Wall Street tenta il rimbalzo e imprime fiducia alle borse europee che, nonostante il caos Brexit, chiudono positive. Milano +0,57%; Francoforte +0,43%; Parigi +0,69%; Madrid +032%. In grande spolvero Zurigo, +1,29%. Solo Londra resta al palo (+0,08%). Dopo la nuova bocciatura dell’accordo siglato da Theresa May con la Ue, la Gran Bretagna è ancora a un bivio: nessun accordo o rinvio dell’uscita fissata il 29 marzo nel tentativo di riaprire i negoziati. La sterlina scommette su quest’ultimo scenario e si rafforza contro le principali valute. Intanto l’Europarlamento approva misure di emergenza su trasporto aereo, stradale, Erasmus, sicurezza sociale e pesca. A New York gli acquisti sono spinti dai buoni dati macro, dai titoli tecnologici e dagli energetici, che salgono con il prezzo del greggio, mentre Boeing cerca di riprendere quota, ma con gran fatica.
Piazza Affari sale a 20.749 punti. Domina la scena la Juventus, +17,42%, migliori titolo di Borsa dopo la tripletta firmata da Cristiano Ronaldo nella partita di Champions contro l’Atletico Madrid. Il listino principale però non è solo bianconero. Ferragamo compie un salto del 6,94%, anche se alcuni analisti restano cauti all’indomani dei conti 2018. Fanno sperare i propositi dell’ad, Micaela Le Divelec, che vuole conquistare nuovi clienti soprattutto tra i più giovani. Denaro su Azimut +3,31%; Tenaris +2,97%; Eni +2,51%, quest’ultima ha annunciato una nuova scoperta in Angola, stimata fra i 450 e i 650 milioni di barili di greggio. In calo Prysmian, -3,42%; Leonardo -0,99%; Diasorin -1,31% Stm -0,99%. Perdita frazionale per Fiat -0,86%, anche a seguito della notizia che il gruppo dovrà richiamare 862.520 veicoli a benzina negli Stati Uniti non in linea con le regole sulle emissioni. Il richiamo è una conseguenza dell’indagine condotta dalla Environmental Protection Agency (Epa) e dei test condotti sui veicoli Fiat Chrysler.
Telecom Italia recupera lo 0,65%, in attesa di novità che potrebbero emergere dal cda straordinario di domani. Dopo il buon andamento delle aste della mattinata, il secondario chiude in leggero calo: il rendimento del decennale italiano è al 2,56% e lo spread con il Bund si allarga dello 0,61% a 248.90 punti base. Sul fronte valutario l’euro si rafforza leggermente sul dollaro e recupera quota 1,13, mentre s’indebolisce contro la sterlina e il cambio scende in area 0,855. Petrolio ben intonato, sostenuto anche dall’inatteso calo delle scorte settimanali Usa. Brent +0,73%, 67,16 dollari al barile. Oro in rialzo, a 1307,83 dollari l’oncia.