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Juve-Atalanta, la sorprendente sfida al vertice del Leicester italiano

Chiamatelo pure scontro diretto. Juventus-Atalanta, classifica alla mano, non può che essere definita così e il merito, ovviamente, è soprattutto della squadra bergamasca, sin qui autrice di un campionato davvero clamoroso. Che l’undici di Allegri sarebbe stato in testa era più che prevedibile, che quello di Gasperini potesse trovarsi a soli 5 punti di distanza decisamente meno. E allora allo Stadium (ore 20.45) assisteremo a un match d’alto borgo, un inedito assoluto per due squadre che si sono affrontate 54 volte in Serie A (a Torino) ma mai così vicine in classifica. Basti pensare che l’ultima vittoria dell’Atalanta in casa della Juve risale a 27 anni fa: in quel lontano 8 ottobre 1989 i bianconeri allenati da Dino Zoff si inchinarono a un gol di Caniggia. Da allora quasi solo vittorie della Signora, questa volta però i tifosi della Dea, galvanizzati dagli incredibili risultati degli ultimi due mesi, sognano il colpaccio ad occhi aperti. Scenario che, qualora dovesse concretizzarsi, riaprirebbe davvero il campionato e renderebbe difficile la vita a Massimiliano Allegri, già costretto a fare i conti con la brutta sconfitta di domenica scorsa a Genova. “Lì abbiamo commesso tanti errori, l’importante sarà non ripeterli – il commento del tecnico bianconero. – La prima mezzora di Marassi è stata brutta ma questo non vuol dire che la squadra abbia problemi o difficoltà, ricordo a tutti che siamo primi in campionato e già qualificati in Champions. Il mio è un gruppo di campioni che sanno tirare fuori orgoglio e carattere, siamo stati insieme tutta la settimana per lavorare: vogliamo uscire fortificati da questa batosta”.

Proclami importanti, che promettono una serataccia alla squadra di Gasperini. Non a caso il tecnico nerazzurro, nella speranza di non “accendere” troppo la Signora, ha scelto un profilo basso, nonostante le 8 vittorie nelle ultime 9 partite (6 consecutive) autorizzino ben altro atteggiamento. “Non siamo gente abituata ai proclami, non diremo mai che è una partita scudetto o roba del genere – ha spiegato in conferenza stampa. – Loro arrivano da una brutta sconfitta, saranno attenti e concentrati: non avranno in testa il derby, la Champions o la Roma. Che possano fermare la nostra corsa è abbastanza scontato, diciamo che sono curioso di vedere a che punto siamo arrivati”. Allegri recupera finalmente Dybala dopo un mese e mezzo di stop, per il resto però deve fare i conti con numerose assenze soprattutto in difesa, dove mancheranno Bonucci, Barzagli e Dani Alves. Il 3-5-2 bianconero vedrà Buffon in porta, Rugani, Benatia e Chiellini in difesa, Cuadrado, Khedira, Marchisio, Pjanic ed Evra a centrocampo, Higuain e Mandzukic in attacco. Gasperini, costretto a rinunciare allo squalificato Gagliardini (nel mirino della Juve al pari di Kessié, Caldara e Conti), risponderà con il solito 3-4-1-2: Sportiello tra i pali, Masiello, Caldara e Zukanovic nel reparto arretrato, Conti, Kessié, Migliaccio e Spinazzola in mediana, Kurtic alle spalle della coppia offensiva Petagna-Gomez.

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