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Italicum, Renzi: decide il Parlamento, non il Pd

Imagoeconomica

“Per me l’Italicum è un’ottima legge, ma se tutti pensano di riaprire il tema, il Pd è pronto non a presentare un’altra proposta, sennò fai come il carciofo, con gli altri che dicono solo no – ha spiegato il premier Matteo Renzi parlando a Radio Popolare – ma siamo disponibili veramente ad andare a vedere le carte e a confrontarci””. 

“Io non faccio una nuova legge – ha proseguito – non decido io, è una scelta del Parlamento. Ma la legge elettorale è meno importante della riforma costituzionale e se serve cambiarla si cambia”.

In precedenza le indiscrezioi raccolte dai giornali lasciano intendere che Renzi fosse pronto a prendere l’iniziativa sull’Italicum presentando una nuova proposta per arrivare a un nuova legge elettorale entro ottobre o comunque prima del voto referendario, così da svelenire le tensioni con la minoranza Pd e allargare il fronte del Sì al referendum.

La partita principale, infatti, è proprio quella del referendum del 4 dicembre e per vincerla il Presidente del Consiglio è pronto anche a sacrificare l’attuale assetto dell’Italicum. Ma ora vuole che a farlo siano gli altri, in modo da favorire un clima d’accordo in vista della consultazione.

Una parte degli italiani “ha già deciso come votare al referendum e un’altra non ha ancora deciso – ha continuato Renzi – che ci sia il 50 per cento che ancora non ha deciso è pazzesco. È evidente che la partita è aperta. I cittadini non stanno dalla mattina alla sera a pensare alla consultazione: nel momento in cui si arriverà alla decisione finale crescerà l’attenzione. Non sto negando che qualcuno possa votare contro di me, ma questo referendum non ricapita tutti i giorni e riguarda il futuro dei nostri figli. Tuttavia ho trovato anche dei comitati anti-Renzi per il Sì. Sono i più simpatici”.

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