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Juve, maglia nera in Borsa: ecco le sue tre spine

Ha speso 150 milioni per la campagna acquisti ma i nuovi stanno in panchina; Sarri ha la polmonite e il nuo modulo stenta ad affermarsi; Paratici non riesce a vendere gli esuberi e questo crea forte incertezza

Juve, maglia nera in Borsa: ecco le sue tre spine

Mentre Piazza Affari realizza la miglior performance d’Europa, doppiando le altre Borse continentali, la Juventus soffre e cede il 3,9% a 1,521 euro piazzandosi in fondo al listino principale. 

Nonostante il debutto positivo in campionato – i bianconeri hanno vinto 1 a 0 fuori casa  sul Parma – la prestazione della squadra non pare aver convinto tifosi e investitori, che al contrario sembrano aver trovato conferma dei numerosi dubbi che stanno emergendo nelle ultime settimane sulla stagione di calciomercato che si concluderà il 2 settembre e sul volto che potrebbe avere da lunedì prossimo la nuova Juventus.

La società ha speso 150 milioni di euro per rinforzarsi in ogni settore del campo, quasi la metà (72) per un fuoriclasse del calibro di De Ligt che però ha non trovato spazio nella prima partita di campionato, accomodandosi in panchina insieme a tutti gli altri nuovi arrivati, da Danilo a Demiral e a Rabiot (impiegato solo per pochi minuti nel finale. Difficile non osservare come nel corso dei 90 minuti giocati al Tardini si sia verificato un piccolo paradosso: chi è stato acquistato, e anche a caro prezzo, per giocare si è ritrovato tra le riserve, mentre alcuni dei giocatori che avrebbero dovuto essere ceduti sono partiti titolari con un ruolo da protagonista.

Insomma: o si è speso troppo e male o il modulo Sarri, sfortunamente fermato da una brutta polmonite, incontra più difficoiltà del previsto a fare breccia nella Juve.

Un’altra spina nel fianco della Juve riguarda proprio le partenze. O meglio le non partenze. Gli esuberi sono decisamente troppi, almeno 7. Manca ancora qualche giorno e l’ultima parola non è ancora detta, ma fino ad oggi i bianconeri non sono riusciti a vendere nessuno dei giocatori dati in uscita a giugno. Da Perin a Rugani, passando per Emre Can, Matuidi, Mandzukic, Bentancur e Higuain. Per non parlare di Dybala, il cui futuro rimane ancora un’incognita anche se la sua permanenza sotto la Mole appare di giorno in giorno più probabile. 

Terzo problema, collegato direttamente al secondo, è la Champions League. Allo stato attuale sarebbero almeno cinque i giocatori esclusi dalla lista da consegnare alla Uefa: Marko Pjaca, Mattia Perin, Daniele Rugani, Mario Mandzukic e Blaise Matuidi. Un elenco che potrebbe creare non pochi grattacapi a Maurizio Sarri che ad oggi non sa ancora chi far giocare e dove. 

Insomma rispetto all’anno scorso, quando l’arrivo di Cristiano Ronaldo aveva fatto sognare tutti, compresi gli investitori di Piazza Affari, quest’anno le mosse della Juve non hanno (per ora) convinto e in Borsa cominciano a vedersi le prime ripercussioni. 

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