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Juve campione d’Italia: nono scudetto consecutivo e 36° della storia

Battendo per 2-0 la Sampdoria, la Juve si laurea per la nona volta consecutiva campione d’Italia: è il 36° scudetto della sua storia e il primo dell’era Sarri – Decisivo anche ieri Cristiano Ronaldo che ha aperto le marcature, anche se poi ha fallito un rigore – Ma il giudizio sulla stagione della Juve dipenderà dal suo cammino in Champions

Juve campione d’Italia: nono scudetto consecutivo e 36° della storia

Finalmente scudetto per la Juve. Battendo per 2 a 0 la Sampdoria la Juve si conferma campione d’Italia per la nona volta consecutiva – un’impresa mai riuscita a nessuno nei cinque principali campionati europei – e per la 36esima volta della sua storia con due giornate d’anticipo sulla fine del più pazzo e tribolato torneo della Serie A per via del Coronavirus.

Quello della Juve è anche il primo scudetto in carriera di Maurizio Sarri che in Italia non aveva mai vinto un trofeo tra i professionisti.

Decisivo anche contro la Samp dell’ex Ranieri, che ha impegnato molto seriamente i bianconeri, è stato Cristiano Ronaldo che ha aperto le marcature girando al volo una punizione magistralmente calciata da Pjanic. Nella ripresa è stato CR7 a restituire il favore a Bernardeschi che è tornato al gol dopo due anni.

Purtroppo per lui Cristiano Ronaldo ha però fallito negli ultimissimi minuti un rigore guadagnato da Alex Sandro vedendo così allontanarsi la possibilità di vincere la classifica dei capocannonieri, che attualmente vede il laziale Immobile in testa con 34 gol mentre CR7 è a quota 31.

Ma in vista della Champions, che la vedrà impegnata il 7 agosto contro il Lione per il ritorno degli ottavi, le preoccupazioni della Juve – pur nella serata di festa per lo scudetto – sono altre e cioè gli infortuni patiti da Danilo (guai alla testa), da Dybala (guai all’adduttore) e da De Ligt (guai alla coscia destra), sulla cui entità solo domani si saprà qualcosa di più.

Naturalmente si discuterà a lungo se lo scudetto l’abbia vinto la Juve o l’abbiano perso le avversarie – e principalmente l’Inter di Conte e la Lazio di Simone Inzaghi – che si erano illuse nella prima parte del campionato di poter insidiare il primato dei bianconeri ma hanno rallentato dopo il lockdown. Così come un giudizio finale sulla Juve di Sarri, che prometteva il bel gioco ma non l’ha mai realizzato, si potrà dare solo dopo la Champions: se la Juve arriverà alle fasi finali, la sua stagione sarà senz’altro giudicata positivamente, se invece dovesse inciampare prima Sarri non potrà evitare i processi e la sua panchina tornerà a traballare. Ma stasera è la sera dello scudetto ed è giusto che la Juve la festeggi.

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