosi a giugno dall’Atletico Madrid, qui però è arrivato il veto di Oaktree, per nulla entusiasta di tesserare un 29enne con costi importanti (anche di commissioni). Il presidente nerazzurro ha così abbozzato e con lui anche Inzaghi, altro estimatore dello spagnolo: la caccia si è spostata su Renan dello Zenit (in prestito all’Internacional di Porto Alegre) e Kiwior dell’Arsenal, ma solo se i Gunners accetteranno di aprire al prestito con diritto di riscatto. La sensazione, comunque, è che l’Inter non abbia fretta, concentrata com’è anche sul fronte cessioni. Solo la partenza degli esuberi, infatti, permetterebbe a Marotta di acquistare ancora: nel mirino c’è sempre Gudmundsson, il cui arrivo è però legato alla vendita di Arnautovic e Correa, entrambi ai margini del progetto tecnico. Il problema è che l’austriaco e l’argentino non hanno nessuna intenzione di lasciare Milano, salvo proposte interessanti di cui però, al momento, non c’è traccia. I nerazzurri, comunque, non molleranno il colpo fino agli ultimi giorni di mercato, consapevoli che le operazioni migliori, spesso e volentieri, si fanno proprio a ridosso del gong.
Napoli, le cessioni (non solo Osimhen) per finanziare altri acquisti
Cessioni decisive anche in casa Napoli, dove si attendono flussi di cassa per sferrare altri acquisti. Conte, dopo aver sistemato la difesa con Rafa Marin e Buongiorno, vorrebbe anche Hermoso, ritenuto perfetto per completare un reparto a tre nuovo di zecca. Lo spagnolo, sfumata l’ipotesi Inter, ascolta interessato, ma al momento non intende abbassare la richiesta di un triennale da 5 milioni a stagione: troppi per De Laurentiis, deciso a non andare oltre i 4 comprensivi di bonus. Il nodo, come detto in precedenza, è sfoltire la rosa e il discorso va ben oltre Osimhen, la cui cessione resta però la priorità assoluta. Victor, attualmente in trattativa con il Psg, garantirebbe un maxi-introito da reinvestire sul mercato a cominciare da Lukaku, in attesa del via libera per tornare agli ordini di Conte (accordo già raggiunto sulla base di un triennale da 6 milioni a stagione). Ma la lista degli esuberi è lunga e comprende anche Ostigard (si tratta con il Rennes), Gaetano (piace a Cagliari e Parma), Natan (mancano offerte) e Lindstrom (trattativa avviata con l’Everton per un prestito con diritto di riscatto fissato a 25 milioni), tutti bocciati da Antonio Conte.
La Roma fa sul serio per Soulé, la Lazio punta Laurienté del Sassuolo
Prosegue a rilento il mercato della Roma, che ha però identificato Soulé come obiettivo principale. De Rossi ha in mente una coppia tutta argentina con Dybala e Ghisolfi ha deciso di assecondarlo, spingendosi fino a 25 milioni. Pochi per la Juve, decisa a chiederne almeno 10 in più per la sua stellina, forte anche di un’offerta del Leicester decisamente più alta. Qui però sarà decisiva la volontà del ragazzo, molto stuzzicato dall’idea di raggiungere Dybala e Paredes, oltre che di restare in Serie A. L’altra priorità è l’acquisto di un centravanti, visto che Abraham non rientra più nei piani del club. La lotta, al momento, è tra il marocchino En-Nesyri del Siviglia e Omorodion dell’Atletico Madrid (l’anno scorso in prestito all’Alaves), entrambi graditi a De Rossi. Sul fronte uscite vanno segnalate le trattative con il Trabzonspor per Karsdorp e con l’Al-Itthiad per Oliveras, mentre resta calda la pista Dahl (Djugarden) e il possibile scambio Kayode-Bove con la Fiorentina. In casa Lazio, invece, dopo aver accolto Castrovilli (operazione criticatissima dal popolo biancoceleste che sperava in Greenwood, finito invece al Marsiglia), si cerca un altro esterno offensivo. Lotito, che in questi giorni ha festeggiato i 20 anni alla guida del club, lo ha identificato in Laurienté, con cui c’è già un principio di accordo. Quello col Sassuolo, invece, resta ancora da trovare, ma la sensazione è che l’affare, questa volta, possa andare in porto senza ulteriori sorprese.