La Champions per riprendere il cammino. Juventus e Roma vogliono gettarsi alle spalle il weekend di campionato e l’Europa, in questo senso, può rappresentare il miglior viatico possibile. Gli impegni contro Manchester United e Cska Mosca (entrambi alle 21) infatti offrono l’occasione di cancellare Genoa e Spal, a patto, ovviamente, di non sbagliare di nuovo. Certo, difficile che la Champions possa essere sottovalutata e il discorso vale soprattutto per i bianconeri, impegnati all’Old Trafford contro i Red Devils di Mourinho.
Gli ingredienti per una grande notte europea ci sono tutti, a cominciare dal ritorno in campo europeo di Cristiano Ronaldo: tecnicamente non si tratta di un debutto ma in pratica è come se lo fosse. La breve (e triste) apparizione di Valencia infatti è servita solo per incendiare il clima del Mestalla, il contrario di quanto accadrà stasera quando il portoghese tornerà in uno stadio che non ha mai smesso di amarlo.
“Essere qui è sempre bellissimo, ho vinto tutto davanti a questa tifoseria – ha spiegato il diretto interessato in conferenza stampa – Ci aspetta una gara difficile ma siamo la Juventus, ecco perché mi aspetto di vincere”.
CR7 ha poi promesso che, in caso di gol, non esulterà per rispetto al suo passato ma in cuor suo non vede l’ora e non solo perché di fronte ci sarà quel Mourinho con cui non ha mai davvero legato. A proposito di Josè: la sfida ai bianconeri non lo lascia certo indifferente e per questo, forse, ha pensato bene di presentarla alla stampa come “la favorita numero uno per la Champions League”.
Un assist che Allegri, ancora scottato dal pareggio casalingo col Genoa, ha scelto di non raccogliere, preferendo concentrarsi sul presente e non sul futuro. “E’ una gara molto importante, vincendo ipotecheremmo il passaggio del turno – le sue parole – Loro sono forti, molto fisici, servirà un’ottima prestazione a livello tecnico. Questo poi sarà un mese molto delicato, cominciamo qui all’Old Trafford con un bel test”.
L’allenatore bianconero dovrà però affrontarlo senza Mandzukic, Emre Can e Khedira: assenze importanti, che lo costringeranno a mettere da parte il consueto 4-3-3 in virtù di un 4-4-2 con Szczesny in porta, Cancelo, Bonucci, Chiellini e Alex Sandro in difesa, Cuadrado, Pjanic, Matuidi e Bernardeschi a centrocampo, Cristiano Ronaldo e Dybala in attacco.
Classico 4-3-3 invece per Mourinho, che risponderà con De Gea tra i pali, Young, Smalling, Lindelof e Shaw nel reparto arretrato, Fellaini, Matic e Pogba in mediana, Rashford, Lukaku e Martial nel tridente offensivo.
Serata delicata anche per la Roma: certo, il Cska Mosca è avversario molto meno affascinante ma proprio per questo va battuto, pena compromettere le chance di qualificazione. Inoltre Di Francesco vuole cancellare la sconfitta con la Spal e scongiurare il pericolo di una crisi-bis, tutt’altro che lontano in caso di nuovo passo falso.
“Basta alti e bassi, abbiamo bisogno di trovare maggior cattiveria e trovare continuità – ha tuonato il tecnico giallorosso – Spesso usciamo troppo presto dalle partite, dobbiamo cercare di non farlo a cominciare da questa sera: il Cska Mosca ha più talento del Plzen”.
Servono gol e spettacolo, ecco perché Di Fra si affiderà a un 4-2-3-1 piuttosto offensivo con Olsen in porta, Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov in difesa, De Rossi e Nzonzi a centrocampo, Under, Pellegrini ed El Shaarawy sulla trequarti, Dzeko in attacco.
Goncharenko, sorprendentemente in testa al girone dopo aver battuto il Real Madrid nell’ultimo turno, tenterà un altro colpaccio con un 3-4-2-1 che vedrà Kyrnats tra i pali, Becao, Chernov e Nababkin nel reparto arretrato, Fernandes, Bijol, Akhmetov e Oblyakov in mediana, Dzagoev e Vlasic alle spalle dell’unica punta Chalov.