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Juve, Agnelli: “A Paratici l’area Sport, cresceremo in Cina e Usa”

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La prima assemblea del dopo Marotta si apre proprio con i ringraziamenti del presidente Andrea Agnelli, che nel suo discorso agli azionisti ha tributato un “doveroso e caloroso ringraziamento” agli amministratori delegati uscenti Aldo Mazzia, al quale “si deve tutto lo sviluppo immobiliare, compreso lo stadio di proprietà”, e Giuseppe Marotta, “le cui capacità, conoscenza ed esperienza sono state fondamentali per la crescita della società”. Il presidente della Juventus ha poi ufficializzato il passaggio di consegne che era già nell’aria da settimane, dopo l’annuncio un mese fa che Marotta non avrebbe rinnovato il proprio mandato: “La grande capacità di Aldo e di Giuseppe – ha aggiunto il numero uno bianconero – è stata quella di crescere professionisti e futuri leader ai quali sono state redistribuite le loro deleghe, con Fabio Paratici che si occuperà dell’area sport, Marco Re di finanza e servizi e Giorgia Ricci di ricavi. Abbiamo fatto una valutazione dei ruoli presenti in azienda, valorizzando le risorse interne, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza”.

INCHIESTA REPORT

In apertura d’assemblea il presidente Agnelli ha parlato anche dell’inchiesta di Report che, lunedì, aveva raccontato di alcune infiltrazioni mafiose legate al bagarinaggio: “Una trasmissione televisiva ha riportato fatti acclarati in ogni sede. La Juventus è stata sanzionata dalla giustizia sportiva per due motivi – ha spiegato -, il primo è aver venduto biglietti in numero superiore rispetto a quanto previsto dalla legge Pisanu. Secondo: il nostro responsabile della sicurezza Alessandro D’Angelo avrebbe favorito l’ingresso di materiale non autorizzato. La Juventus rispetta alla lettera le procedure previste e non può permettere che la nostra società sia associata al bagarinaggio e Alessandro D’Angelo non ha favorito l’ingresso di striscioni “canaglia”, come già li avevo definiti lo prova la sentenza della Corte Federale d’Appello e gli autori di quello striscione furono consegnati alla giustizia e sono rei confessi. Ogni altra affermazione è falsa e sarebbe ora che chi si esprime su questi fatti tenesse conto delle sentenze”.

Poi si è tornato a parlare di sport e di strategie: “Il nostro obiettivo sul campo sarà mantenere ciò per cui abbiamo duramente lavorato in questi anni. Il calcio deve unire. Il calcio non è politica. Abbiamo tutti lo stesso obiettivo: far crescere il movimento e vedere le squadre italiane vincere in Europa e nel mondo”. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, Agnelli ha ricordato ai soci che dal 2010 ad oggi la Juventus è passata da un fatturato sotto i 200 milioni a due esercizi chiusi sopra mezzo miliardo di euro e “ora l’obiettivo è consolidarla come potenza economica e non solo sportiva crescendo in Cina, Sud Est asiatico e Stati Uniti”.

FINANZA

Dalle presenza in assemblea è intanto venuto fuori che il fondo inglese Lindsell Train arrotonda la propria quota nella Juventus e sale all’11,298%. Il club bianconero è dunque sempre saldamente controllato da Exor con il 63,76%, ma il secondo socio diventa Lindsell, che precedentemente aveva una partecipazione pari al 10% (raddoppiata nel 2016) e nell’ultima assemblea dei soci si era presentato con l’8,42%. Il fondo Lindsell tra l’altro non è nuovo agli investimenti nel calcio, visto che in passato aveva rilevato quote anche nel Manchester United (la società di calcio con la più elevata capitalizzazione nel mondo) e nel Celtic Glasgow. Nel settembre 2015 uno dei gestori del fondo aveva motivato l’investimento della Juventus sottolineando che la società era trattata a sconto rispetto ai competitor europei.

In mattinata, durante i lavori dell’assemblea, il titolo Juventus ha recuperato terreno a Piazza Affari, guadagnando prima di mezzogiorno quasi il 2% a 0,9435 euro per azione. Il risultato positivo arriva dopo un mese difficile, in seguito all’affaire Ronaldo che ha portato il titolo bianconero a perdere più del 34% del proprio valore, dagli 1,539 euro del 26 settembre fino ad essere sceso ieri, mercoledì 24 ottobre, sotto la soglia dell’euro.

EFFETTO RONALDO

Anche grazie all’effetto Ronaldo le vendite di magliette della Juventus sono raddoppiate. Rispondendo alle domande dei soci nel corso dell’assemblea di bilancio, Giorgio Ricci, nuovo responsabile dell’area ricavi del club bianconero, ha sottolineato che sulle vendite i numeri sono “doppi rispetto a quello della scorsa stagione, con un importante spostamento delle vendite sull’online”. Un trend a cui ha certamente contribuito, in misura significativa, l’acquisto di Cristiano Ronaldo, universalmente riconosciuto come il calciatore più famoso del mondo. “L’andamento della vendita delle magliette è positivo, molto più del previsto: la pianificazione di solito avviene con almeno 18 mesi di anticipo e, sulla stagione in corso, gli stock di prodotto sono stati bruciati e abbiamo dovuto fare ricorso alla grande disponibilità del partner tecnico Adidas”, ha spiegato il manager.

STADIO

Aumentare l’attuale capienza dell’Allianz Stadium (di poco superiore a 40mila posti e inferiore rispetto agli impianti dei principali club europei) non è possibile. E’ quanto ha indicato il presidente Andrea Agnelli rispondendo alle domande dei soci nel corso dell’assemblea di bilancio. “L’espansione dell’impianto attuale non è possibile: se sarà, sarà un altro stadio”, ha spiegato il numero uno del club bianconero. Al proposito, il responsabile dell’area ricavi Giorgio Ricci ha precisato che l’attuale dimensionamento dello stadio presenta un livello di saturazione del 97% che è considerato ottimale.

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