Potrebbe risolversi a breve la tanto annosa quanto celebre causa sul talco Johnson & Johnson. Il colosso farmaceutico statunitense ha messo sul piatto 8,9 miliardi di dollari per chiudere tutte le cause legali in corso in Nord America per la vendita di talco. J&J si sta infatti difendendo da accuse pesantissime secondo le quali i suoi prodotti a base di polvere di talco avrebbero provocato il cancro.
L’accordo proposto da Johnson & Johnson e le accuse sul talco
Contro Johnson e Johnson sono attualmente in corso 38mila cause legali riguardanti il borotalco e altri prodotti cosmetici a base di talco che, secondo le accuse, avrebbero causato il cancro. La società non ha mai ammesso alcun illecito, ma ha interrotto due anni fa la vendita del talco per bambini sia negli Stati Uniti che in Canada. “La società continua a credere che queste affermazioni siano pretestuose e prive di valore scientifico”, ha dichiarato in una nota Erik Haas, vicepresidente del contenzioso di J&J. Nel 2019 era stata costretta a ritirare dal mercato una partita di polvere per bambini, perché un campione analizzato conteneva tracce di amianto.
Secondo quanto si legge nella nota diffusa dalla società, l’accordo, che deve ancora essere approvato dal tribunale, “risolverà in modo equo ed efficace tutti i reclami” che poggiano sull’accusa che il talco contenga amianto e provochi il cancro alle ovaie.
Johnson & Johnson ha ribadito che l’accordo proposto non è “un’ammissione di illecito, né un’indicazione che la società ha cambiato la sua posizione e continua ad affermare che i suoi prodotti in polvere di talco sono sicuri”. Tuttavia, “risolvere la questione nel modo più rapido ed efficiente possibile è nell’interesse dell’azienda e di tutte le parti”, ha affermato il gruppo.