Passano i mesi, scorrono le giornate ma Antonio Conte non cambia mai. Nemmeno ora, con lo scudetto lì a portata di mano, l’allenatore bianconero riesce a lasciarsi andare a proclami da titolo: “Sono da troppi anni nel mondo del calcio per non sapere che può ancora succedere di tutto – ha spiegato in conferenza stampa Conte – e si fa presto a passare da eroi a una parolaccia che non dico. Io so che mancano quattro giornate e che ci sono due squadre che si stanno giocando il titolo, niente è ancora scritto“.
Ma il tecnico juventino ha fatto di più, rifiutando ancora una volta il ruolo di favorito per la vittoria finale: “È ovvio che il Milan partisse da presupposti e da condizioni diverse, stiamo parlando della squadra che era ed è favorita. Noi stiamo facendo qualcosa di eccezionale, che rimarrà al di là di quello che sarà poi il verdetto del campionato. Penso che abbiamo mostrato un’organizzazione di gioco pari al Milan. Se si parla di singoli non faccio paragoni, loro sono più forti, se si parla di organizzazione dico che siamo arrivati alla pari“.
Molto modesto o molto furbo, scegliete voi che aggettivo dare a Conte. Di certo però le cose non stanno proprio come dice lui: la Juve, come concetto di squadra, ha dimostrato di essere superiore al Milan, come si evince dalla classifica. Su una cosa però l’allenatore bianconero ha ragione, tutto è ancora possibile: “Abbiamo quattro partite per coronare un sogno che sembrava impossibile a inizio anno, per scrivere una pagina storica della Juventus. Attenzione, però, le partite dovremo giocarle e sudarle”.
Si comincia oggi pomeriggio a Novara, in uno stadio dove la Juve non gioca dal 1972 (Coppa Italia) e che sarà pieno di tifosi bianconeri. I padroni di casa sono ormai rassegnati alla retrocessione in B, ma non per questo regaleranno qualcosa: “Ho visto il Novara con la Lazio e ho notato che in generale esprime un bel calcio. Da neopromossa ha provato sempre a giocare a calcio, per questo merita un elogio a prescindere dal fatto che si riesca a salvare o meno. Penso che troveremo una squadra che giocherà e vorrà fermarci facendo la sua gara”.
Per quanto riguarda la formazione, Conte ha sostanzialmente due dubbi: Quagliarella o Borriello per l’attacco (dove ci sarà l’intoccabile Vucinic) e De Ceglie – Estigarribia per la fascia sinistra. Il sistema di gioco resterà l’ormai imprescindibile 3-5-2, che verrà esibito davanti ad un ospite d’eccezione come Michel Platini, che oggi pomeriggio assisterà dal vivo alla sfida del Piola.
PROBABILI FORMAZIONI
Novara (4-3-1-2): Fontana; Dellafiore, Paci, Lisuzzo, Garcia; Porcari, Pesce, Gemiti; Rigoni; Caracciolo, Mazzarani.
In panchina: Coser, Centurioni, Da Silva, Radovanovic, Jensen, Rubino, Morimoto.
Allenatore: Attilio Tesser.
Indisponibili: Mascara, Ludi, Marianini, Ujkani.
Squalificati: Morganella.
Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Quagliarella, Vucinic.
In panchina: Storari, Caceres, Giaccherini, Padoin, Estigarribia, Del Piero, Borriello.
Allenatore: Antonio Conte.
Indisponibili: Pepe.
Squalificati: Matri.
Arbitro: Domenico Celi (Bari)
Assistenti: Barbirati – Maggiani.
Quarto uomo: Russo.