Prima di tutto una doverosa premessa: non è stata una passeggiata. Alzi la mano chi, alla vigilia, avrebbe pensato ad una Juve così in difficoltà nel far sua la partita contro il Pescara. E invece gli abbruzzesi, ultimi in classifica, un solo punto totalizzato nel girone di ritorno, hanno tenuto in stallo lo Juventus Stadium per ben 73 minuti e anche dopo il vantaggio bianconero, pur sotto di due gol e di un uomo, sono stati comunque capaci di creare qualche grattacapo alla capolista. Che conferma il suo unico grande difetto: fa maledettamente fatica a concretizzare in gol la spaventosa mole di occasioni create. Colpa dell’imprecisione cronica sotto rete, ma merito anche di uno strepitoso Pelizzoli, autore di parate davvero spettacolari.
“Abbiamo finito stremati, sembrava una partita stregata – ha dichiarato Antonio Conte subito dopo il match. – Anche con la Sampdoria eravamo in superiorità numerica, poi ci siamo distratti e tutti ricordiamo com’è finita. Meno male che stavolta siamo riusciti a portare a casa i tre punti, che sono fondamentali. Una doppietta, quella di Vucinic, che può essere di buon auspicio, ha fatto due gol giocando male, pensate se avesse giocato bene…mi sa che contro il Bayern lo mando in panchina!”. Una battuta, che però fotografa bene l’irritazione del tecnico verso il montenegrino, croce e delizia della Juventus. Con quel talento dovrebbe garantire il salto di qualità, invece troppe volte si perde in un bicchier d’acqua. E’ successo anche ieri e la cosa ha innervosito parecchio Antonio Conte, che ha temuto di non vincere una partita totalmente dominata.
“Colpa” di Pelizzoli dicevamo, che nel primo tempo ha parato tutto ciò che poteva, ma anche della sfortuna (clamoroso il palo di Quagliarella) e dell’imprecisione di alcuni bianconeri. Incredibile l’errore di Vucinic ad inizio ripresa, col montenegrino capace di svirgolare un pallone a porta completamente sguarnita. Meno male che lo stesso attaccante ha poi trovato la doppietta risolutiva: prima su rigore (netto fallo di Rizzo, espulso, su Vidal), poi al termine di una pregevole azione personale, conclusa con un destro a giro sul quale Pelizzoli, questa volta, si è dovuto arrendere. Le preoccupazioni però non sono finite lì: poco dopo Cascione ha trovato il gol della vita con un tiro dalla lunga distanza che si è infilato sotto l’incrocio dei pali. Alla fine resta comunque un successo pesante, che ipoteca ancor più uno scudetto praticamente già vinto.
“I punti sono veramente fondamentali in questo momento e vincere contro il Pescara non è stato semplice, perché abbiamo incontrato una squadra che è venuta a difendersi con un portiere strepitoso – ha ammesso Antonio Conte. – Sono sollevato, abbiamo un obiettivo importante a portata di mano, ma dobbiamo ancora conquistarlo. Oggi abbiamo fatto un altro passo in avanti”. Archiviata, seppur con qualche patema di troppo, la partita col Pescara, è tempo di pensare a quella col Bayern, ieri laureatosi campione di Germania con sei giornate d’anticipo sulla fine della Bundesliga. “Con il Bayern sarà una partita difficile, all’andata abbiamo sofferto molto sugli esterni, Robben e Ribery sono straordinari – il commento di Conte. – Complimenti a loro che hanno già vinto il campionato”. Servirà un’impresa straordinaria, alla quale comunque non prenderà parte Giovinco. La Formica Atomica ha riportato uno stiramento al collaterale e non sarà disponibile per il gala di Champions.