Iveco brilla a Piazza Affari, con un balzo del 5,97% a 12,42 euro, grazie a risultati trimestrali sopra le attese. Il gruppo, parte della galassia Exor, chiude il primo trimestre del 2024 con un utile netto di 22 milioni (leggermente inferiore al 2023), ma un utile netto adjusted di 153 milioni, in crescita di 77 milioni e raddoppiato rispetto alle attese (intorno ai 65 milioni) anche includendo la perdita di 115 milioni derivante dall’accordo per il trasferimento di proprietà del business Fire Fighting. Anche l’ebit adjusted, a 233 milioni, ha superato ogni previsione (circa 170 milioni), con un aumento del 34% e un margine del 6,9%. I ricavi consolidati di 3,37 miliardi di euro, sono in linea con l’anno precedente ma superiori al consensus (3,35 miliardi). Anche i ricavi netti delle attività industriali si mantengono stabili a 3,283 miliardi, nonostante minori volumi in Sud America, un mix negativo e un impatto sfavorevole dei cambi. Ma a sorprendere gli analisti è l’ebit
Il free cash flow delle attività industriali rimane negativo, ma migliora di 110 milioni rispetto al primo trimestre del 2023, attestandosi a -436 milioni.
Gli oneri finanziari diminuiscono a 21 milioni di euro, rispetto ai 72 milioni dello stesso periodo del 2023, attribuito dal gruppo attivo nella produzione di veicoli commerciali a una strategia di copertura più efficace e al miglioramento dell’impatto della contabilità per l’iperinflazione in Argentina.
La liquidità disponibile si riduce a 4,685 miliardi di euro, includendo 2 miliardi di euro di linee di credito disponibili.
Iveco: confermati gli obiettivi 2024
Il management ha confermato le stime finanziarie per l’intero 2024, basandosi su previsioni prudenti riguardo all’andamento macroeconomico. Le previsioni includono un calo del 4% nei ricavi netti delle attività industriali rispetto al 2023, un ebit adjusted consolidato tra 920 e 970 milioni di euro e un ebit adjusted delle Attività Industriali tra 790 e 840 milioni di euro. Il free cash flow delle attività industriali è stimato tra 350 e 400 milioni di euro, mentre gli investimenti industriali sono previsti a circa un miliardo di euro.
Dividendi e buyback
L’azienda ha ricordato che, durante l’assemblea degli azionisti del 17 aprile, il gruppo ha ratificato importanti decisioni in merito ai dividendi e al piano di buyback. È stato approvato il pagamento di un dividendo di 0,22 euro per azione ordinaria in circolazione, corrispondente a un totale di circa 59 milioni di euro, che è stato distribuito il 24 aprile.
Inoltre, i soci hanno dato il via libera al piano di buyback, autorizzando il riacquisto di fino a 10 milioni di azioni ordinarie, per un importo massimo di 130 milioni di euro. Questo programma sarà soggetto alle condizioni di mercato e di business, e sarà condotto nel rispetto della normativa vigente, contribuendo anche ai piani di incentivazione in azioni dell’azienda.
Il commento del ceo Gerrit Marx (presto in Cnh)
“Iveco group è pronta per la fase successiva, avendo avviato il primo trimestre del nuovo ciclo 2024-28 con solidi risultati – ha dichiarato l’amministratore delegato Gerrit Marx -. Tutte le nostre business unit industriali – Truck, Bus, Defence e Powertrain – hanno ottenuto miglioramenti nei margini, con un conseguente margine ebit adjusted delle attività industriali del 6,1%, pari a un aumento di 170 punti base rispetto al primo trimestre dello scorso anno”, ha concluso Marx che lascerà l’incarico il prossimo 1 luglio per ricoprire il ruolo di Ceo di Cnh Industrial.