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Juve e Milan ritrovano la vittoria di misura ma oggi Napoli e Inter vogliono riconquistare il primato

Roma-Inter è il big match di stasera ma occhio anche al Napoli a Empoli. Vincendo faticosamente e in superiorità numerica la Juve balza provvisoriamente al primo posto ma le sue difficoltà di andare in gol sono evidenti. Il Milan vince invece in 10 e Fonseca respira

Juve e Milan ritrovano la vittoria di misura ma oggi Napoli e Inter vogliono riconquistare il primato

Vittorie ritrovate. Juventus e Milan riallacciano il filo col campionato con due successi di misura su Lazio e Udinese, stretti nel punteggio ma maledettamente importanti ai fini della classifica. La Signora aggancia il Napoli a 16 punti, il Diavolo si riporta in scia a quota 14 al termine di due gare, ironia della sorte, segnate dall’inferiorità numerica, anche se in modo diametralmente opposto. Oggi gli azzurri di Conte saranno chiamati a rispondere sul campo dell’Empoli (ore 12:30), così come l’Inter di Inzaghi, attesa dal big match dell’Olimpico contro la Roma di Juric.

Juventus – Lazio 1-0: un autogol di Gila condanna i biancocelesti in inferiorità numerica

Partiamo dall’anticipo di Torino e dalla vittoria della Juventus, tornata a sorridere dopo il passo falso contro il Cagliari. Tre punti fondamentali quelli raccolti da Thiago Motta, al termine di una gara segnata dalle assenze, ma soprattutto dall’espulsione di Romagnoli al minuto 24: il suo intervento su Kalulu, giudicato da rosso sia dall’arbitro di campo che da quello al Var, ha cambiato il corso del match, diventato così un assolo bianconero verso la porta di Provedel. Guai però a pensare al portiere laziale come migliore in campo: la Juve ha faticato a tirare nello specchio, limitandosi a una sola vera occasione a inizio ripresa, quando Vlahovic ha colpito una traversa che trema ancora. Per il resto la squadra di Baroni, pur costretta a cambiare piano tattico e difendersi bassa, ha retto bene il campo, tanto che a un certo punto lo 0-0 sembrava il risultato più probabile. La Juve infatti, nonostante la superiorità numerica e un secondo tempo a senso unico, non era mai riuscita a creare pericoli veri e propri, eccezion fatta per la traversa di Vlahovic sopraccitata. Tutto lasciava pensare all’ennesimo pareggio della banda Thiago, peraltro a reti bianche come con Roma, Empoli e Napoli, ma poi la Dea bendata, evidentemente impietosita di fronte a cotanto palleggio, è scesa in campo e ha indotto Gila a svirgolare un cross di Cabal, per giunta a soli cinque minuti dalla fine.

Thiago Motta: “Vittoria importante e meritata, siamo stati bravi a essere pazienti”

“Abbiamo trovato una squadra che si è chiusa molto bene, con grande generosità – l’analisi di Thiago Motta -. Con l’entusiasmo e la voglia del pubblico a volte i ragazzi sono stati un po’ frenetici, poi nel secondo tempo abbiamo fatto meglio e il gol è arrivato nel momento giusto. Non è mai facile segnare alla Lazio, è una vittoria importante e meritata. Continueremo a lavorare su tutto, su tante cose, la pazienza nel secondo tempo ci ha premiato e non era facile. Abbiamo trovato una squadra che si difendeva molto bene a prescindere dal fatto che fossero in 10, è molto generosa e sta facendo bene. Con l’entusiasmo e la spinta del pubblico, a volte i ragazzi sono stati frenetici, ma è meglio creare un’occasione che andare in avanti cinque volte per niente. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, il gol è arrivato nel momento giusto quando loro erano in difficoltà, ma non è facile segnare ad una squadra così, ecco perché questa è una vittoria importante e meritata”.

Il ds Fabiani non ci sta: “Pugno di Patric a Douglas Luiz, il Var a cosa serve?”

“Facciamo i complimenti ai nostri ragazzi che hanno fatto una gara eccezionale, ma vorrei capire a cosa serve il Var – ha tuonato il ds Fabiani -. A volte mi sembra che vada a senso unico, facciamo una class action per abolirlo. Douglas Luis dà un pugno a Patric e il Var non interviene, lo stesso Douglas entra col piede a martello su Rovella e non interviene, però segnala il fallo di Romagnoli. La Juve non ha bisogno di queste cose per vincere le partite, comunque noi siamo forti e ci rialzeremo. Se io sbaglio una campagna acquisti il mio presidente mi caccia via, questi signori che stanno al Var e decidono vanno fermati, evidentemente non sono all’altezza del mestiere. Così come chiamano Sacchi per fare vedere il contatto di Romagnoli, dovrebbero chiamare l’arbitro per la condotta violenta di Douglas. Rimane un’ottima prestazione della squadra, un’ora in dieci ha condizionato, ma la squadra mi è piaciuta, è stato un ulteriore step di crescita. Dispiace per il risultato, ma la prestazione è stata di personalità”.

Milan – Udinese 1-0: decide Chukwueze, rossoneri in 10 per un’ora

Torna alla vittoria anche il Milan, seppur con modalità diametralmente opposte a quelle della Juve. A San Siro, infatti, sono stati i rossoneri a restare in dieci per oltre un’ora, riuscendo però a domare l’Udinese grazie al gol di Chukwueze (13’) e a un pizzico di fortuna, visto che ai friulani sono stati annullati due gol per fuorigioco di pochi centimetri. Fonseca può sorridere più di tutti, alla luce di un successo ottenuto senza Leao, Theo Hernandez (squalificato) e il duo Tomori-Abraham, protagonisti in negativo sul secondo rigore di Firenze e subentrati solo a gara in corso (l’attaccante, peraltro, si è fatto subito male alla spalla ed è stato costretto a uscire). Il Diavolo ha saputo fare a meno di alcuni dei suoi pezzi più pregiati, offrendo una buonissima prestazione fino al rosso di Reijnders (29’, fallo su Lovric lanciato in porta), per poi cambiare pelle e pensare sostanzialmente a difendersi, salvo un paio di contropiedi che avrebbero potuto chiudere i giochi. L’Udinese ci ha provato senza particolari guizzi, ma è andata vicinissima a segnare due gol, entrambi annullati per fuorigioco di pochissimi centimetri. Il primo di Ehizibue, a un soffio dall’intervallo, addirittura per un pezzo di spalla, il secondo di Kabasele, al quinto minuto di recupero, per un piede galeotto: non si può dire che Runjaic sia stato fortunato, ma la sua squadra ha comunque avuto il torto di non riuscire a segnare nemmeno un gol a una squadra in inferiorità numerica, ragion per cui il successo del Milan, oltre che importantissimo ai fini della classifica, appare meritato.

Fonseca soddisfatto: “Vicini a ciò che voglio dal Milan, vittoria meritata”

“Siamo stati vicino a quel che voglio da questo Milan – ha esultato Fonseca -. Dopo il rosso è stata una partita di spirito di squadra, abbiamo sofferto insieme e se qualcuno aveva dubbi sull’unità del gruppo, abbiamo dato dimostrazione di unità, questa è la cosa più importante. I giocatori che sono entrati sono stati decisivi, lavorando anche per la squadra. Vero, abbiamo sofferto, ma contro una squadra come l’Udinese, che è buona e fa tanti cross, è anche normale. Quello che cerco dal primo giorno è una squadra che lavori, soffra e difenda insieme, per questo sono molto soddisfatto. È questo lo spirito che vogliamo, tutti si sono sacrificati: se avessimo subito il pari sarebbe stata un’ingiustizia, per come abbiamo giocato e per le opportunità create, i ragazzi meritavano i tre punti”.

Roma – Inter (ore 20.45, Dazn)

Passiamo ora alle sfide odierne, a cominciare dal posticipo tra Roma e Inter. All’Olimpico andrà in scena un big match per cuori forti, con due squadre che attraversano momenti diametralmente opposti. I nerazzurri di Inzaghi, dopo la sconfitta nel derby, hanno ripreso a macinare punti sia in Italia che in Europa, seppur con qualche distrazione di troppo rispetto agli standard passati. I cinque gol subiti tra Udinese e Torino confermano un inizio di stagione un po’ troppo “allegro”, poi però ci sono i sei segnati (che diventano dieci considerando anche la Champions) a ribadire la forza di un organico e le innegabili ambizioni scudetto. La Roma invece, dopo le promettenti vittorie con Udinese e Venezia, è inciampata negli ostacoli Elfsborg e Monza, ma i suoi problemi, paradossalmente, vanno ben oltre i risultati. La Curva Sud continua a comportarsi in modo ostile nei confronti di società, allenatore e squadra e anche stasera, proprio come nelle precedenti gare casalinghe, lascerà vuoto il settore per il primo quarto d’ora. Entrambe, insomma, hanno ottimi motivi per voler vincere la sfida, a maggior ragione se il Napoli dovesse conquistare i 3 punti nel lunch match di Empoli: la classifica, per quanto corta, è destinata ad allungarsi e la continuità di risultati diventa fondamentale. Juric sa di trovarsi di fronte a un bivio, anche se le voci che vedrebbero la dirigenza pronta a richiamare De Rossi, al momento, non trovano conferme di nessun tipo, Inzaghi invece non ha di questi problemi, ma pure lui è consapevole di aver già speso il suo jolly nel derby perso contro il Milan.

Juric: “L’Inter è fortissima, ma noi possiamo segnare più gol”

“Di loro sappiamo tutto, giocano un grandissimo calcio da anni – ha sottolineato Juric -. Non hanno punti deboli, sarà difficile, ma vedo entusiasmo nei ragazzi, si conoscono da tanto tempo e sanno esattamente come gestire ogni situazione. Noi cercheremo di fare la nostra partita, abbiamo avuto tantissime potenziali occasioni pericolose e c’è da migliorare in fase realizzativa, nelle corde dei nostri giocatori ci sono tanti gol. Spero sia solo un momento, vedendo anche i numeri in passato, possiamo fare più gol di quelli che stiamo facendo. Dybala e Dovbyk sono al 100%, Artem è tornato con un piccolo fastidio ma ha recuperato molto bene negli ultimi giorni, Paulo ha fatto una fase di recupero in cui volevamo metterlo a posto con 3-4 allenamenti alla grande, lo gestiremo in base alla partita”.

Inzaghi: “Ci siamo fermati con tre vittorie consecutive, continuiamo così”

“La sosta delle nazionali non ci deve influenzare e deconcentrare – ha ammonito Inzaghi -. Venivamo da tre vittorie, dobbiamo continuare il nostro percorso. I ragazzi sono rientrati abbastanza bene, qualcuno con qualche problemino, però in questi ultimi due-tre giorni abbiamo lavorato bene, sapendo che ricominciamo con una partita molto difficile all’Olimpico contro la Roma. Sappiamo che tipo di avversario andremo ad incontrare, abbiamo incontrato tante volte Juric in questi anni. Sta portando la sua filosofia alla Roma e dovremo farci trovare pronti per fare una grande partita sia nella fase di possesso che di non possesso, servirà una grande Inter. Sappiamo che andremo incontro a sette partite in venti giorni, dovremo essere tutti quanti bravi: rispetto alla scorsa sosta avremo una gara in più, cercheremo di sfruttare tutta la rosa con questi ragazzi che mettono quotidianamente in crisi me e il mio staff nelle scelte”.

Roma – Inter, le probabili formazioni

Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Celik, Koné, Cristante, Angelino; Dybala, Pellegrini; Dovbyk

In panchina: Ryan, Marin, Sangaré, Hummels, Abdulhamid, Soulé, Dahl, Zalewski, Paredes, Pisilli, Baldanzi, Shomurodov, Le Fée

Allenatore: Juric

Indisponibili: Saelemaekers, El Shaarawy

Squalificati: nessuno

Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro

In panchina: Martinez, Di Gennaro, Bisseck, De Vrij, Palacios, Dumfries, Carlos Augusto, Frattesi, Asllani, Taremi, Arnautovic, Correa

Allenatore: Inzaghi

Indisponibili: Buchanan, Zielinski

Squalificati: nessuno

Empoli – Napoli (ore 12.30, Dazn)

Ad aprire le danze domenicali sarà la capolista Napoli, impegnata sul campo della sorpresa Empoli. I toscani hanno perso l’imbattibilità nell’ultima sfida contro la Lazio, ma il loro percorso resta decisamente al di sopra delle aspettative, ragion per cui gli azzurri dovranno affrontarli con la testa “giusta”. Non a caso Conte, un maestro in questo genere di cose, ha già stigmatizzato il troppo entusiasmo di critica e tifosi verso la sua squadra, ma anche lui sa bene che è solo la conseguenza di quanto fatto sin qui. Il suo Napoli, dopo la figuraccia di Verona, ha fatto percorso quasi netto battendo Bologna, Parma, Cagliari, Monza e Como e pareggiando a Torino con la Juve: uno score che è valso il primo posto in classifica, oltre che il ritrovato entusiasmo della piazza. Certo, il calendario ha avuto un ruolo innegabile e le prossime due con Empoli e Lecce sorridono ancora al tecnico azzurro, a patto di vincerle. Dopo, infatti, arriveranno big match in serie (Milan, Atalanta, Inter e Roma), ragion per cui perdere punti ora non è nemmeno contemplato. D’Aversa, dal canto suo, proverà a tendere il più classico dei trappoloni, forte di un’ottima difesa (solo quattro gol subiti) e di una classifica che cancella qualsiasi tipo di ansia, a prescindere dal valore dell’avversario. A dargli una mano potrebbero pensarci le fatiche post-sosta, tanto più che il Napoli ha perso un intoccabile come Lobotka e deve fare i conti con gli acciacchi di Olivera, ma è chiaro che molto dipenderà dagli azzurri e dal loro approccio alla partita.

Conte: “C’è troppa esaltazione, ai tifosi dico di avere pazienza”

“Durante la sosta ho percepito troppa esaltazione, sono passate solo sette giornate… – il pensiero di Conte -. Per fortuna torniamo a giocare, ci fa piacere ricominciare da questa posizione, ma sappiamo benissimo che la classifica è corta, in quattro punti sono racchiuse tante zone e dovremo essere bravi a ripartire nella giusta maniera. Siamo con il cartello ‘lavori in corso’, però c’è sicuramente soddisfazione perché stiamo lavorando tanto e bene. C’è voglia di fare questo percorso e nei momenti di difficoltà dovremo essere forti tutti, quando le cose vanno bene è molto più semplice, ma so che durante questo percorso ci saranno momenti in cui conterà essere forti di testa, di cuore, di persona. A me piace vivere la città e quando mi dicono ‘mister, lo Scudetto’, io rispondo ‘pazienza’. Le vittorie si costruiscono, non si inventano, ma ciò che mi sento di garantire è di ricostruire fondamenta solide che possano durare nel tempo. Per il resto dico pazienza, sapendo che l’obiettivo è rendere orgoglioso il popolo napoletano”.

Empoli – Napoli, le probabili formazioni

Empoli (3-4-2-1): Vasquez; Goglichidze, Ismajli, Viti; Gyasi, Grassi, Henderson, Pezzella; Fazzini, Esposito; Colombo

In panchina: Brancolini, Seghetti, Tosto, Sambia, Cacace, De Sciglio, Marianucci, Anjorin, Ekong, Haas, Solbakken, Pellegri, Konaté

Allenatore: D’Aversa

Indisponibili: Ebuehi, Maleh, Belardinelli, Zurkowski, Perisan, Sazonov

Squalificati: nessuno

Napoli (4-3-3): Caprile; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Spinazzola; Anguissa, Gilmour, McTominay; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia

In panchina: Contini, Turi, Juan Jesus, Olivera, Marin, Mazzocchi, Folorunsho, Neres, Simeone, Ngonge, Raspadori, Zerbin

Allenatore: Conte

Indisponibili: Meret, Lobotka

Squalificati: nessuno

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