Obiettivo qualificazione. Juventus e Roma hanno la possibilità di blindare il passaggio agli ottavi, ma anche di metterlo clamorosamente in discussione. Tutto dipende da come andranno le partite di questa sera, con i bianconeri attesi dall’insidiosa trasferta di Lisbona e i giallorossi a ricevere all’Olimpico il Chelsea campione d’Inghilterra. Il match point è soprattutto per gli uomini di Allegri: se battono lo Sporting e l’Olympiacos non vince contro il Barcellona sarà qualificazione matematica con due turni d’anticipo.
“Per farcela ci servirà una grande partita – ha spiegato il tecnico bianconero – Loro in casa giocano bene, hanno messo in difficoltà anche il Barça. Servirà l’intelligenza di capire come e quando esporsi, tenendo però l’interruttore acceso per tutti i 90 minuti”. La voglia di chiudere il discorso è tanta, soprattutto perché permetterebbe di spostare tutte le energie sul campionato almeno fino a febbraio.
Ma Allegri sa bene che lo Sporting si gioca il tutto per tutto e che venderà cara la pelle, ecco perché schiererà la miglior formazione possibile in barba alla stanchezza e alle logiche di turnover. Lichsteiner a parte (non è stato inserito in lista Champions) vedremo dunque il miglior 4-2-3-1 possibile con Buffon in porta, Sturaro (ballottaggio con De Sciglio), Barzagli, Chiellini e Alex Sandro in difesa, Pjanic e Khedira a centrocampo, Cuadrado, Dybala e Mandzukic sulla trequarti, Higuain in attacco.
Stesso sistema di gioco per Jorge Jesus, che risponderà con Rui Patricio tra i pali, Ristovski, Coates, André Pinto e Coentrao nel reparto arretrato, Bruno Cesar e Battaglia in mediana, Gelson Martins, Bruno Fernandes e Acuna alle spalle dell’unica punta Dost.
La Roma invece non si gioca la qualificazione matematica ma certo che battere il Chelsea, o quantomeno non perderci, aiuterebbe. Dando per scontato che l’Atletico Madrid batta il Qarabag (cosa che poi, come ha dimostrato l’andata, non è), i giallorossi hanno la necessità di non farsi raggiungere, pena rischiare di giocarsi il tutto per tutto nella difficilissima trasferta in casa di Simeone. Serve almeno un punto, per quanto il bottino pieno sarebbe certamente ben gradito: in quel caso, infatti, la qualificazione sarebbe davvero a un passo.
“Voglio la stessa mentalità dell’andata – le parole di Di Francesco – Nella mia testa c’è solo il Chelsea e spero che l’ambiente intorno a noi sia molto positivo, servirà alla squadra per dare il massimo”. Di fronte però ci sarà il Chelsea di un motivatissimo Antonio Conte, deciso a prendersi i 3 punti che, di fatto, lo manderebbero agli ottavi, ma anche a riscattare la brutta figura dell’andata, quando la Roma avrebbe certamente meritato di vincere.
“Prevedo una partita molto combattuta, davanti ci troveremo una squadra forte – il suo pensiero. – Veniamo da tre vittorie consecutive ma non significa niente, dovremo avere lo spirito giusto”. Entrambi gli allenatori, al netto degli infortuni (l’ultimo, in ordine di tempo, è Bruno Peres, fermato da un problema muscolare), schiereranno le migliori formazioni possibili.
Di Francesco se la giocherà con classico 4-3-3 con Alisson in porta, Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov in difesa, Strotman, Gonalons e Nainggolan a centrocampo, El Shaarawy, Dzeko e Perotti in attacco. Conte risponderà con un 3-4-3 con Courtois tra i pali, Azpilicueta, David Luiz e Cahill nel reparto arretrato, Zappacosta, Fabregas, Bakayoko e Marcos Alonso in mediana, Willian, Morata e Hazard nel tridente offensivo.