A Wall Street, la stagione delle trimestrali si apre in chiaroscuro. Utili e ricavi sopra le attese per JP Morgan, che però cede il 3,7% nel premercato a causa del forte calo dei ricavi sul trading (-13%), superiore alle previsioni. Nel dettaglio, l’utile netto è in calo del 14% su anno nel quarto trimestre 2021, a 10,4 miliardi di dollari, pari a un eps di 3,33 dollari. Il dato è comunque migliore del previsto: secondo Refinitiv il consensus era di 3,01 dollari. I ricavi trimestrali sono pari a 29,3 miliardi di dollari.
Nell’intero 2021 l’utile netto ha raggiunto la quota record di 48,3 miliardi di dollari grazie ai ricavi più alti di sempre dalle commissioni sull’attività bancaria d’investimento e alle perdite sui crediti in sofferenza inferiori a quanto stimato per i tempi di pandemia.
Il titolo di Citigroup cede invece il 4% dopo che l’istituto ha pubblicato profitti trimestrali in calo del 26%, pur su ricavi superiori alle stime. La società ha imputato il ribasso dei profitti a un forte aumento delle spese.
Nei tre mesi a dicembre, la banca newyorkese ha messo a segno un utile netto di 3,173 miliardi di dollari, 1,46 dollari per azione, mentre i ricavi sono saliti dell’1%, a 17,017 miliardi. Gli analisti attendevano un utile di 1,39 dollari per azione con un giro d’affari di 16,85 miliardi. Nell’intero anno i profitti sono balzati del 99% a 21,952 miliardi, mentre i ricavi sono scesi del 5% rispetto al 2020 a 71,884 miliardi.
Anche Wells Fargo ha registrato profitti e ricavi sopra le attese, con un utile netto in rialzo dell’86% su base annua, e per questo guadagna l’1,8% nel premercato.
Trimestrale pubblicata anche da BlackRock, che cede l’1,5% nel premercato, dopo essere diventato il primo asset manager quotato a raggiungere i 10.000 miliardi di dollari in asset.