La forte crescita dei passeggeri impatta positivamente sui conti di Italo, approvati ieri dal Cda presieduto da Luca Cordero di Montezemolo.
Spiccano in particolare i ricavi, che salgono a quota 454,9 milioni di euro dai 364,4 milioni di fine 2016, con un rialzo del 24,8%. L’ebitda adjusted (esclusi i costi straordinari) è paro a 155,7 milioni contro i 95 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, in aumento del 64%. Al netto degli ammortamenti e svalutazioni, pari a 29,5 milioni contro i 32,5 milioni del 2016 (-9,4%), l’ebit si è attestato a 112,6 milioni daii 62,4 milioni del 2016, salendo addirittura dell’80,3%.
Dedotti gli oneri finanziari (inclusi interessi passivi/attivi) pari a 58,1 milioni, in crescita del 303,4% rispetto ai 14,4 milioni del 2016 per poste straordinarie per lo più dovute al rifinanziamento (42,3 milioni), l’ebt ha raggiunto quota 54,4 milioni contro i 48 milioni del 2016, registrando un incremento del 13,3%.
Il risultato netto della società, che ha cambiato nome da Ntv a Italo – Nuovo Trasporto Viaggiatori, è stato pari a 33,8 milioni, contro i 32,7 milioni del 2016. La posizione finanziaria netta è calata a 443 milioni contro i 538,2 milioni del 2016, in ribasso di 95,2 milioni (-17,7%).
A fronte dei risultati ottenuti, il cda della compagnia ferroviaria guidata dall’ad Flavio Cattaneo, ha proposto all’assemblea degli azionisti un dividendo di 30 milioni di euro pagabile a luglio 2018.
Da non sottovalutare i numeri relativi ai passeggeri: nel 2017 Italo ne ha trasportati 12,8 milioni, una cifra che in termini percentuali rappresenta un aumento del +15,3% rispetto allo scorso anno e il doppio rispetto a quattro anni fa. Nel prossimo futuro, grazie alla nuova tratta Milano-Venezia questi numeri potrebbero crescere ancora.