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Italia: Pil 2021 al 6,5%, come negli anni 70

Pixabay

Il Pil 2021 dell’Italia è cresciuto del 6,5% rispetto al 2020, un incremento che nel nostro Paese non si vedeva dal lontano 1976. Lo fa sapere l’Istat, che lunedì ha diffuso le stime relative al quarto trimestre dell’anno scorso, chiuso con un incremento pari allo 0,6% su base congiunturale e al 6,4% su anno. I dati sono corretti per gli effetti di calendario.  

La nota dell’Istat sul Pil 2021

“L’economia italiana registra per il quarto trimestre consecutivo una espansione, seppure a ritmi più moderati rispetto ai periodi precedenti – si legge nella nota dell’Istat – Anche dal lato tendenziale, la crescita è risultata molto sostenuta, superiore ai 6 punti percentuali. La stima preliminare che ha, come sempre, natura provvisoria, riflette dal lato dell’offerta uno sviluppo ulteriore del settore dell’industria e dei servizi, e un calo in quello dell’agricoltura”.

Nel dettaglio, la variazione congiunturale è “la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia in quello dell’industria, sia in quello dei servizi – prosegue l’Istat – Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta”.

Secondo l’Istituto, se l’economia continuerà a crescere ai ritmi dell’ultimo trimestre del 2021, nel primo trimestre di quest’anno il Pil tornerà ai livelli pre-Covid, quelli registrati nel quarto trimestre 2019.

Il commento di Draghi

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, aprendo ieri la riunione del Consiglio dei ministri, ha parlato dei numeri sul Pil 2021 comunicati dall’Istat: “Voglio esprimere la mia soddisfazione per i dati sulla crescita che sono usciti oggi: +6,5% nel 2021 – ha detto il capo dell’esecutivo – Sono il prodotto della ripresa globale, ma anche delle misure messe in campo dal governo, a partire dalla campagna di vaccinazione e dalle politiche di sostegno all’economia”.

La nota del Mef

Il ministero dell’Economia ha precisato in una nota che “l’impatto espansivo della politica di bilancio continuerà a dispiegarsi nel corso di quest’anno e a questo si aggiungerà l’effetto iniziale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Pur non sottovalutando i fattori di incertezza che sussistono a livello internazionale, l’obiettivo del Governo resta quello di conseguire nel 2022 una crescita del Pil superiore al 4%. Le stime odierne dell’Istat confermano che nel 2021 il Pil è cresciuto del 6,5%, recuperando gran parte della caduta registrata nel 2020. Questa crescita è stata resa possibile non solo dalla ripresa dell’economia mondiale, ma anche dalle vigorose azioni di sostegno a imprese e famiglie attuate dal Governo e dal successo della campagna di vaccinazione e delle altre misure di controllo dell’epidemia da Covid-19. La recrudescenza della pandemia sta causando un temporaneo rallentamento dell’attività di alcuni settori economici e il caro energia è un indubbio fattore di rischio. Tuttavia, il quadro epidemico nazionale è in fase di miglioramento e il Governo è già ripetutamente intervenuto per attutire il rialzo dei prezzi di gas ed elettricità su imprese e famiglie. Ulteriori interventi sono in esame”.

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Categories: Economia e Imprese