Il colpo dell’anno. La Juventus è sempre più vicina all’acquisto di Dusan Vlahovic dalla Fiorentina, tanto che l’affare può considerarsi praticamente concluso: ai viola andranno 65 milioni più 10 di bonus, per un totale complessivo di 75, mentre il giocatore firmerà un quinquennale da 7 a stagione. Operazione lampo quella condotta da Cherubini, anche se la sensazione è che le parti fossero in contatto già dall’estate. Non a caso Vlahovic aveva scansato tutte le sirene inglesi, compresa quella da 80 milioni dell’Arsenal, a dimostrazione di un accordo in essere con la Signora, molto brava e tempestiva nell’arrivare prima di tutti, o quantomeno di farlo in modo convincente.
A Commisso non è restato che prendere atto della sua volontà, ferrea come poche: o lo date alla Juve o resta qui fino a giugno, il concetto espresso dai suoi agenti, con l’inevitabile deprezzamento dato dal contratto in scadenza nel 2023. Guai però a pensare che il presidente viola ne esca con le ossa rotte, visto che 75 milioni di euro per un giocatore prossimo a liberarsi a zero sono davvero una bella cifra. Certo, la squadra di Italiano perde il suo bomber per eccellenza, Allegri invece lo guadagna e con lui tutta la Juve.
Il problema del gol, quasi cronico in un campionato che ha visto la Signora segnarne solo 34 in 23 giornate, andava risolto in maniera drastica e la società non ha perso tempo. A Torino arriva il capocannoniere del torneo (assieme a Immobile) che da solo ne ha fatti 17, la metà esatta dell’intera rosa bianconera, ma soprattutto un ragazzo di soli 22 anni (li compirà questo venerdì) che ha tutte le stigmate del campione. Il club punta forte, anzi fortissimo su di lui, perché un simile investimento pesa, specialmente di questi tempi.
Al momento prevale la volontà di rinforzare la rosa e tentare l’assalto alla Champions con più convinzione, poi in estate verranno fatte delle scelte che ammortizzeranno la cifra spesa. La prima sarà il mancato riscatto di Morata, che anzi farà le valige sin da ora destinazione Barcellona, quella più pesante però rischia di essere la rinuncia a Dybala, che verrà lasciato libero di accasarsi altrove, Inter compresa, a meno che non decida di accettare le cifre proposte dalla società, molto più basse delle sue richieste. Non è da escludere poi una cessione di De Ligt, visto che Raiola ha più volte detto che per l’olandese è arrivato di affrontare nuove sfide: in questo senso occhio alla posizione di Romagnoli, in scadenza di contratto con il Milan e lontano dal rinnovo.
Ma i bianconeri non vogliono fermarsi a Vlahovic, visto che sono in trattativa con il Cagliari per Nandez, anche se al momento c’è distanza sulla formula. Cherubini propone un prestito con diritto di riscatto, Capozucca pretende l’obbligo fissato a 15 milioni: se ne continuerà a parlare nelle prossime ore. La Juve, dunque, si prende il trono di regina del mercato invernale ed è molto difficile, quasi impossibile, che qualcuno possa rubarglielo, anche se comunque le altre non staranno ferme.
L’Inter, per esempio, è vicinissima a chiudere l’acquisto di Robin Gosens dall’Atalanta: anche qui, se non ci saranno colpi di scena del tutto imprevisti, possiamo considerare l’affare in dirittura d’arrivo. L’incontro tra le dirigenze nerazzurre è andato a buon fine, tanto più che il tedesco, fermo ai box dal 29 settembre per un problema muscolare ma prossimo a rientrare a fine febbraio, è ben felice di trasferirsi a Milano. L’esterno arriverà con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 30 milioni, una sorta di gentleman agreement per verificarne le condizioni fisiche: se sarà tutto a posto la sua conferma diventerà automatica.
Inzaghi avrà così un’importante alternativa a Perisic, sia per la stagione in corso che per la prossima, quando il croato, in scadenza di contratto, andrà quasi certamente a chiudere la carriera altrove. Nel frattempo è tutto fatto per il prestito di Sensi alla Sampdoria (oggi le visite mediche), mentre potrebbe fare il percorso inverso Caicedo, in uscita dal Genoa e molto gradito a Inzaghi come vice Dzeko.
Juve e Inter fanno i botti, mentre il Milan, almeno per ora, resta ai margini. Ieri è arrivato in città Marko Lazevic, attaccante 18enne preso per 3 milioni dalla Stella Rossa, ma la vera ciccia non c’è ancora e forse non ci sarà mai. Maldini sa che è la difesa il reparto più in difficoltà, alla luce degli infortuni di Kjaer (stagione finita) e Tomori (dovrebbe rientrare a metà febbraio), ma il budget disposto da Elliot è risicato e gli obiettivi primari (Botman del Lille su tutti) costano troppo. Il dt sta dunque vagliando il mercato dei giovani e il nome nuovo è quello di Thiaw, 21enne tedesco dello Schalke 04, capace di ricoprire diversi ruoli in difesa e con un costo accessibile di 5 milioni.
La brutta notizia però arriva dalla Spagna, dove si dà per fatto il trasferimento a giugno (dunque a parametro zero) di Kessié al Barcellona: l’ivoriano, attualmente impegnato in Coppa d’Africa, andrebbe a firmare un quinquennale da 8 milioni a stagione più bonus. I botti di Juventus e Inter non sembrano dunque smuovere Gazidis, scelto dalla proprietà, del resto, per riproporre il modello Arsenal, fatto di bel calcio, bilanci sani e discrete plusvalenze, ma con la qualificazione in Champions come unico vero obiettivo da raggiungere.