Un sabato che vale un pezzo di scudetto. Il campionato ricomincia e lo fa subito con il botto, anzi con i botti: Juventus-Lazio (ore 18) e Roma-Napoli (20.45) sono senza dubbio alcuni dei piatti più pregiati a disposizione. Per la prima volta dopo tanto tempo la Signora scenderà in campo non da capolista bensì da inseguitrice e di fronte si troverà una Lazio agguerrita come non mai, decisa a farle un altro sgambetto dopo quello nella Supercoppa di Agosto. “Dovremo stare attenti a non concedere campo e ripartenze, loro sono ben allenati e riescono sempre ad adattarsi a ogni avversario – l’analisi di Allegri. – Sarà una partita difficile ma in generale è arrivato il momento di fare il salto di qualità, dobbiamo annullare quei momenti in cui abbassiamo la tensione che ci sono stati sin qui”. Tanta carica in casa Juve, altrettanta in casa Lazio.
I biancocelesti, nonostante un’estate difficile, occupano il quarto posto in classifica e vogliono confermarsi su un campo sin qui molto avaro di soddisfazioni. “I bianconeri sono di un altro livello ma abbiamo già dimostrato che, se giochiamo al massimo, possiamo metterli in difficoltà – l’arringa di Inzaghi. – Dovremo fare la partita perfetta e sperare che loro non siano al top, serviranno furore agonistico e massima concentrazione”. I punti in palio sono pesanti, dunque non ci sarà spazio per nessun pensiero europeo (mercoledì a Torino arriva lo Sporting Lisbona, giovedì la Lazio farà visita al Nizza) ma solo per il match odierno.
Allegri schiererà il 4-2-3-1 tipo con Buffon in porta, Lichtsteiner, Rugani, Chiellini e Alex Sandro in difesa, Khedira e Matuidi a centrocampo, Bernardeschi, Dybala e Douglas Costa (in vantaggio su Mandzukic) alle spalle di Higuain, descritto in grande forma dagli “spifferi” di Vinovo. Inzaghi, considerato il favorito alla successione di Allegri quando sarà il momento, risponderà con un 3-5-1-1 con Strakosha tra i pali, Bastos, De Vrij e Radu nel reparto arretrato, Marusic, Parolo, Lucas Leiva, Milinkovic-Savic e Lulic in mediana, Luis Alberto a supporto di Immobile.
Subito dopo il big match di Torino, ecco quello di Roma tra i giallorossi di Di Francesco e il Napoli di Sarri. Primo esame da capolista per gli azzurri, costretti a difendere la posizione in una delle trasferte più complicate della Serie A. Anche per i padroni di casa però la posta in palio è molto alta: una vittoria infatti, anche alla luce della partita da recuperare con la Sampdoria, li proietterebbe di diritto tra le aspiranti allo scudetto. “Chi vince proseguirà con maggior convinzione la corsa con la Juve – ha confermato Di Francesco. – Il Napoli è un’ottima squadra e mi aspetto una partita bella e combattuta, nella quale avrà la meglio chi saprà gestire la fase difensiva”. A guardare i numeri però verrebbe da focalizzarsi soprattutto sugli attacchi, in particolare quello azzurro che con i 25 gol segnati è il migliore del campionato.
Più attardata la Roma (14 ma con una gara in meno), a dimostrazione di un lavoro che Di Francesco ha impostato in modo differente rispetto a Spalletti. All’Olimpico vedremo due interpretazioni diverse del 4-3-3, eppure figlie della stessa ricerca dell’estetico che tanto piace ai due allenatori. Quello giallorosso, privo di Schick, Defrel, Strootman ed El Shaarawy, vedrà Alisson in porta, Bruno Peres, Manolas, Fazio e Kolarov in difesa, Pellegrini, De Rossi e Nainggolan a centrocampo, Florenzi, Dzeko e Perotti in attacco. Quello di Sarri invece sarà il migliore possibile, in barba alla difficilissima trasferta col Manchester City di martedì (anche la Roma però mercoledì avrà il Chelsea), con Reina tra i pali, Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam nel reparto arretrato, Allan, Jorginho e Hamsik in mediana, Callejon, Mertens e Insigne nel tridente offensivo. E’ ancora presto per sbilanciarsi sul “film” scudetto, ma certo dopo stasera ne sapremo molto di più.