“La classifica non conta”. Il concetto, lanciato da Massimiliano Allegri e sottoscritto da Roberto Mancini, presenta come meglio non si potrebbe il match tra Juventus e Inter (ore 20.45). Il Derby d’Italia numero 228 (il 193° in campionato) va ben oltre le strette logiche tecnico-tattiche, che vedrebbero i bianconeri come grandi favoriti. Certo, i 10 punti di differenza tra le due squadre ci sono tutti e non possono certo passare inosservati, ma il calcio insegna che, in partite come queste, entrano in gioco anche altri fattori. “Con l’Inter è sempre una gara a sé, la classifica non conta – ha confermato Allegri in conferenza stampa. – Sarà una sfida difficile, loro sono molto fisici e anche se hanno attraversato un momento di calo non hanno certo perso le qualità d’inizio stagione. Noi vogliamo tornare a vincere, i 3 punti sarebbero importantissimi nella corsa al titolo”.
“La Juve è la squadra più forte d’Italia ma noi non siamo poi così distanti – il pensiero di Mancini. – Per noi sarà difficile ma il discorso vale anche per loro, andiamo a Torino per fare un risultato positivo. E’ una partita importante ma non decisiva, alla fine del campionato mancano ancora troppe giornate”. Sulla carta, come detto in precedenza, sono i bianconeri a partire favoriti. Il pareggio contro il Bayern ha dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, tutta la forza tecnica e mentale di questa squadra, decisa ora a rituffarsi sul campionato dopo il piccolo stop (comunque ininfluente) di Bologna. L’Inter invece, nonostante la vittoria sulla Sampdoria, arriva allo Stadium ancora convalescente ma con l’assoluta necessità di fare punti: i successi di Roma e Milan non consentono passi falsi. Scenario opposto rispetto alla partita d’andata, quando i nerazzurri comandavano la classifica e i bianconeri sembravano persi nei loro problemi. Ecco, a guardar bene quello 0-0 fu il primo passo per la rinascita juventina, come ricordato più volte da Buffon o dallo stesso Allegri.
“Allora eravamo in difficoltà e loro viaggiavano a mille – ha spiegato il tecnico. – Quella sera dimostrammo di avere le qualità giuste per tornare in alto”. “Fu una bella partita, molto equilibrata – il commento di Mancini. – Purtroppo poi abbiamo perso punti dove non pensavamo di perderli ma siamo ancora in corsa per il nostro obiettivo. Se giocheremo da squadra potremo fare risultato”. I due allenatori manderanno in campo le migliori formazioni possibili, ovviamente al netto di infortuni e squalifiche. Allegri sostituirà l’infortunato Marchisio con Hernanes, per il resto tornerà al 3-5-2 con Buffon in porta, Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa, Lichtsteiner, Khedira, Pogba e Alex Sandro a centrocampo, Mandzukic e Dybala in attacco. Mancini non potrà contare sullo squalificato Brozovic ma avrà Kondogbia, di nuovo a disposizione dopo lo sconto del giudice sportivo. La sensazione è che il tecnico voglia giocare a specchio con la Juve, ecco perché allo Stadium potrebbe vedersi un inedito 3-5-2 con Handanovic in porta, Murillo, Miranda e Juan Jesus in difesa, D’Ambrosio, Felipe Melo, Medel, Kondogbia e Telles a centrocampo, Icardi e Palacio (favorito su Eder) in attacco.
Questa sera andrà in scena il primo atto di un Derby d’Italia infinito: Juventus e Inter, infatti, si rivedranno anche mercoledì prossimo (a San Siro) per la semifinale di ritorno di Coppa Italia. Una sfida già ampiamente indirizzata dopo il 3-0 bianconero dell’andata, tutto il contrario di questa, in bilico e aperta a qualsiasi scenario.