Vietato sbagliare. Juventus e Milan si apprestano ad affrontare le trasferte di Ferrara (ore 18) e Firenze (20.45) con l’obbligo di vincere, pena rischiare di affondare in un mare di polemiche. Il discorso vale soprattutto per i bianconeri di Sarri, attesi da un vero e proprio testacoda con la Spal ultima in classifica: un passo falso, dunque qualsiasi risultato diverso dai 3 punti, sarebbe quasi imperdonabile e provocherebbe un vero e proprio terremoto a pochi giorni dalle attesissime sfide con Lione e Inter. Le premesse per evitarlo ci sono tutte, anche perché la Signora ha già dimostrato domenica scorsa contro il Brescia di essersi risettata nel giusto mood, ma il recente mal di trasferta (l’ultima vittoria risale al 12 gennaio a Roma, da allora due sconfitte con Napoli e Verona più il sofferto pari in Coppa Italia di Milano) induce quantomeno a tenere le antenne ben dritte.
“In questo momento non mi interessa dei prossimi impegni, pensiamo solo alla Spal – le parole di Sarri. – La mia sensazione è che siamo in crescita dopo un periodo difficile, ora ci attende un periodo importante e lo sappiamo. Però ripeto che bisogna attaccare partita dopo partita, perché quelle davvero decisive arriveranno più avanti…”. Vero, ma sono proprio queste tappe intermedie a determinare gli scudetti e la Juve, nel suo recente passato “allegriano”, lo ha sperimentato meglio di tutte le altre. Un successo inoltre metterebbe al sicuro il primo posto almeno fino al prossimo weekend, costringendo Lazio e Inter a una domenica di passione e pressione. Sarri sa bene l’importanza di questa sfida, ragion per cui limiterà il turnover a pochi elementi, eccezion fatta per gli infortunati Higuain e Pjanic e lo squalificato Bonucci.
Il suo 4-3-3 vedrà Szczesny in porta, Danilo, De Ligt, Rugani (ma occhio a capitan Chiellini), Alex Sandro in difesa, Ramsey, Bentancur e Rabiot a centrocampo, Bernardeschi (favorito su Cuadrado), Dybala e Ronaldo in attacco. Di Biagio, reduce dal deludente debutto di Lecce, tenterà l’impresa con un sistema di gioco speculare con Berisha tra i pali, Cionek, Bonifazi, Zukanovic e Reca nel reparto arretrato, Missiroli, Valdifiori e Castro in mediana, Di Francesco, Petagna e Strefezza nel tridente offensivo. Se la Juve non può permettersi passi falsi lo stesso si può dire per il Milan, chiamato a dare continuità al successo sul Torino per proseguire la corsa all’Europa. La trasferta di Firenze però, almeno sulla carta, presenta un coefficiente di difficoltà maggiore, tanto più dopo aver visto la Viola di Iachini espugnare Marassi con un roboante 5-1.
Esame complesso insomma, di quelli che possono indirizzare una stagione e non solo: per Pioli, infatti, la posta in palio è decisamente più alta. Il tecnico rossonero, dopo i primi mesi disastrosi, sta sicuramente aumentando le sue chance di conferma ma è innegabile come in società ci sia una spaccatura anche in questo senso. Maldini e Boban spingono per lui, Gazidis (dunque Elliot) invece vorrebbe Ralf Rangnick, estroso dirigente-allenatore del gruppo Red Bull: i risultati insomma, a cominciare da questa sera, avranno un peso molto importante per sbrogliare la matassa. “Il presente determina il nostro futuro, è l’unico modo – ha glissato Pioli. – Su altro non possiamo decidere noi, non ho né il tempo né l’energia per farmi distrarre. Dobbiamo continuare ad andare alla massima velocità possibile, serve continuità nelle prestazioni e la partita di Firenze è importantissima, in un ambiente difficile. Bisogna ambire alla perfezione, ora è il momento di spingere”.
Per farlo il tecnico rossonero si affiderà al 4-2-3-1 delle ultime partite, sistema che sta dando discrete soddisfazioni sia in termini di gioco che di risultati. In porta ci sarà Donnarumma, con Conti, Gabbia (debutto dall’inizio per lui), Romagnoli e Hernandez in difesa, Kessié e Bennacer a centrocampo, Castillejo, Calhanoglu e Rebic sulla trequarti alle spalle dell’intoccabile Ibrahimovic. Iachini, reduce dalla grande prova contro la Sampdoria, risponderà con il consueto 3-5-2 con Dragowski tra i pali, Milenkovic, Pezzella e Caceres nel reparto arretrato, Lirola, Duncan, Pulgar, Castrovilli e Dalbert in mediana, Vlahovic e Chiesa in attacco.