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JP Morgan: fatturato e utili giù, ma meno del previsto

La banca statunitense ha visto calare i profitti dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma ha comunque battuto le previsioni degli analisti – Il fatturato è sceso del 2% a 25,3 miliardi di dollari.

JP Morgan: fatturato e utili giù, ma meno del previsto

JP Morgan Chase, terza tra le grandi banche americane a pubblicare i conti del secondo trimestre dopo Wells Fargo e Citigroup, ha visto calare i profitti dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma ha comunque battuto le previsioni degli analisti.
Nei tre mesi conclusi a giugno, la maggiore banca americana per asset, ha riportato un utile netto di 5,985 miliardi di dollari, 1,46 dollari per azione, l’8% in meno rispetto ai 6,496 miliardi, 1,60 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso. Gli analisti attendevano profitti per 1,29 dollari.

Il fatturato è sceso del 2% a 25,3 miliardi di dollari, più dei 23,76 miliardi attesi dal consensus. La società ha riacquistato nel trimestre titoli propri per 1,5 miliardi di dollari. A pesare sulla performance della banca sono state come previsto le attività di trading: il fatturato generato da mercati e servizi agli investitori, attività che includono anche la divisione di reddito fisso e trading azionario, è calato del 12% rispetto all’anno scorso a 5,9 miliardi di dollari.

In particolare, il fatturato generato dalle attività a reddito fisso è calato del 15%, a 3,5 miliardi di dollari, comunque meno del 20% atteso dagli analisti, mentre il giro d’affari del trading di titoli è sceso del 10% a 1,2 miliardi. “Nonostante i problemi del mercato e del settore dei mutui, la banca ha continuato a mettere a segno una performance solida. La divisione di commercial banking ha generato un buon fatturato dalle attività di investment banking, mentre la gestione di asset ha messo a segno una performance eccellente”, ha detto l’amministratore delegato Jamie Dimon.

Va comunque detto che la performance migliore delle previsioni sta facendo salire il titolo dell’1,4% nel premercato a Wall Street. I profitti includono spese legali per 13 centesimi per azione, 500 milioni di dollari al netto delle tasse. Il fatturato, su base non adjusted, è calato del 3%, a 24,45 miliardi di dollari. Sulla trimestrale resta l’ombra dello stato di salute di Dimon, che due settimane fa ha fatto sapere di avere un cancro curabile alla gola. Il numero uno della banca ha detto che resterà al suo posto durante la terapia e continuerà a essere attivamente coinvolto nelle attività della banca.

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