Obiettivo scalata. Juventus e Lazio danno il via alla 24esima giornata (l’anticipo di ieri tra Torino e Sassuolo è stato rinviato al 17 marzo) con la consapevolezza di dover vincere per forza, altrimenti la risalita in classifica verso i rispettivi obiettivi potrebbe complicarsi parecchio. Le trasferte di Verona (ore 20.45) e Bologna (18), però, non vanno prese sottogamba, sia per il valore degli avversari che per il fattore stanchezza, inevitabile per chi partecipa alle coppe.
Nel caso della Juve poi c’è un ulteriore problema, ovvero le assenze: Cuadrado, Arthur, Bonucci, Chiellini, Dybala, Morata e lo squalificato Danilo non sono nemmeno partiti per Verona, col risultato che Pirlo, proprio come contro il Crotone, dovrà ricorrere alla Primavera per rimpolpare un po’ i ranghi. Ma se contro i calabresi la missione era comunque agevole, in casa dell’Hellas le cose si complicano, tanto più che Juric ama mettere in difficoltà le grandi pressando e correndo dall’inizio alla fine.
“Sarà una partita molto difficile e fisica, dovremo stare attenti alla loro corsa e alle trame di gioco – ha confermato Pirlo – Ci aspetterà insomma una gara tosta, non dovremo farci sorprendere dalla loro fisicità sapendo che loro giocano un calcio particolare, stile Atalanta”.
Le assenze preoccupano, anche perché, Danilo a parte, si tratta di degenze più o meno lunghe, in alcuni casi non quantificabili, che dunque si protrarranno anche martedì contro lo Spezia. In particolare Morata e Dybala, il primo alle prese con l’insidioso Citomegalovirus (non pericoloso, però può durare diverse settimane come la mononucleosi), il secondo con un dolore al ginocchio che non accenna a diminuire. La Joya è volata perfino a Barcellona per un consulto col professor Cugat (soprannominato il “Messi delle ginocchia”), dal quale è emerso che non dovrà operarsi, ma seguire terapie conservative dai tempi incerti. Sta di fatto che l’attacco bianconero, da diverse partite e chissà ancora per quante, è ridotto al solo Ronaldo, con Kulusevski riadattato per sopperire all’emergenza.
“Per Alvaro aspettiamo qualche giorno, adesso deve stare a riposo fino a domenica, per Paulo stiamo valutando la soluzione migliore per riaverlo a disposizione – ha sospirato Pirlo – Faremo di necessità virtù, ma ovviamente non molleremo: abbiamo il dovere di puntare allo scudetto, è un obiettivo alla nostra portata”.
Parte della rimonta passa dunque dal Bentegodi, che la Juve cercherà di espugnare affidandosi a un 3-5-2 con Szczesny in porta, Demiral, De Ligt e Alex Sandro in difesa, Chiesa, Bentancur, Rabiot, McKennie e Bernardeschi a centrocampo, Kulusevski e Ronaldo in attacco. Classico 3-4-2-1 anche per Juric, che risponderà con Silvestri tra i pali, Magnani, Gunter e Lovato nel reparto arretrato, Faraoni, Tameze, Veloso e Dimarco in mediana, Barak e Zaccagni alle spalle dell’unica punta Lasagna.
Trasferta insidiosa anche per la Lazio, attesa dal Bologna dell’ex Mihajlovic. Qui i dubbi sono relativi soprattutto al post Champions, sia a livello fisico che mentale, vista la batosta rimediata contro il Bayern Monaco. I 4 gol subiti in poco più di un tempo potrebbero aver minato le certezze di Inzaghi, ma anche scalfito il morale di un gruppo apparso molto più fragile del previsto. Se così fosse ecco che la corsa al quarto posto si complicherebbe, tanto più con una classifica corta come quella attuale, ragion per cui è lecito attendersi una risposta da grande squadra.
“Veniamo da una brutta sconfitta, è nostro dovere smaltire quello che è successo martedì e trasformarlo in carica positiva – ha spiegato il tecnico biancoceleste senza mezzi termini – Per diventare i migliori bisogna giocare contro i migliori. Per mettere in difficoltà squadre come il Bayern dobbiamo restare in Champions e continuare a giocare queste partite. Contro il Bologna sarà molto difficile, dovremo affrontare la partita nel migliore dei modi”.
Test importante e indicativo, insomma, anche perché la Lazio, dopo alcuni mesi in emergenza, avrà solo due assenti (Radu e Luiz Felipe) e potrà dunque giocare con la formazione tipo. Il 3-5-2 biancoceleste vedrà Reina in porta, Patric, Hoedt e Acerbi in difesa, Lazzari, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto e Marusic a centrocampo, Immobile e Correa in attacco. Classico 4-2-3-1 anche per Mihajlovic, che tenterà il colpaccio con Skorupski tra i pali, De Silvestri, Danilo, Soumaoro e Dijks nel reparto arretrato, Svanberg e Dominguez in mediana, Skov Olsen, Soriano e Sansone alle spalle dell’unica punta Barrow.