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Juve-Chelsea: Allegri sfida Tuchel senza Dybala e Morata

Big match in salita per i bianconeri, che affrontano i campioni d’Europa del Chelsea senza la coppia d’attacco – Ma gli inglesi devono rinunciare a Kanté per Covid – L’Atalanta riceve gli svizzeri dello Young Boys: vincere è d’obbligo

Juve-Chelsea: Allegri sfida Tuchel senza Dybala e Morata

Senza paura. La Juventus si prepara a ricevere il Chelsea campione d’Europa (ore 21) con la consapevolezza che sarà dura, durissima, ma anche che un approccio “tremante” renderebbe tutto ancor più difficile. In palio, oltre a punti pesanti in chiave qualificazione, c’è un onore da salvaguardare, specialmente ora che le quotazioni della casa sono in ribasso. La vicenda Superlega e l’addio di Ronaldo non hanno certo dato lustro alla Signora, il resto lo hanno fatto i risultati europei, lontani dai picchi di qualche anno fa. Insomma, una bella prova contro il Chelsea di Tuchel aiuterebbe, ma è chiaro che le premesse non sono delle migliori. La Juve vista sin qui non ha affatto convinto, nemmeno nelle vittorie contro Spezia e Sampdoria, ragion per cui i Blues fanno paura, per quanto anche loro abbiano mostrato di non essere invincibili contro il City di Guardiola.

“Stiamo bene entrambe e sarà una bella partita – ha spiegato Allegri – Il Chelsea è molto forte, Tuchel ha fatto un ottimo lavoro e sarà un buon test per noi, perché servirà una grande prova sotto tanti aspetti, soprattutto in difesa. Voglio una squadra che giochi una bella gara, servirà pazienza ma dovremo divertirci: se sbaglieremo saremo puniti da una squadra come il Chelsea, com’è accaduto in Italia”.

Del resto che la Juventus non parta battuta a prescindere lo si evince anche dalle parole di Tuchel, apparso molto rispettoso in conferenza stampa. “È la prima volta che gioco contro la Juventus, affronterò una squadra del nostro livello e queste sfide ci rendono una squadra migliore – il pensiero del tedesco – Hanno avuto un inizio difficile in campionato, ma in Champions hanno vinto bene. Abbiamo rispetto per la loro qualità e la loro tradizione, sarà una sfida difficile ma abbiamo fiducia nei nostri mezzi: siamo determinati per evitare la sconfitta”.

Insomma, non basta un inizio di stagione difficile per sporcare un nome ultracentenario, ora però dovrà parlare il campo e lì servirà una Juventus decisamente diversa da quella vista sin qui. Allegri vuole correggere anzitutto il problema dei gol subiti, ragion per cui si affiderà a un 3-5-2 con Szczesny in porta, De Ligt, Bonucci e Chiellini in difesa, Cuadrado, Bentancur, Danilo, Locatelli e Alex Sandro a centrocampo, Chiesa e Kean in attacco.

Stesso sistema di gioco anche per Tuchel, costretto a fare a meno di Kanté, positivo al Covid: il suo Chelsea scenderà in campo con Mendy tra i pali, Christensen, Thiago Silva e Rudiger nel reparto arretrato, Azpilicueta, Kovacic, Jorginho, Loftus-Cheek e Marcos Alonso in mediana, Werner e Lukaku coppia offensiva.

Per una Juve che deve affrontare i campioni d’Europa a testa alta c’è un’Atalanta chiamata a vincere a tutti i costi contro lo Young Boys (18.45). Inutile girarci attorno, le speranze di qualificazione dei nerazzurri passano dalle sfide con gli svizzeri, anche se gli stessi, battendo il Manchester United, hanno già dimostrato di poter sparigliare le carte del girone. Per la Dea poi questa è una serata speciale, visto che finalmente giocherà una partita di Champions davanti al suo pubblico: due anni fa, infatti, il Gewiss Stadium non era a norma e ci fu il trasferimento a San Siro, l’anno scorso invece lo stadio era tristemente a porte chiuse per via del Covid.

“Sarà una partita speciale, perché dopo tanto girovagare riusciamo a giocare in casa col nostro pubblico, una giornata storica per noi – ha confermato Gasperini – Lo Young Boys ha vinto 9 volte nelle ultime 10 gare, ha battuto il Manchester United alla prima giornata del girone, tutti gli allenatori hanno detto che non è una squadra di quarta fascia: servirà massima concentrazione, al Milan ci penseremo dopo”.

Il tecnico nerazzurro ritrova Muriel, anche se solo per la panchina, per il resto sembra orientato a confermare gran parte della formazione già vista sabato con l’Inter, dunque 3-4-2-1 con Musso in porta, Toloi, Demiral e Djimsiti in difesa, Zappacosta, Freuler, De Roon e Gosens a centrocampo, Ilicic e Malinovskyi sulla trequarti, Zapata in attacco. Wagner, dopo aver battuto lo United, proverà un altro colpaccio con un 4-2-3-1 con Von Ballmoos tra i pali, Hefti, Camara, Lauper e Garcia nel reparto arretrato, Sierro e Martins Pereira in mediana, Mambimbi, Aebischer e Moumi alle spalle dell’unica punta Elia.

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