Ne resterà soltanto uno. La Juventus ha deciso di sciogliere la coppia Ronaldo-Dybala e la scelta, al momento, sembra ricadere soprattutto sul secondo. Gli spifferi di casa bianconera, infatti, raccontano di un argentino finito sul banco vendite, sia per questioni economiche che tecniche. Cedendolo i bianconeri incasserebbero una cifra attorno ai 100 milioni, ma soprattutto metterebbero fine al braccio di ferro sul rinnovo di contratto, ormai in corso da diversi mesi. Dybala, forse avvelenato dalla scorsa estate (la Juve provò a cederlo sia al Manchester United che al Tottenham), chiede un ingaggio di 15 milioni, dunque il doppio di quello attuale: troppi secondo la Signora, decisa a monetizzare il suo cartellino per finanziare il nuovo corso guidato da Pirlo.
Che, nel vertice con Paratici, ha già indicato il nome del sostituto: si tratta di Paul Pogba, ex compagno durante il quadriennio bianconero, ritenuto l’ideale per mettere a posto il centrocampo. Nei giorni scorsi si era parlato anche di Isco, altro pallino dell’ex regista bresciano, ma al momento la prima scelta è il francese, a sua volta scontento in quel di Manchester e desideroso di tornare alla Juve. L’ipotesi scambio alla pari con lo United è plausibile, visto che Dybala già un anno fa era finito nel mirino di Solskjaer e anche l’ingaggio-monstre di Pogba non fa paura: i 15 milioni, infatti, sarebbero comunque da dare all’argentino per rinnovargli il contratto.
Sembra dunque scongiurata l’ipotesi di cedere Ronaldo, anche se le parole del suo biografo (“la Juve lo sta offrendo a mezza Europa” aveva dichiarato alla BBC) riecheggiano ancora nell’aria. La verità è che l’ingaggio del portoghese (30 milioni netti a stagione) pesa non poco sui forzieri della Exor, ma proprio questo, unito ai 35 anni di età, lo rende più difficile da piazzare. Agnelli inoltre ha molta stima nei suoi confronti e vorrebbe proseguire un altro anno, per poi cederlo la prossima estate. Insomma, si profila una Juve rinnovata soprattutto a centrocampo, dove oltre a Pogba continua a piacere Tonali. Qui però entra in gioco l’Inter, decisa a non farsi scappare il talento del Brescia.
I nerazzurri, al momento, sono in vantaggio, forti di un accordo con Cellino attorno a 35 milioni: il presidente biancoazzurro però, consapevole dell’interesse di Juve e Milan (anche i rossoneri sono suoi estimatori), sta prendendo tempo, nella speranza di scatenare un’asta. Difficile che ciò accada perché l’Inter ha anche l’ok di massima del giocatore, ma fino alle firme è bene non dare nulla per scontato, specialmente dopo il precedente di Kulusevski. L’altro nome caldo sul taccuino di Marotta è quello di Emerson Palmieri, indicato da Conte per rinforzare la fascia sinistra: il Chelsea chiede 25 milioni, l’ad nerazzurro, per ora, non va oltre i 20.
Piacciono anche Ndombelé del Tottenham, per cui si potrebbe intavolare una trattativa con Skriniar e Kumbulla del Verona, anche se qui c’è di mezzo pure la Lazio. Difficile infine arrivare al sogno Kanté, da sempre pallino di Conte: Abramovich in questo caso chiederebbe una cifra altissima anche solo per iniziare a parlarne. Sull’altra sponda del Naviglio invece tengono banco i rinnovi di contratto, guarda caso con il solito Mino Raiola. In particolare tarda ancora quello di Ibrahimovic, visto che le parti, nonostante la reciproca voglia di continuare assieme, faticano a trovare l’intesa. Lo svedese ha chiesto 5 milioni netti di base fissa più 1 di bonus legato al rendimento, cifra che supera di tanto il tetto fissato da Gazidis.
Il problema è che Raiola è anche l’agente di Donnarumma e Romagnoli, gli altri che il Milan vorrebbe blindare: gli equilibri dunque sono delicati e non consentono strappi, pena rischiare la perdita dei gioielli della casa. Mercato attivissimo anche in casa Napoli, dove si cerca il sì di Reguilòn, esterno del Real Madrid in prestito al Siviglia. Giuntoli è riuscito a far breccia nel giocatore, ora però bisogna convincere le Merengues, ferme su una richiesta di 25 milioni che non convince gli azzurri. I soldi di Koulibaly potrebbero aiutare, visto che su di lui è tornato prepotentemente il Manchester City di Guardiola, pronto a offrire più di 60 milioni.
Tesoretto che il Napoli, oltre che sul già citato Reguilòn, potrebbe investire su Under e Veretout, in un affare che spingerebbe Milik alla Roma. I giallorossi infatti sono entrati nell’ordine di idee di cedere Dzeko, il cui stipendio è troppo pesante, e il polacco, allontanatosi dalla Juve dopo l’esonero di Sarri, farebbe proprio al caso loro. Siamo solo all’inizio, ma il mercato è già entrato nel vivo e promette colpi di scena come in ogni estate che si rispetti.