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Jan Groover “Laboratory of forms”: la fotografa in mostra alla fondazione Henri-Cartier Bresson di Parigi

Jan Groover, Sans titre, ca.1978 © Photo Elysée - Fonds Jan Groover FHB

Un singolare artista, Jan Groover (1943-2012), di origine americana, ha avuto un notevole impatto sul riconoscimento della fotografia a colori. Questa mostra – dall’8 novembre 2022 al 13 febbraio 2023 alla fondazione Henri-Cartier Bresson di Parigi – è la prima retrospettiva che le è stata dedicata dalla sua morte nel 2012 e mostra l’evoluzione del suo lavoro, dai polittici originali alle nature morte che produrrà nel corso della sua vita. Grazie alla donazione degli archivi di Jan Groover a Photo Elysée (Losanna) nel 2017, la mostra “Laboratory of forms” presentata nel 2019 a Losanna, rende omaggio a un’artista che si è costantemente rinnovata, entrando così a far parte della storia della fotografia. La mostra

Jan Groover ha iniziato a fotografare come una sfida

Notando che “la fotografia non era presa sul serio” negli Stati Uniti negli anni ’60, si è allontanata dalla pittura astratta, che ha studiato. Nel 1967, Jan Groover acquistò la sua prima macchina fotografica, che descrisse come il suo “primo atto da adulto”. Il suo gusto per l’astrazione e la pittoricità si ritrova però nella sua prima serie di polittici il cui soggetto si moltiplica, si divide o si nasconde dietro forme opache, fino a negarlo. Dalla fine degli anni ’70, Jan Groover si è dedicata alla natura morta, un genere classico delle arti pittoriche, che ha esplorato fino alla fine della sua vita attraverso un’eccezionale diversità di soggetti, formati e processi. Mentre la fotografia documentaria è sotto i riflettori su riviste come LIFE, Jan Groover utilizza la sua conoscenza della pittura nel suo lavoro fotografico e contribuisce così a dare alla fotografia astratta le sue lettere di nobiltà, producendo scatti per forme di piacere, lontane da ogni significato o pretesa.

Oltre alle nature morte, il lavoro di Jan Groover incorpora anche serie sul tema delle autostrade, ritratti e parti del corpo (Body Parts)

Attore della mutazione del mezzo fotografico verso una maggiore versatilità, qualità finora attribuita alla pittura o al disegno, Jan Groover sperimenta diverse tecniche creative. Ad esempio, l’uso della stampa al platino e al palladio per le sue serie di scatti urbani oi ritratti dei suoi parenti, come John Coplans o Janet Borden con i quali è in costante dialogo intellettuale. La mostra di Jan Groover. Laboratorio delle forme presenta stampe d’epoca a colori e in bianco e nero, nonché i documenti di lavoro del fotografo (polaroid, taccuini preparatori, ecc.), permettendo di scoprire i suoi metodi creativi e di apprezzare più a fondo il carattere sperimentale del suo lavoro come così come la sua influenza sulla fotografia contemporanea.

Jan Groover, Untitled, ca.1981 © Photo Elysée – Fonds Jan Groover

Chi è Jan Groover? La biografia della fotografa

Jan Groover è nata il 24 aprile 1943 a Plainfield, nel New Jersey, negli Stati Uniti. Studia prima pittura astratta al Pratt Institute di New York e si lancia nella fotografia acquistando la sua prima macchina fotografica all’alba degli anni 70. stesso luogo, ritratti e nature morte, tema ricorrente nella sua carriera. Nel 1970, Jan Groover ha conseguito un master in educazione artistica presso la Ohio State University, Columbus. Si è poi trasferita a New York con il compagno, il pittore e critico d’arte Bruce Boice. È in questa città, centro della creazione contemporanea, che ottiene gradualmente riconoscimento nell’ambiente e sperimenta altre tecniche fotografiche, come la stampa al platino e al palladio. Nel 1974 la Light Gallery ospita la sua prima mostra personale e nel 1978 ottiene una borsa di studio dall’agenzia federale del National Endowment for the Arts. Insegnante rispettata al Purchase College, ha formato in particolare i fotografi Gregory Crewdson, Laurie Simmons e Philip-Lorca diCorcia. Nel 1987, il Museum of Modern Art di New York (MoMA) ha dedicato una mostra retrospettiva al lavoro di Jan Groover. La coppia Groover-Boice gravita così nel mondo dell’arte newyorkese fino al 1991, anno della loro definitiva installazione in Francia, nella Dordogna. Jan Groover ha continuato lì la sua serie di nature morte, nonostante la malattia scoppiata nel 1998. La coppia ha ottenuto la nazionalità francese nel 2005. Jan Groover è morto pochi anni dopo, il 1° gennaio 2012. Grazie alla donazione di Bruce Boice, Photo Elysée, a Losanna, ha potuto arricchire la sua collezione con la collezione Jan Groover, costituita dalla stragrande maggioranza della sua produzione ma anche da archivi inediti del suo studio personale. Il museo è responsabile della sua conservazione, studio e diffusione.

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Categories: Arte