Il lussemburghese Jean-Claude Juncker non assumerà per un altro mandato la carica di Presidente dell’Eurogruppo. Stanco delle interferenze franco-tedesche nella gestione della crisi economica, Juncker ha aspramente rimarcato che le due potenze “agiscono come se fossero gli unici membri del gruppo“.
Juncker, nei giorni scorsi, aveva ripetutamente espresso l’intenzione di non proseguire nella guida del gruppo dei Paesi dell’area euro, spezzando anche una lancia in favore del ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble.
Ma le tensioni tra Juncker e il “direttorio” franco-tedesco erano già trapelate sulla stampa: in un’ intervista al quotidiano Die Zeit, il Presidente dell’Eurogruppo aveva infatti riferito che “17 dei 27 Paesi della Ue hanno un debito più basso della Germania. Gli altri non capiscono perchè la si mette come se la Germania sia la buona della situazione circondata da piccoli peccatori”.
Tra le ragioni di fondo che hanno portato Juncker alla rinuncia vi sono le differenti concezioni relative alla gestione del debito pubblico che, qualora sia elevato, deve essere ridotto non solo per via fiscale, ma anche con riforme strutturali e altri strumenti comunitari pro-crescita.
Relativamente agli eurobond Juncker ha ricordato come la discussione continui, ormai “da molto tempo: il tempo non è ancora arrivato”.