JPMorgan archivia il terzo trimestre con utili in calo ma superiori alle attese degli analisti. La banca americana ha chiuso i tre mesi con un utile netto pari a 4,3 miliardi di dollari, che corrispondono a 1,02 dollari ad azione contro le previsioni degli esperti di 92 cent.
Il risultato è in calo del 4% rispetto ai 4,42 miliardi dello stesso periodo del 2010 a causa della flessione delle commissioni nell’investment banking a fronte invece di buone performance in termini di ricavi per la banca commerciale e della forte crescita dei servizi di tesoreria e di banca depositaria. I ricavi complessivi si sono attestati a 24,4 miliardi e i depositi sono in aumento del 21% su base annua a 1.100 miliardi di dollari.
La banca ha anche reso nota l’esposizione verso i cinque Paesi più deboli dell’Europa che ammonta a 15,1 miliardi, di cui l’85% riferibile a Italia e Spagna. A livello patrimoniale il tier1 common ratio calcolato secondo i criteri di Basilea III è al 7,7%.