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Juve-Inter, Coppa Italia: la storica rivalità infiamma la finale e nessuno vuole restare a zero titoli

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Per salvare la stagione, o per tentare di renderla memorabile. Juventus-Inter non è mai una partita come tutte le altre e questa non può certo fare eccezione, non con una Coppa Italia in palio sul palcoscenico dell’Olimpico di Roma. Le due squadre, inoltre, ci arrivano in un momento particolare e il discorso vale per entrambe: i nerazzurri, pur essendo ancora in corsa per lo Scudetto, rischiano di restare a bocca asciutta, eventualità che per i bianconeri, invece, sarebbe una certezza in caso di sconfitta.

Juventus-Inter: ore 21, Canale 5

Più che la voglia di vincere, insomma, sembra essere la paura di perdere ad alimentare Inzaghi e Allegri, consapevoli che su determinate panchine contano soprattutto i risultati di fine stagione, conditio sine qua non per proseguire il rapporto con fiducia e serenità, indipendentemente dai contratti in essere.

Qui Juve

In casa Juventus c’è la volontà di chiudere al meglio una stagione tutt’altro che esaltante, salvata dalla qualificazione in Champions, d’accordo, ma solo a livello economico. Dal punto di vista sportivo, infatti, i bianconeri non sono riusciti né a competere per lo Scudetto né ad andare avanti in Europa, inoltre hanno perso pure la Supercoppa Italiana proprio contro l’Inter. Lo spettro degli “zero titoli” aleggia minaccioso sulla Continassa, luogo dove da 10 anni a questa parte si è sempre vinto qualcosa, regno di Pirlo incluso. Allegri non vuole certo essere il primo allenatore della decade a non portare nulla in bacheca, tanto più in una stagione in cui ha ricevuto molte critiche per il gioco espresso, anche dall’interno. Critica e tifosi potrebbero ammorbidirsi in caso di vittoria, viceversa invece si scatenerebbe un putiferio e Max, da tecnico navigato qual è, lo sa benissimo.

Allegri: “La Coppa Italia non è la ciliegina, ma la torta”

“Sarà una bellissima serata con due squadre fortissime, abbiamo fatto buone partite contro l’Inter quest’anno, ci vorranno pazienza e lucidità – il pensiero di Allegri – Poi il calcio è strano e dopo due minuti cambia tutto il piano partita, l’importante è essere sereni. In passato la Coppa Italia era la ciliegina, adesso è la torta, ma tanto sappiamo già come sono le valutazioni: se vinciamo, per qualcuno conterà poco, invece se perdiamo sarà un disastro…”.

Qui Inter

Anche sul fronte nerazzurro c’è molta tensione, ma qui i motivi vanno ricercati anzitutto sul campionato e su uno Scudetto che si è maledettamente complicato. Certo, l’Inter ha ancora la possibilità di vincerlo e di aggiungerci pure la Coppa Italia per il tanto agognato “tripletino” (a completare il tutto c’è la Supercoppa), ma anche di farselo scucire dal Milan: ecco perché la Coppa Italia, pur non essendo l’obiettivo principale, va vinta a tutti i costi, altrimenti il rischio di restare con un pugno di mosche in mano sarebbe concreto.

Inzaghi: “Se penso a come eravamo partiti…abbiamo fatto un grandissimo lavoro”

“È una finale e le finali vanno giocate con corsa, aggressività e determinazione – ha sottolineato Inzaghi – La Juve è un avversario molto forte, di qualità, dovremo dare il 120% per alzare il secondo trofeo della stagione. In campo ci sarà tantissima qualità, i dettagli faranno la differenza nella partita. Siamo consapevoli di quanto sia importante questa settimana, assieme allo staff sappiamo quello che abbiamo fatto fin qui, sapevamo da dove siamo partiti e cosa trovavamo. Ripensando all’8 luglio, alla presentazione, credo che non sia stato fatto un grande lavoro, ma un grandissimo lavoro. Ci stiamo giocando ancora tutto e siamo a maggio, però le aspettative sono cresciute. Ora dobbiamo lasciare da parte il campionato, anche se non è facile, poi, dopo la finale, ci penseremo”.

Juventus-Inter, le formazioni

Ora però la parola passa al campo, dunque alle formazioni che Allegri e Inzaghi decideranno di schierare.

Dybala titolare

In questo è il tecnico bianconero ad avere più dubbi, sia dal punto di vista tattico che di uomini, rispetto al nerazzurro, sempre fedele al solito 11. La Juventus dovrebbe optare per un 4-2-3-1 con Perin in porta (il portiere della Coppa Italia è lui), Danilo, De Ligt, Chiellini e Alex Sandro in difesa, Zakaria e Rabiot a centrocampo, Cuadrado, Dybala e Bernardeschi sulla trequarti, Vlahovic in attacco.

Inzaghi recupera Bastoni

Nessun dubbio invece per Inzaghi, tanto più che ritrova anche Bastoni, di nuovo abile e arruolato dopo l’infortunio dell’ultimo periodo. Il 3-5-2 nerazzurro vedrà Handanovic tra i pali, Skriniar, De Vrij e, appunto, Bastoni nel reparto arretrato, Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu e Perisic in mediana, Lautaro e Dzeko in attacco. Arbitro della finalissima, in un Olimpico tutto esaurito (ma quasi certamente senza Sergio Mattarella, orientato a declinare l’invito vista la delicata situazione internazionale), sarà Paolo Valeri: visti i precedenti tra Juventus e Inter, anche piuttosto recenti, sarà un bel banco di prova anche per lui.  

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