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Juve e banche mandano la Borsa in rosso ma Nexi vola

Piazza Affari scivola per il ribasso dei titoli bancari e per l’effetto aumento di capitale della Juve – Balzo all’insù invece edi Nexi – Bene anche Ferragamo, Amplifon e Moncler

Juve e banche mandano la Borsa in rosso ma Nexi vola

Piazza Affari è un puntino rosso in campo verde oggi, con i listini europei vicini ai massimi da quattro anni e Wall Street pronta a centrare nuovi record, prima del lungo ponte per la festa del Ringraziamento.

Il Ftse Mib perde lo -0,26% e chiude a 23.485 punti, dopo un cambio di passo da parte delle banche a metà seduta e con la Juventus in calo (-2,98%, 1,4 euro per azione), a seguito dell’annuncio del prezzo di 0,93 euro dell’aumento di capitale da 300 milioni di euro. L’ottimismo innescato dai progressi internazionali sui dazi lascia spazio dunque a qualche incertezza sul listino milanese, alimentata dal calo di fiducia dei consumatori che, a novembre tocca il livello più basso dal 2017 (10,8,5 da 111,5 di ottobre).”La dinamica negativa – segnala l’Istat – è determinata dal peggioramento di giudizi e attese sulla situazione economica italiana, nonché dall’aumento delle aspettative sulla disoccupazione”. Il sentiment delle imprese invece è in “lieve aumento” (a 99,1 da 98,9 di ottobre). Si registra inoltre la presa di posizione del ministro dell’economia Roberto Gualtieri sul Mes: il trattato che riforma il fondo salva stati europeo – sostiene Gualtieri – sarà firmato a febbraio e non ci sono le condizioni per riaprire il negoziato sul testo. “Sarebbe negativo” per l’Italia, dice, non sottoscrivere la riforma.

La prudenza si riversa così sul secondario, dove lo spread fra decennale italiano e tedesco sale del 2,63% a 158 punti base e il rendimento del Btp tricolore si porta a +1,21%. Sul primario invece il rendimento resta stabile per i Bot semestrali assegnati oggi dal Tesoro. 

Sono moderatamente positive le altre piazze europee: Londra +0,36%; Francoforte +0,39%; Parigi +0,02%; Madrid +0,42%. Si resta cautamente ottimisti a fronte del procedere del dialogo commerciale fra Usa e Cina, dopo che ieri Donald Trump ha annunciato di essere alle battute finali delle trattative. Una prospettiva che continua a sostenere Wall Street, contrastata in avvio. Lo S&P 500 e il Nasdaq proseguono al momento la loro corsa, dopo i massimi toccati ieri e anche il DJ si porta sul filo della parità, incoraggiato dai solidi dati economici. Il dollaro si rafforza contro le principali valute, alla luce di dati preliminari migliori delle attese sul pil Usa del terzo trimestre: la crescita annualizzata è del +2,1%, contro +1,9% stimato e +2% del secondo trimestre. 

L’euro soffre contro il biglietto verde, ma galleggia intorno a 1,1001, dopo aver bucato al ribasso la soglia di 1,1  all’apertura americana.

Cali frazionali lambiscono le materie prime: l’oro balla attorno a 1461 dollari l’oncia (-0,44%) e il petrolio tipo Brent cede lo 0,8% e scende a 62,70 dollari al barile.

In Piazza Affari fra le blue chip che segnano i maggiori rialzi oggi c’è Nexi +3,51%, galvanizzata dagli interventi in manovra a favore dei pagamenti elettronici. Secondo un report degli analisti di Citi inoltre  – scrive il Sole 24 Ore – l’alleanza da un miliardo che Nexi sta trattando con Intesa Sanpaolo (-0,62%) non crea ostacoli a una successiva fusione con Sia per creare il campione italiano.

Bene Ferragamo +2,94%; Amplifon +2,04%; Recordati +0,96%. Resta ben comprata Buzzi, +0,95%, dopo i guadagni di ieri. Nello stesso settore prosegue la corsa di Cementir (+4,19%), sull’ipotesi che i danni del maltempo faranno aumentare il consumo di cemento. Resta debole Atlantia, -1,41%, con la spada delle concessioni sempre sulla testa. Male anche il Gruppo Gavio (Astm -1,39% e Sias -1,08%), pronto a ricostruire il viadotto crollato sulla A6 in massimo 4 mesi.

In fondo al listino Cnh, -2,77%; Juventus; Pirelli -1,82%; Banco Bpm -1,78%; Ubi -1,75%.

Enel è piatta, +0,06%, ma ha ricevuto per la prima volta un rating “AAA”, rispetto a “AA” attribuito nel 2018, da MSCI ESG Research Ltd. (“MSCI”), uno dei principali fornitori di ricerche e dati che misurano le perfomance delle aziende sulla base di fattori ambientali, sociali e di governance (ESG). Enel è risultata tra le prime dieci utility incluse.

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