La Juventus allunga il passo. Nell’anticipo contro il Pescara i campioni d’Italia fanno il proprio dovere, liquidando gli uomini di Oddo con un secco 3-0 e portandosi a + 7 sulla Roma, ovviamente in attesa di questo pomeriggio. I giallorossi dovranno espugnare Bergamo (ore 15) se vorranno rimanere attaccati al treno scudetto, altrimenti, oltre a perdere di vista la Signora, rischieranno anche il sorpasso del Milan e un pericoloso avvicinamento del Napoli, anch’esso vittorioso sul campo dell’Udinese. Tanta carne al fuoco insomma in questo sabato di campionato, da analizzare in rigoroso ordine di classifica. Che la Juventus avrebbe avuto vita facile col Pescara era francamente prevedibile, forse però neanche Massimiliano Allegri si aspettava di centrare una serata tanto positiva. Ai bianconeri è riuscito praticamente tutto, compresa la preservazione di diversi giocatori chiave (Buffon, Chiellini, Marchisio, Pjanic) che saranno così tirati a lucido per la trasferta di Siviglia. “La squadra ha dimostrato ancora una volta grande maturità – il pensiero di Allegri. – Sono contento perché, come ho detto alla vigilia, gli scudetti passano proprio da partite come questa, inoltre siamo riusciti a gestire al meglio le forze. Ora possiamo pensare alla Champions anche se resto della mia idea: sarà più importante per il Siviglia che per noi”. Vittoria sul velluto per la Signora, che dopo aver sbloccato il match nel primo tempo con Khedira (36’) lo ha definitivamente fatto suo nella ripresa. A trovare il 2-0 è stato Mandzukic (63’), il 3-0 finale invece è opera di Hernanes, autore di un grandissimo destro dalla distanza (69’).
A secco Gonzalo Higuain, a conferma di un periodo un po’ così che però non sta certo inficiando i risultati della sua squadra, inoltre va segnalato l’esordio del giovanissimo Kean, primo classe 2000 a debuttare in Serie A. Vittoria altrettanto importante (e molto più combattuta) anche per il Napoli, uscito dallo stadio Friuli con 3 punti pesantissimi. Il successo a Udine mancava dal 2007: un vero e proprio tabù che gli uomini di Sarri sono però riusciti a infrangere con una gara attenta e determinata, viatico ideale per il match decisivo di mercoledì con la Dinamo Kiev. La notizia poi è che si è sbloccato Lorenzo Insigne, finalmente in gol dopo 3 mesi di stenti. E’ stato lui a timbrare la vittoria del Napoli con una doppietta che ha annichilito l’Udinese: due zampate sotto porta (47’ e 57’) per tornare a sorridere e riportare una vittoria che mancava dal 26 ottobre, soltanto scalfita dal colpo di testa di Perica (59’) per l’1-2 finale. “Era una partita difficile, venivamo dalla sosta ma i ragazzi hanno risposto positivamente – il commento di Sarri. – Sono contento per Insigne ma non ho mai avuto dubbi su di lui: conosco bene le sue qualità ed ero sicuro che sarebbero venute fuori”.
La pressione si sposta così tutta sulla Roma, attesa quest’oggi da una delle trasferte più insidiose del campionato. Andare a Bergamo già per di sé non è mai una passeggiata, figurarsi contro quest’Atalanta, reduce da 7 risultati utili consecutivi (6 vittorie e un pareggio) e ricca di giovani di talento e personalità. Ma i giallorossi non possono proprio permettersi di sbagliare, non se vogliono davvero provare a contendere lo scudetto alla Juve. “Per raggiungerli dobbiamo essere come loro – ha spiegato Spalletti. – Bisogna usare mestiere, essere bravi a cogliere l’attimo giusto per portare a casa il risultato, imparare a vincere anche senza essere per forza bellissimi. L’Atalanta è la rivelazione del campionato, tutto quello che ha ottenuto fin qui lo ha meritato. Servirà una partita di grande carattere ma sono fiducioso perché sotto questo punto di vista siamo migliorati”. Il tecnico, oltre ai soliti Florenzi, Mario Rui e Vermaelen, dovrà rinunciare anche a Totti, per il resto potrà contare su tutta la rosa. Il 4-2-3-1 di Bergamo vedrà così Szczesny in porta, Rudiger, Manolas, Fazio e Bruno Peres in difesa, De Rossi e Strootman a centrocampo, Salah, Nainggolan e Perotti sulla trequarti alle spalle dell’unica punta Dzeko. Gasperini risponderà con un 3-5-2 con Berisha tra i pali, Masiello, Toloi e Caldara nel reparto arretrato, D’Alessandro, Kurtic, Kessié, Gagliardini e Spinazzola in mediana, Petagna e Gomez in attacco.