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Juve-Inter, Coppa Italia ad alta tensione: Allegri punta alla finale, Inzaghi rischia la panchina

In attesa di conoscere il futuro delle penalizzazioni in campionato, la Juve – che ritrova Di Maria e Vlahovic – punta forte sulla Coppa d’Italia ma prima deve vincere la semifinale con i nerazzurri – L’Inter invece deve provare a riscattarsi e ad allontanare l’incubo di un cambio di panchina: circola il nome di Chivu al posto di Simone Inzaghi

Juve-Inter, Coppa Italia ad alta tensione: Allegri punta alla finale, Inzaghi rischia la panchina

Una sfida ad altissima tensione. Juventus-Inter lo è per antonomasia, ma questa volta il livello, se possibile, è ancora più elevato del solito, vuoi per la posta in palio, vuoi per il momento storico delle due squadre. I bianconeri non sanno ancora cosa succederà con la giustizia sportiva, dunque non possono certo permettersi di snobbare la Coppa Italia, i nerazzurri invece sono alle prese con una crisi pesantissima e devono necessariamente dare un segnale di risveglio. Il Derby d’Italia numero 248 della storia (il 35esimo in Coppa) assume così una valenza che va ben oltre la semifinale d’andata, con il paradosso che un risultato negativo peserebbe molto più di uno positivo.

Juventus – Inter (ore 21, Canale 5)

È inutile dire che la Juventus parte favorita, perché il suo stato di forma è esattamente l’opposto di quello dell’Inter, alle prese con una crisi senza precedenti. Da una parte una squadra in netta crescita, capace di tornare in corsa per la Champions nonostante 15 punti di penalizzazione, dall’altra una reduce da quattro sconfitte nelle ultime sei partite, con la miseria di appena 3 gol segnati. I due precedenti stagionali, inoltre, hanno visto due successi della Signora, l’ultimo un paio di settimane fa (con polemiche arbitrali annesse). Va anche detto però che la Coppa è un’altra cosa, specialmente nella gara d’andata, bloccata per antonomasia: lecito attendersi una sfida equilibrata, nella quale gli episodi potrebbero fare la differenza. 

Allegri: “Inter pericolosa, dobbiamo fare attenzione”

“È una competizione diversa, è una semifinale ed è sempre Juve-Inter – ha avvertito Allegri -. Dobbiamo creare i presupposti per passare il turno, in questi momenti bisogna drizzare le antenne perché troppi elogi possono far perdere la dimensione e la realtà. Dobbiamo giocare una partita contro una squadra forte che viene da alcune sconfitte, ecco perché bisognerà stare più attenti. Siamo abituati a giocare spesso, ora c’è l’Inter, poi la Lazio, sarà importante focalizzarsi sulla singola sfida. Giocare ogni tre giorni significa essere dentro gli obiettivi, abbiamo il campionato, la semifinale di Coppa Italia e siamo ai quarti di Europa League, dobbiamo essere bravi a riempire anche le settimane di maggio”.

Inzaghi in silenzio, ma nell’ambiente circola la soluzione Chivu

Nessuna dichiarazione invece da casa Inter e questo, visto il momento, era anche prevedibile. Inzaghi (o la società) ha preferito restare in silenzio e compattarsi per il trittico di gare in arrivo, decisivo per il proseguo della stagione. Juventus, Salernitana e Benfica potrebbero ridare slancio a Inzaghi, oppure affossarlo del tutto: ipotesi, quest’ultima, tutt’altro che assurda, tanto che nell’ambiente comincia a circolare il nome di Chivu, attuale tecnico della Primavera, come traghettatore da qui a fine stagione.

L’anno prossimo, poi, si ripartirebbe con un nuovo allenatore (Conte, De Zerbi e Thiago Motta le ipotesi più accreditate) e questo, a meno di clamorosi colpi di scena (tipo la vittoria della Champions League), accadrà a prescindere, ma i vertici di Viale Liberazione non sono più sicuri di voler aspettare fino a giugno e meditano sul da farsi. Nel frattempo anche i tifosi si sono stufati e ci tengono a farlo sapere: “La pazienza è finita, se non si raggiungeranno i risultati minimi riterremotutti responsabili e li tratteremo come meritano” ha fatto sapere la Curva Nord in un comunicato di fuoco.

Juventus – Inter, le formazioni: Allegri ritrova Vlahovic e Di Maria, Inzaghi lancia Bellanova e Asllani

Clima incandescente insomma, che rende questo match ancora più interessante. La Juventus, dopo il turnover contro il Verona, ritrova la formazione titolare, eccezion fatta per Perin, portiere designato di Coppa Italia, in campo anche questa sera nel Derby d’Italia. Allegri poi ritrova anche Chiesa, ma solo per la panchina: il ginocchio è clinicamente a posto, lui però continua a sentire dolore, il che impedisce il rilancio definitivo. Il 3-5-2 bianconero vedrà così Perin in porta, Gatti, Bremer e Danilo in difesa, Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot e Kostic a centrocampo, Di Maria e Vlahovic in attacco.

Stesso sistema di gioco anche per l’Inter, ancora alle prese con le assenze di Skriniar e Calhanoglu: Inzaghi sa che, da adesso in poi, il margine d’errore è sostanzialmente azzerato, dunque potrebbe rivedere alcune gerarchie in virtù dello stato di forma. Tra i pali dovrebbe toccare ad Handanovic, sin qui sempre presente in Coppa Italia, con Darmian, Acerbi e Bastoni nel reparto arretrato, Bellanova, Barella, Asllani, Mkhitaryan e Dimarco in mediana, Dzeko (favorito su Lukaku) e Lautaro coppia offensiva.

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